Tram Milano-Limbiate. Il destino si decide oggi a Roma

18 settembre 2013 | 02:01
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Tram Milano-Limbiate. Il destino si decide oggi a Roma

L’incontro è stato convocato dal ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, con invito alla Regione Lombardia, alle Province di Milano e di Monza e al Comune di Milano

Giorno decisivo per il destino del tram di Limbiate. A Roma, in un incontro convocato dal ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, con invito rivolto a Regione Lombardia, alle Province di Milano e di Monza e Brianza e al Comune di Milano si discuterà la verifica del cofinanziamento ed il rispetto del cronoprogramma della tranvia Milano-Limbiate.

Oggi si saprà se e i 60 milioni di euro stanziati dal Cipe per l’opera di riqualificazione, che ne vale complessivamente 100, resteranno al tram o saranno destinati ad altro progetto. Il rischio è che il Governo in un contesto di grandi difficoltà economiche, metta le mani sugli stanziamenti già deliberati per avere più risorse da destinare Expo 2015.

Intanto dal centro sinistra fanno sentire la loro voce (due deputati Eleonora Cimbro, Ezio Casati e i segretari di partito di Limbiate Sandro Archetti, di Paderno Dugnano Oscar Figus, di Varedo Stefano Zini, di Senago Luca Palazzolo e di Cormano Gianluca Bracchi), a cui si sono aggiunti tre sindaci (di Limbiate Raffaele De Luca, di Senago Lucio Fois e di Cormano Roberto Cornelli): hanno preso carta e penna e hanno scritto una lettera al ministro Lupi.

“Purtroppo la tempistica della riunione sopraccitata non può che far riacutizzare i sospetti che da mesi circolano nei nostri territori, vale a dire il tentativo di dirottare le, risorse economiche delle tranvie, nelle casse di Expo Milano 2015. Non abbiamo nulla contro Expo, ma noi difendiamo con tenacia questa infrastruttura, perché oltre ad essere attesa da decenni, è stata “pensata” utilizzando criteri di efficacia, dimostrati dal fatto che la stessa è finanziata grazie alla vittoria di un bando nazionale istituito dal Ministero dei trasporti, per il progetto trasportistico dal miglior rapporto costi/benefici -si legge nella lettera-. Un eventuale ritiro del finanziamento, oltre ad essere devastante per i nostri territori, dimostrerebbe un atteggiamento palesemente contraddittorio da parte sua e del suo Ministero che, non più tardi di qualche settimana fa, rispondendo ad una interrogazione parlamentare con prima firmataria l’On. Eleonora Cimbro, aveva offerto tutte le garanzie del caso sul finanziamento dell’opera”.