Seveso, incubo passaggi a livello: la strategia del Comune

20 gennaio 2014 | 04:55
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Seveso, incubo passaggi a livello: la strategia del Comune

Il Comune, in seguito ad accordi con Regione Lombardia e Ferrovie Nord, propone azioni concrete per il problema dell’attraversamento ferroviario.

Seveso vive tagliata in due dalla ferrovia. Spostarsi all’interno del paese spesso significa dover attraversare un passaggio a livello: un’azione apparentemente banale, che diventa però una vera e propria impresa negli orari di punta. Ora la giunta comunale, in accordo con Regione Lombardia e Ferrovie Nord, presenta ai cittadini un piano strategico per affrontare il problema da un punto di vista pratico.

Per prima cosa verranno posizionati dei pannelli informativi per comunicare l’apertura o chiusura dei passaggi a livello. I pannelli, quattro in totale, verranno installati a spese di Ferrovie Nord in corso Garibaldi all’altezza di piazza Roma, al confine col Comune di Barlassina, in corso Isonzo all’altezza di viale delle Rimembranze, e in via San Carlo. Il Comune progetta inoltre di utilizzarli anche per fornire alla popolazioni informazioni di tipo locale.

L’amministrazione cittadina ha inoltre indicato la necessità della sincronizzazione tra passaggio a livello e semaforo in via Adua, e richiesto a Ferrovie Nord un documento sottoscritto da tutti gli enti interessai con indicazione dei tempi massimi di chiusura dei passaggi a livello, che attualmente è di dieci minuti: Ferrovie Nord ha dato la propria disponibilità ad ulteriori esami ed interventi per favorire rapidi sollevamenti e abbassamenti delle sbarre e aiutare a far defluire il traffico.

Infine, si è appena aperto in stazione un cantiere per migliorare gli standard ferroviari e l’accessibilità al servizio. L’Ufficio Ecologia ha imposto regole molto severe per limitare al massimo i rumori, particolarmente in orario notturno.

Sul tavolo delle proposte ci sono anche dei provvedimenti per opere durevoli, al fine di ridurre il disagio provocato dal passaggio frequente di treni: la soluzione sembra essere quella di un sottopasso ciclo-pedonale nell’area della stazione, che comprenderebbe anche una riqualificazione dell’intera area dedicata allo scalo merci, con l’auspicio che possa contribuire a modificare e migliorare la viabilità, convincendo i sevesini a spostarsi a piedi e in bici.

In più, c’è la possibilità di un ulteriore sottopassaggio veicolare al confine tra Seveso e Cesano Maderno: in via di studio e definizione il punto preciso. «Questo secondo sottopasso vorrebbe essere un’alternativa a quello di Cesano Maderno, che rischia di essere congestionato dal traffico nelle ore di punta, dato che è nato come sottopasso locale, ma viene usato abitualmente non solo dagli abitanti di Cesano» ha precisato il sindaco Paolo Butti.

Niente interramento, dunque: «se ai tempi Regione Lombardia fosse stata anche solo minimamente lungimirante, avrebbe proposto e spinto per un interramento dell’intera tratta – ha commentato il primo cittadino -. Ovviamente questo ora non è più possibile». Lo conferma anche l’assessore ai Lavori pubblici Fabio Rivolta: «Di interramento si continuerà a parlare, ma non è un’opzione praticabile, né possiamo promettere qualcosa che non si riuscirà mai a realizzare. Noi continuiamo a portare avanti quel che dicemmo in campagna elettorale, facendo pagare i lavori a Ferrovie Nord». Il progetto per il sottopasso intercomunale, affidato al Centro studi Pim, sarà infatti finanziato da Ferrovie Nord.

«Quella del sottopasso non sarà forse la soluzione ideale – ha concluso Roberto Fumagalli, del PD – ma è necessario prendere dei provvedimenti, se non vogliamo che la nostra città soffochi in se stessa. Il momento dell’interramento è venuto e passato 40 anni fa».

by G.S.