La catena. Droga, scuola e controlli: studenti, genitori, professori e carabinieri

Omnicomprensivo di Vimercate, luogo deputato alla cultura ed all’insegnamento dove, però, gira droga. I controlli antidroga non sono piaciuti ai ragazzi che vorrebbero essere liberi di fumare, e non solo le sigarette…
Omnicomprensivo di Vimercate, un istituto dove studiano quasi 4000 studenti, un luogo deputato alla cultura ed all’insegnamento dove, però, gira droga. I dirigenti scolastici ed i genitori hanno chiesto sostegno alle forze dell’Ordine che, in sole due settimane, sono entrate a scuola più volte con i cani antidroga. Ai ragazzi però, la cosa non piace. Non a tutti per lo meno, e dalle pagine dei social-network chiedono che “i carabinieri vengano cacciati”, perché loro vorrebbero essere liberi di fumare, e non solo le sigarette…
Una segnalazione dopo l’altra, negli ultimi mesi, hanno posto l’istituto Omnicomprensivo di Vimercate sotto i riflettori, per problematiche legate allo smercio ed al consumo di droghe all’interno del plesso scolastico. Non è trascorso un mese da quando un 14enne che studia in uno dei tre istituti della struttura, è stato arrestato per spaccio. Il giorno dopo, già programmata su richiesta del comitato genitori, nell’auditorium dell’omnicomprensivo si è tenuta una seduta di confronto tra genitori, professori e carabinieri. Si è parlato del problema droga nella scuola, della necessità di avere maggiori controlli e della dipendenza da droghe attraverso la testimonianza di un ex tossicodipendente. Nelle settimane successive i carabinieri sono entrati a scuola due volte, unitamente ai cinofili, per controllare le classi e dare un segnale di precisa volontà dei dirigenti, necessaria in una scuola, di voler far rispettare le regole e la convivenza degli studenti nella più trasparente legalità. Le iniziative di professori e genitori però, degli adulti, agli adolescenti dell’Unione Studenti di Vimercate (che si riunisce in uno spazio apposito concesso dal Comune) non sono per niente piaciute. Ne hanno parlato in assemblea, i cui esiti sono stati ampiamente espressi sulla loro pagina facebook “La legge (contro le droghe) è illegale, si alla liberalizzazione e basta irruzioni dei carabinieri in classe. Veniamo a scuola per imparare e non per essere perquisiti”, afferma l’Udv, a cui seguono commenti tipo “cacciateli” e “non fateli entrare”. Ribatte Alessandro Cagliani, consigliere comunale della lista civica “Noi Per Vimercate”, con un “Fa riflettere che i ragazzi abbiano organizzato un evento volto a sostenere la liberalizzazione delle droghe leggere e che prendano posizione contro le forze dell’ordine che fanno il loro lavoro”.
Può essere che la legge sulle droghe sia da rivedere, ma questa è quella che abbiamo in vigore. In uno Stato di diritto va rispettata, altrimenti vengono meno anche tutti gli altri. E ci sono anche i doveri e i divieti. Per legge, non è consentito fumare all’interno e nelle pertinenze della scuola, quindi a scuola non si può fumare. Alla luce di quanto leggiamo, appare quantomeno opportuna una riflessione sulla reazione di questi ragazzi, sui modelli di comportamento da cui traggono ispirazione e che, evidentemente, li stanno portando a condividere uno stile di vita contrario alle regole ed al rispetto della legalità. A scuola si va per imparare, è sacrosanto. Ma a scuola non si imparano solo concetti, ma anche disciplina e rispetto di regolamenti e leggi. Forse questo, lo dimenticano un po’ troppo spesso sia alcuni studenti che alcuni genitori e quando qualcuno prova a ricordarglielo, come hanno tentato di fare altri studenti, i genitori o gli insegnanti, immediatamente gli viene affibbiata la “maglia nera”.
Ecco qui la risposta pubblicata il 13.02.2014 giunta da parte dell’Unione Studenti di Vimercate.