Monza: consiglio di fuoco. Forza Italia e Lega: “Occuperemo l’aula”

«Occuperemo l’aula del Consiglio comunale». A parlare sono i consiglieri di Forza Italia e Lega Nord di Monza.
«Occuperemo l’aula del Consiglio comunale». A parlare sono i consiglieri di Forza Italia e Lega Nord di Monza. Un sit-in simbolico, quello indetto il 27 febbraio dagli esponenti della minoranza, per manifestare tutto il loro disappunto nei confronti di come si svolgono in queste ultime settimane i lavori del parlamentino cittadino.
«L’adozione della variante parziale al piano dei servizi ed al piano delle regole del PGT vigente, ordine del giorno di lunedì scorso, è stata liquidata in poco meno di due sedute.- spiega il capogruppo del Carroccio Simone Villa – Il consiglio doveva regolarmente concludersi alle ore 22.30 per poi riunirsi il giovedì seguente sullo stesso argomento ma così non è stato: i lavori si sono protratti ad oltranza venendo meno a quanto concordato nella seduta dei capigruppo. Argomenti di questa importanza non possono concludersi in così poco tempo, senza neppure esporre degli interventi». A suscitare la bagarre in aula, finita con l’abbandono dei lavori da parte del gruppo Forza Italia e Lega, è stata la proposta del consigliere del PD Marco Lamperti. Lamperti ha chiesto che i lavori andassero avanti ad oltranza fino alla votazione dell’ordine del giorno. Accolta la proposta, il Presidente Donatella Paciello ha aperto la votazione che ha ottenuto un esito positivo: «Non è valida – ha commentato Martina Sassoli – Lamperti ha avanzato la sua richiesta alle ore 22.25 e la votazione si è conclusa alle 22.31, oltre il limite massimo dunque».
“Una proposta che ha il sapore della presa in giro“, l’ha così definita Simone Villa che ha poi aggiunto: «Non esiste più il confronto nè il dibatitto se non per argomenti di secondaria importanza per la città. Probabilmente la maggioranza ha deciso di sconvocare la seduta già calendarizzata di giovedì perchè impossibilitata a raggiungere il numero legale. Questa però è una strana concezione della domocrazia».
Promette “opposizione a tutto” il consigliere azzurro Sassoli. «Vogliono mettere il bavaglio all’opposizione. In più di una occasione hanno disatteso il regolamento. La maggioranza è indifferente al dibattito: ormai vota solo quello che vuole il sindaco Roberto Scanagatti. La dimostrazione sta nel “vademecum” giunto sui banchi dei consiglieri in cui, punto per punto, erano poste nero su bianco tutte le indicazioni su come votare».
A spiegare quanto accaduto e respingere ogni accusa è il consigliere comunale del PD, Tommaso Cereda: «Abbandonare l’aula è stata una scelta strumentale. La delibera non piaceva e per questo motivo Forza Italia e Lega hanno preferito uscire dal consiglio piuttosto che discuterne. La decisione del voto ad oltranza è avvenuta con l’obiettivo di ottimizzare i tempi del consiglio (e per evitare di pesare con un’altra seduta sulle tasche dei cittadini) visto che mancavano pochi emendamenti da discutere. Mi preme sottolineare che anche una parte consistente dell’opposizione (Cambiamonza e M5S) ha spinto per questa soluzione». E sulla questione “vademecum” replica: «Non ci trovo nulla di male, anzi. Penso che si debba apprezzare il fatto che il gruppo del PD e la maggioranza lavorano per i cittadini di Monza anche fuori dal consiglio. Prepariamo i lavori, studiamo gli emendamenti e arriviamo in consiglio preparati senza improvvisare. Questo non toglie che più volte in seguito alla discussione abbiamo cambiato idea come è naturale che accada in un contesto dialettico (nel senso hegeliano del termine) e democratico».