“Pulizie di Primavera” meno di un anno ed è di nuovo degrado. Da non credere: guarda le foto shock!

18 febbraio 2014 | 10:01
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“Pulizie di Primavera” meno di un anno ed è di nuovo degrado. Da non credere: guarda le foto shock!

Siamo andati a controllare lo stato in cui versano le aree che, poco meno di un anno fa, hanno beneficiato degli interventi delle “Pulizie di Primavera”. Ecco le (brutte) sorprese che abbiamo trovato.

È passato poco meno di un anno dal 7 aprile 2013. Quella domenica l’amministrazione comunale monzese guidata dalla giunta Scanagatti era scesa in campo per le “Pulizie di Primavera“, una manifestazione di volontariato civico grazie alla quale cittadini, associazioni e organismi di volontariato, scuole e imprese, riuniti in gruppi, si erano presi cura di un pezzettino di città. Erano state pulite aree verdi spesso scambiate per discariche a cielo aperto, piantumate aiuole, ripuliti da scritte e scarabocchi i muri di edifici pubblici e privati e tanto altro ancora.

Più di cinquanta le iniziative organizzate in città, 1200 i partecipanti e oltre 10 le tonnellate di rifiuti raccolte. Il prossimo 6 aprile si svolgerà la seconda edizione della manifestazione e noi di MB News siamo andati a controllare lo stato in cui versano le aree dove si erano concentrati gli interventi la scorsa primavera. Il risultato? Una delusione. Perché molti dei luoghi sono tornati sporchi, imbrattati da scritte, ricolmi di rifiuti. Come se il senso civico non esistesse più. Come se rispettare la propria città fosse demodè.

Siamo andati ad esempio i bordi della pista ciclabile che, all’altezza di via Buonarroti, corre lungo il Canale Villoresi. Erano stati ripuliti da un gruppo di volontari della sezione locale di Enpa Monza e Brianza e dai Giovani Musulmani, e ora versano in condizioni pessime, quasi imbarazzanti. Vi si trovano bottiglie di plastica, lattine, piatti rotti, sacchetti di ogni forma e dimensione, rifiuti in ferro. Situazione simile, se non peggiore, quella ritrovata lungo un altro tratto della ciclabile lungo il canale, verso il Rondò dei Pini, che era stato ripulito dai soci di Monza in Bici: diciamo che di rifiuti ce n’erano meno, ma di qualità assai più impegnativa. Tra i cespugli è stato infatti possibile individuare una siringa.

Sottopasso di via Rota

Sottopasso di via Rota

Del sottopasso di via Rota si erano invece presi cura i membri del CRAL del Comune di Monza. Avevano ripulito anche vialetti del soprapasso e abbellito con piante e fiori il lato rivolto verso la stazione di Monza Sobborghi. Qui niente da dire, le piantine sono cresciute, le aiuole e i vialetti erano puliti. I problemi del sottopasso sono altri (muri imbrattati e scarsa illuminazione), ma non sono stati affrontati in sede di “Pulizie di Primavera”.

Tra le tante “eco mete” anche la scuola di via Ardigò: questa volta la mission era ridipingere la cancellata e la manutenzione dell’aiuola. La vernice pare reggere bene nonostante le intemperie così pure la piccola area verde circostante. La musica cambia però quando ci rechiamo in via Spalto Piodo: la piccola piazzetta è infatti spesso luogo di ritrovo di giovanissimi che, oltre ad essere fonte di schiamazzi e causa di malumori da parte dei residenti, in barba al senso civico hanno ridotto l’area un vero porcile. Cartacce, scritte spry, bottiglie e resti di cibo take away un po’ in ogni dove. Stessa triste sorte per i Boschetti reali, che di reale ormai hanno ben poco. Questa volta non siamo alle prese con atti vandalici o con un alto livello di degrado. Non ci sono siringhe per terra e nemmeno cumuli di rifiuti. Tuttavia, la sensazione globale che si percepisce è di disordine generale, come se venisse eseguito solo un livello minimo di manutenzione per evitare l’area deperisca del tutto. Il disordine è fatto di cartacce abbandonate in mezzo ai prati, cestoni porta rifiuti e panchine divelte, graffiti e scarabocchi fatti con la vernice spray sui muri dei sottopassi e da vaste pozze di acqua e fango in mezzo ai sentieri.

La situazione non migliora anche quando ci spostiamo in via Berchet: il muro antistante la scuola è stato in occasione della kermesse primaverile ripitturato. Del candido strato di vernice bianca è rimasto bene poco, il muro è nuovamente ricoperto di scritte. Ma non tutti gli interventi si risolvono in un bollettino di guerra. La passerella ciclopedonale di via San Gottardo è tra i survivor. Scritte a parte, il manto stradale fatto di piccoli mattoncini è in buone condizioni, non ci sono cartacce e le foglie cadute dagli alberi circostanti vengono regolarmente raccolte.