Monza-Torres 4-0. Biancorossi ammessi in Prima Divisione

Il Monza travolge la Torres e stacca il biglietto per la terza serie della prossima stagione.
Il Monza travolge la Torres e stacca il biglietto per la terza serie della prossima stagione. La giornata di ieri dice che la squadra allenata da Tonino Asta ha battuto 4-0 la capoclassifica del girone di ritorno e che il club presieduto da Anthony Armstrong-Emery resta nei professionisti, in quel campionato che ancora non si sa se si chiamerà Prima Divisione o Divisione Unica.
La giornata di festa è stata però offuscata dalla dura presa di posizione degli ultras contro l’amministratore delegato Maurizio Prada, “reo” di aver chiamato i carabinieri ieri, in occasione della rifinitura della squadra al centro sportivo Monzello, in seguito all’abbattimento delle transenne divisorie da parte della frangia più estrema della tifoseria. Due episodi, quello di sabato e la contestazione di ieri, che hanno amareggiato il “patron” britannico, sfogatosi così su Facebook (era all’estero): “Divertente, ma stupido (il riferimento è allo striscione recante la scritta “Il diavolo veste Prada” comparso in curva Sud intorno al 15’ del primo tempo, ndr). Maurizio Prada ha il mio pieno supporto come uomo di integrità, onestà e fedeltà. Qualcosa che vedo mancare in una piccola minoranza. Io ora garantisco una cosa: questa settimana ci saranno delle sorprese, spero che solo una piccola minoranza sia dietro ai recenti fatti perché sfortunatamente mi sto sentendo meno motivato a investire in questo club. Lo chiedo a voi tifosi: devo continuare a investire? La decisione sta a voi. Congratulazioni ai ragazzi per avermi dato questa vittoria che ci porta a essere tra i professionisti”. Successivamente, sbollita la rabbia, il costruttore inglese ha usato toni più morbidi: “I tifosi sono una delle cose più importanti per questo club e l’ho sempre detto, anche se la curva mi costa migliaia di euro in multe. Ora è venuto il momento di rispettare anche il vostro presidente: il rispetto si dà e si riceve. Seguitemi e la prossima stagione sarà ancora più gloriosa di questa. Nei prossimi giorni indirò una conferenza stampa per raccontare tutte le novità in programma. Ci saranno molte sorprese. A Salerno dobbiamo fare la storia: forza Monza! Chi vorreste come allenatore del Monza?”.
L’ultima domanda aumenta le possibilità che “Tonino” resti, ma il tecnico è stato chiaro a fine partita: “L’ossatura della squadra per la terza serie è già pronta. Basterà un rinforzo per reparto o poco più. Se io resterò a fine stagione? Io vado alla ricerca del progetto migliore. Sono a disposizione del Monza se il progetto è ancora ambizioso. Attualmente, però, sono in scadenza di contratto così come tanti altri giocatori… Tanto di cappello al presidente attuale che ha tirato fuori il Monza sapete da dove, ha confermato quasi tutta la rosa in estate e l’ha rinforzata a gennaio. Ma io ho la pancia piena perché sono ingrassato, non perché non ho più fame. Oggi speravo che il Monza fosse un tutt’uno a festeggiare. Così non è stato. Anche da parte mia è stata una stagione pesantissima dal punto di vista emotivo”.
Intanto la sua squadra ha rifilato quattro pere alla compagine di Sassari che nelle ultime 13 partite aveva vinto 9 volte e pareggiato 4… Il Monza, privo degli infortunati Calliari e Allegretti, non ha avuto pietà dei sardi guidati da Marco Cari, colpendoli mortalmente quando gli avversari “posavano”, peraltro maldestramente, la “trappola” del fuorigioco alto. L’entità del punteggio poteva anche essere più vistosa se Sinigaglia e De Cenco, entrambi per due volte, non avessero gettato alle ortiche delle incredibili occasioni.
Asta ha riproposto dopo tanto tempo Grauso titolare, ridandogli pure la fascia di capitano, mentre in attacco ha preferito De Cenco all’acciaccato Finotto. Il primo fuoco lo accende la Torres al 2′ con un sinistro di Infantino che passa a lato. Al 5′ Sinigaglia si mangia il primo gol a tu per tu con Leone tirando incredibilmente a lato. Subito dopo arrivano in curva i SAB, per cominciare a sostenere la squadra e a contestare Prada. Infatti una decina di minuti più tardi viene esposto lo striscione ironicamente critico e partono i primi cori offensivi nei suoi confronti. Al 19′, su cross di Gasbarroni dall’out destro, Valagussa a due passi dalla porta riesce solo a sfiorare il pallone. Al 28′ il Monza passa in vantaggio: Cossentino pasticcia fuori dall’area di rigore e De Cenco ruba palla beffando prima Leone e accompagnando poi la sfera fin dentro la porta avversaria.Passano 10’ e i biancorossi raddoppiano con un’azione molto bella sulla fascia sinistra orchestrata da Gasbarroni, che serve Sinigaglia il quale, una volta raggiunto il fondo, crossa in mezzo dove Vita al volo gonfia la rete. Al 40′ Sinigaglia calcia al volo un pallone d’oro crossatogli da Gasbarroni, ma il suo sinistro è respinto da Leone. Al 46′ Gasbarroni, Vita e Sinigaglia s’involano in contropiede, la palla alfine è per il “samurai” che davanti a Leone si fa respingere la conclusione.
Nella ripresa, al 6’ Nicolò Bianchi rileva Vita e 1’ dopo un rasoterra dell’ex biancorosso Bolzan passa a fil di palo. Al 13’ e al 19’ De Cenco si mangia due gol fatti, la prima volta tirando addosso a Leone, la seconda calciando fuori la sfera. In mezzo, però, giunge la terza marcatura grazie a Gasbarroni, che raccoglie un lancio di Grauso, aggira il portiere sardo e insacca con un lob. Al 20’ la partita si chiude definitivamente in seguito all’espulsione di Ciotola, subentrato da soli 12’, per proteste verbali sopra le righe. Al 23′, comunque, Valagussa firma il poker con un bolide da fuori area che va a staccare le ragnatele dal “sette” alla destra di Leone. Candido sostituisce il “Gasba” e successivamente Ravasi prende il posto di Sinigaglia. La partita non ha più nulla da dire e non la dice, anche se Castelli merita la citazione per una difficile parata in due tempi su una punizione potente di… Potenza all’ultimo secondo.
La squadra biancorossa va negli spogliatoi sotto una pioggia di applausi e, una volta scoperto dell’ammissione matematica alla Prima Divisione, si riversa nel parcheggio Vip festeggiando con alcune decine di tifosi che erano riusciti a penetrarvi
In sala stampa Asta ha parlato poco della partita: “Per tutta la settimana ho detto ai giocatori di pensare a divertirsi giocando. Però è anche vero che abbiamo lavorato bene sui difetti di una squadra, la Torres, che ha totalizzato 31 punti nelle ultime 13 partite. Ho giocatori bravi e uomini eccezionali. Dedico questa promozione a tutti loro, al responsabile dell’area tecnica e ai dirigenti. I tifosi monzesi mi amano? Da loro ho sempre avuto tantissimo e a volte è stato persino imbarazzante. La finale di ritorno di Coppa Italia Lega Pro? A Salerno giocheranno i titolari, mentre gli altri avranno modo di mettersi in mostra in campionato”.
Marco Briganti è arrivato a gennaio, ma è stato fondamentale per sistemare la difesa: “Oggi la squadra è stata molto determinata. Ci siamo meritati la promozione. Un grazie ai tifosi che in settimana ci sono stati molto vicini. La Torres? Se l’avversaria è stata annullata è merito nostro, che abbiamo reso facile una partita difficile. A posteriori posso dire che la sconfitta col Bassano ci ha fatto bene”.
Per Claudio Grauso “la partita di oggi ha dimostrato tutto il valore di questa squadra; analizzando questi due anni ci sono solo aspetti positivi: è stato fatto veramente un gran lavoro. La Coppa Italia Lega Pro? Teniamo moltissimo a vincerla: daremo tutto quello che abbiamo per centrare anche questo obiettivo. I tifosi? Siamo contenti che rispetto all’inizio della scorsa stagione ci sia tutto un altro clima e un altro ‘feeling’. Spero veramente che questa coesione continui per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi”. Anche Andrissi è intervenuto, su invito di Asta, dedicando l’ammissione alla terza serie al presidente e ai tifosi.
Domenica prossima il Monza si recherà a Forlì, mentre mercoledì 16 aprile scenderà a Salerno per il ritorno di coppa (all’andata ha perso 1-0). Il ritorno al Brianteo, per l’ultima volta ufficiale in questa stagione, è in programma domenica 27 aprile, quando ospite sarà il Santarcangelo. Sette giorni dopo si chiuderà la stagione col derby con il Renate a Meda.
Chiudiamo con una notizia e una considerazione. La prima è che Mirko Di Pierro, il centrocampista 19enne della formazione Berretti che lo scorso ottobre era volato a Rio de Janeiro, in Brasile, per prendere parte a uno stage col Fluminense durato fino a gennaio, è stato ceduto in compartecipazione al club carioca. La cessione, avvenuta appunto a gennaio, si è perfezionata burocraticamente solo nei giorni scorsi. La seconda è che ieri allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, ad assistere a Inter-Bologna, c’erano 1.142 ragazzi, di cui molti delle scuole di Monza, partecipanti all’iniziativa sociale “Io tifo positivo”. Considerando che il progetto ha l’obiettivo di insegnare la cultura della sportività attraverso un percorso educativo che prevenga il tifo violento e il razzismo, spiace constatare che il Monza, un tempo aderente all’iniziativa, da due anni l’ha abbandonata. Aldilà del valore etico in tempi in cui lo stadio Brianteo viene chiuso per razzismo, era un’occasione per portare i ragazzi brianzoli nel loro stadio, che non è a San Siro…
MONZA BRIANZA-SEF TORRES 4-0 (2-0)
MONZA BRIANZA (4-3-1-2): Castelli; Franchino, Briganti, Polenghi, Anghileri; Vita (6′ s.t. Bianchi N.), Grauso, Valagussa; Gasbarroni (24′ s.t. Candido); De Cenco, Sinigaglia (39′ s.t. Ravasi). A disp.: Chimini, Zullo, Said, Finotto. All.: Asta.
SEF TORRES (4-4-2): Leone; Cabeccia, Migliaccio (17′ p.t. Cossentino), Di Maio, Bolzan; Lisai (8′ s.t. Ciotola), Guerri, Bottone, Filippini; Bonvissuto, Infantino (8′ s.t. Potenza). A disp.: Trini, Bianchi D., Capogrosso, Foglia. All.: Cari.
ARBITRO: Proietti di Terni.
MARCATORI: 28′ p.t. De Cenco, 38′ p.t. Vita, 14′ s.t. Gasbarroni, 23′ s.t. Valagussa.
NOTE: calci d’angolo 2-3; ammoniti Gasbarroni, Castelli, Migliaccio, Bolzan e Cossentino; espulso al 20′ s.t. Ciotola per proteste; recupero 2′ e 3′; spettatori paganti 400 per un incasso di 6316 euro, abbonati 606 (quota abbonati non comunicata).