San Gerardo, l’ipotesi clamorosa di Scanagatti. «Rivedere il progetto»

Il primo cittadino, infatti, nel corso del consiglio comunale di ieri, 31 marzo, ha avanzato l’ipotesi di una “rivisitazione del progetto iniziale”.
Punto di domanda sul cantiere dell’Ospedale San Gerardo. A sollevare l’interrogativo sul progetto di ristrutturazione del noto nosocomio monzese è il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti. Il primo cittadino, infatti, nel corso del consiglio comunale di lunedì, 31 marzo, ha avanzato l’ipotesi di una “rivisitazione del progetto iniziale“.
Congettura, quella che porta la firma del borgomastro, nata in seno ai recenti accadimenti giudiziari che hanno visto coinvolti i vertici di Infrastrutture lombarde. «Abbiamo chiesto sia ad Infrastrutture lombarde che alla dottoressa Simona Bettelini dei chiarimenti per capire come attualmente il cantiere stia impattando con la quotidiana gestione ospedaliera – ha spiegato Scanagatti – In particolare, dal commisario unico attendiamo una relazione puntuale. Dopo la bufera giudiziaria certamente non possiamo non prendere in considerazione la possibilità di rivedere il progetto iniziale».
San Gerardo sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti, dunque, ma anche il primo cittadino monzese vuole vederci chiaro: «Il primo step, che prevede la costruzione dell’avancorpo, è in fase avanzata: sono stati effettutati gli scavi, gettati i primi basamenti. In questo caso i lavori devono assolutamente andare avanti ed essere portati a conclusione quanto prima. Atteggiamento differente, invece, deve essere assunto per la seconda fase del progetto, assai più costosa e di maggior impatto sui degenti. I tempi per la realizzazione sono decisamente lunghi, senza poi considerare che ancora non abbiamo certezze sul finanziamento totale».
Intanto, il prossimo 16 aprile, riunione dell’Osservatorio alla presenza di tutti i firmatari in cui il commissario straordinario del San Gerardo, Simona Cinzia Bettelini, consegnerà una valutazione dei volumi dell’attività del nosocomio in relazione al cantiere.
«Noi ci aggrappiamo a questa data, – commenta Maurizio Laini, segretario Cgil Monza Brianza – l’importante è che il cantiere funzioni e arrivi in fondo alla prima fase. Poi, se ci saranno idee migliori, tanto di guadagnato, altrimenti avanti con questa ristrutturazione. Se dovesse succedere qualcosa non resteremo a guardare. Ci opponiamo alla redistribuzione dei volumi, il San Gerardo è una struttura pubblica di eccellenza e non può essere ridimensionata da un’operazione nata male, di nascosto. Alla luce dei dati organizzeremo un convegno pubblico per chiedere ai cittadini la loro opinione, il loro punto di vista».
Valentina Vitagliano & Andrea Meregalli