Alta tensione all’ “Antologia” lavoratori in protesta e presidio davanti ai cancelli

30 maggio 2014 | 10:41
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Alta tensione all’ “Antologia” lavoratori in protesta e presidio davanti ai cancelli

Sono giornate di alta tensione per i 44 lavoratori licenziati dall’Antologia: ieri per protesta hanno occupato la sede dell’azienda e oggi sono in presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda di Burago Molgora.

Sono giornate di alta tensione per i 44 lavoratori licenziati dall’Antologia: ieri per protesta hanno occupato la sede dell’azienda e oggi sono in presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda di Burago Molgora.

La protesta è partita ieri mattina alle 5.30 quando i lavoratori in sciopero hanno bloccato i cancelli di ingresso di Antologia: un blocco seguito da un’occupazione per metà giornata della sede dell’azienda, dove ad oggi lavorerebbero oltre alla proprietà dei Gaviraghi, anche otto lavoratori:antologia-sciopero-2

“Dopo aver fatto fallire Antologia Srl, la proprietà ha fondato due nuove società: Antologia Green Srl e Antologia Green Service Srl – afferma Giueseppe Coletti, rappresentante USB – in queste due società, ora lavorano pensionati e lavoratori pagati pochi euro. Lavoratori che questa mattina sono entrati nel sito, molto probabilmente scavalcando la recinzione retrostante”.

A pesare oltre al licenziamento, ci sono stipendi arretrati, Tfr mai versati e per qualcuno anche contributi pensionistici non versati per diversi anni:

antologia-sciopero-3“L’azienda per bloccare la nostra occupazione ci aveva offerto il rimborso degli arretrati con un pagamento rateale mensile di 300 euro – continua Coletti – ci sono persone che vantano crediti anche di 50mila euro: praticamente avrebbero dovuto aspettare altri 30 anni. Qui ci sono persone che hanno lo sfratto e mutui da pagare: non potevamo accettare questa proposta”.

Nel pomeriggio di ieri è intervenuto anche Sandro Sartorio, rappresentante nazionale di Usb che è riuscito tramite la mediazione della prefettura di Milano a organizzare per martedì prossimo un incontro alla prefettura di Monza, dove società e rappresentanti illustreranno la situazione.

Amareggiati i lavoratori, molti dei quali di origine straniera e che per anni hanno lavorato nel sito di Burago:

“Ho 57 anni sono originario dello Sri Lanka e da 28 anni lavoro in Antologia – ci spiega un lavoratore – Dopo tutti questi anni mi chiedo come sia possibile che la nostra azienda ci licenzi e cambi nome, lascinadoci per strada senza i nostri soldi. Da cittadino italiano mi chiedo lo Stato come possa permettere questa ingiustizia”.