Monza, aperto l’hospice per malati terminali. Ultimo tassello del progetto SLAncio

29 maggio 2014 | 02:28
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Monza, aperto l’hospice per malati terminali. Ultimo tassello del progetto SLAncio

L’hospice accoglierà 11 pazienti non oncologici ed oncologici in fase di fine vita. Quattro pazienti sono già stati ricoverati nella struttura.

Martedì i primi due pazienti hanno trovato posto nel nuovo hospice del Progetto SLAncio e nel pomeriggio c’è stata la presentazione ufficiale da parte del presidente della Cooperativa Meridiana, Roberto Mauri. Così a Monza alla residenza San Pietro in via Cesare Battisti 86, accanto al reparto dedicato ai malati di Sla e ai pazienti in stato vegetativo (inaugurato a fine gennaio) ora c’è un servizio di hospice per malati terminali.

Questo era l’ultimo tassello – spiega Mauri – e ci sembrava importante comunicarlo alla città di Monza che in questi due anni ci ha seguito e sostenuto nel nostro progetto, che vuole diventare un bene comune. Perché la cooperativa La Meridiana vuole proprio  rispondere all’esigenza della collettività proponendo i servizi che oggi presentiamo”.

In dettaglio la nuova ala della struttura accoglierà 11 pazienti non oncologici ed oncologici in fase di fine vita. “Domani (mercoledì ndr) entreranno altri due pazienti ed entro 15, 20 giorni l’hospice sarà a pieno regime” spiga il dottor Andrea Magnoni, neurologo e responsabile sanitario.  La degenza prevede l’inserimento di pazienti a prognosi sfavorevole che altrimenti non troverebbero accesso in altre strutture socio sanitarie. Nel reparto saranno impiegati 22 operatori fra medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi, tutti con elevate competenze e professionalità adeguate per accompagnare i pazienti in questa finale della vita. Sostegno sarà offerto anche ai parenti. Noi operatori vorremmo che tale luogo di cura abbia la giusta accoglienza, accessibilità e colore emotivo necessarie a creare un rapporto di fiducia reciproca” aggiunge Magnoni.

L’hospice ha trovato la piena collaborazione dell’ASL di Monza e Brianza e di altre strutture sanitarie fra cui l’Hospice Santa Maria delle Grazie della Fondazione Don Gnocchi. Da sottolineare come tutta la struttura sia all’avanguardia anche dal punto di vista della tecnologie, con meccanismi di monitoraggio automatici sullo stato dei pazienti collegati con le unità di controllo sui piani fino agli alert sugli smartphone dei mediti. La validità del progetto e della struttura è stata sottolineata anche dal direttore dell’Asl Matteo Stocco: “gli standard sono superiori rispetto alla richiesta della Regione”.

Per quanto riguarda le stanze dell’hospice sono tutte disposte su un unico piano, sono dotate di televisione, e arredate con armadio, letto elettrico, comodino, un tavolo per il pasto, una poltrona reclinabile per familiari e accompagnatori. L’Hospice è aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Insomma il progetto SLAncio ha compiuto grandi passi negli ultimi due anni. Ma al centro d’eccellenza serve ancora l’aiuto di tutti perché bisogna ancora coprire 8 milioni di debiti (investimento iniziale di oltre 12 milioni di euro). Finanziamnti che la cooperativa La Meridiana deve alle banche per l’avvio della struttura dedicata ai malati di Sla e ai pazienti in stato vegetativo. Ricordiamo che i 60 posti letto, tutti occupati, sono interamente a carico del sistema sanitario regionale. La raccolta fondi fatta fino ad oggi ha portato a racimolare la cifra di 1 milione 600mila euro a cui vanno aggiunti 500mila euro arrivati proprio in questi giorni grazie a una donazione della Fondazione Cariplo. Ultima attività condotta per incrementare la raccolta è la campagna del lascito solidale.

Info: progettoslancio@cooplameridiana.it
Per le donazioni C/c postale: 2313160 ed il c/c Credito Valtellinese intestato a La Meridiana Due scs (Iban: IT87N0521601630000000003717)

In foto in apertura Roberto Mauri e Andrea Magnoni