Riforma pubblica amministrazione. Assemblea a Monza, i sindacati: “serve confronto” [Video]
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Cgil: “Non siamo spaventati, ma solo preoccupati del fatto che il Governo non stia cercando il confronto, dibattito che vogliamo sia reale su questi ognuno di questi 44 punti”
L’assemblea è andata lunga, ma le cose da dire erano molte. Oggi è iniziata a Monza, così come nelle altre provincie italiane, la mobilitazione dei sindacati del pubblico impiego contro la riforma della pubblica amministrazione.
Sono circa 11mila (dato del 2012) le persone in Brianza, dalla sanità all’amministrazione fino alla scuola, interessate dal progetto di riforma annunciato dal Governo. Al tavolo dei relatori presso la sede del centro civico di San Rocco c’era un fronte sindacale stretto e coeso. Cgil Fp, Cisl Fp, UilfPl, UilPa di Monza e Brianza hanno presentando ai lavoratori le risposte delle segreterie di categoria nazionali ai 44 punti della lettera inviata dal premier Renzi ai lavoratori pubblici.
“Accettiamo la sfida, la rilanciamo ma un confronto democratico” dichiara il segretario generale Giuseppe Leone (Cisl Fp). Gli fa eco il segretario generale Walter Palvarini (Cgil Fp) “Noi siamo interessati alla riforma e molte delle cose contenute in quei punti riguardano questioni che ormai da molto tempo noi avevano posto ai vari Governi che si sono susseguiti. Non siamo spaventati, ma solo preoccupati del fatto che il Governo non stia cercando il confronto, dibattito che vogliamo sia reale su questi ognuno di questi 44 punti”.
Walter Palvarini
Ma non è tutto oltre a replicare ai 44 punti avanzati dal premier, i sindacati ne propongono un 45esimo: #Renzi voglio il mio contratto. “Dato che il pubblico impiego non rinnova i contratti di lavoro da 5 anni noi pensiamo che sia importante farlo, sia per questioni retributive sia perchè il contratto è uno strumento per una corretta organizzazione del lavoro” incalza Palvarini.
Giuseppe Leone
La questione si sposta anche sulla qualità e quantità del lavoro offerto. “Nel 2007 i lavoratori pubblici erano 12.600 nel 2012 11.600 e sono scesi ancora – aggiunge Palvarini -. Bisogna fare attenzione perchè alcuni settori sono importanti, nella sanità per esempio il personale non è sufficiente e tutto questo rischia di tradursi in minori servizi ai cittadini.
In foto in apertura Walter Palvarini (Cgil FP), Giuseppe Leone (Cisl FP), Davide Ballabio (UilFpl) e Carmine Villani (UilPa)