Nova, il Premio Bugatti-Segantini arriva al 55° anno, e va a Concetto Pozzati

Appuntamento alle ore 18.30 di sabato 28 giugno per il 55° Premio Internazionale Bugatti-Segantini, curato da Giovanni Iovane. Il Premio alla Carriera quest’anno va a Concetto Pozzato: in esposizione la sua mostra “Cornice Cieca”.
Appuntamento alle ore 18.30 di sabato 28 giugno per il 55° Premio Internazionale Bugatti-Segantini, organizzato e promosso dalla Città di Nova Milanese, dalla Libera Accademia di Pittura “Vittorio Viviani” e dal Bice Bugatti Club, e curato, nell’edizione di quest’anno, da Giovanni Iovane. La manifestazione si svolgerà nella suggestiva cornice di Villa Brivio, in piazzetta Prinetti a Nova Milanese: quest’anno il Premio alla Carriera verrà consegnato a Concetto Pozzati.
Contemporaneamente, seguendo la formula della scorsa edizione, sarà presentato un ciclo di mostre collettive di artisti italiani ed internazionali che si terranno dal 29 giugno al 13 luglio: The Space In-Between Us, a cura di Giovanna Manzotti (Villa Vertua Masolo, via Garibaldi 1, Nova Milanese); Building Bridges Art Foundation, a cura di Anna Dusi e Marisa Caichiolo, Proyecto mARTadero, a cura di Fernando Garcia Barros e Magda Rossi, e Bice Bugatti Club, a cura di Dermis Leon e Alessandro Savelli (tutte e tre presso la sede della Lap, in piazza De Amicis 2).
Pozzati è protagonista della storia dell’arte contemporanea sin dalla fine degli anni ’50: la sua esperienza artistica è stata segnata da numerosi cicli pittorici, che hanno creato un linguaggio autonomo e originale, frutto di contaminazioni e sorprendenti manipolazioni culturali. In occasione della consegna del premio, è stata allestita negli spazi espositivi di Villa Brivio una mostra personale di Concetto Pozzati, dedicata al suo recente ciclo pittorico “Cornice Cieca”, realizzato tra 2010 e 2011. Il linguaggio pittorico di Pozzati è, da sempre, legato a quello cinematografico: nel caso della serie “Cornice Cieca” si tratta di inquadrature che sostituiscono lo spazio vuoto della cornice.
«La cornice – sostiene l’artista – è il dipinto, è il quadro, è l’opera». Anche se gran parte del Modernismo, e dell’arte contemporanea, ha abbandonato la cornice relegandola a un accessorio residuo del passato, la sua sopravvivenza come fantasma ci riavvicina al senso e all’origine della pittura. Un’origine che su rivela dunque un vuoto, pieno di possibili sensi ulteriori.
In occasione della premiazione di Concetto Pozzati è stato edito un libro, «Concetto Pozzati Cornice Cieca», con testi dell’artista e di Giovanni Iovane.
G.S.