Ac Monza, Ulizio: “Il futuro? Incerto anche se l’istanza di fallimento è stata ritirata”

Le due istanze di fallimento sono state ritirate, gli stipendi di luglio e agosto sono stati pagati, ma la vita dell’Ac Monza resta appesa a un filo, tant’è che il presidente Armstrong…
“Stronzate”. Quelle scritte dal nostro giornale secondo Ulizio sarebbero stronzate. Stronzate con un fondo di verità confermata al 100% dallo stesso dg.
Notizie brutte che spiacciono a tutti: a chi lavora nella società, ai tifosi, alla città di Monza (e a noi! ndr). Per fortuna, le due istanze di fallimento sono state ritirate, gli stipendi di luglio e agosto sono stati pagati, ma la vita dell’Associazione Calcio Monza Brianza 1912 resta appesa a un filo, tant’è che il presidente (e unico proprietario attraverso la società LuckySeven) Anthony Armstrong-Emery l’ha messa in vendita per un euro. Certo, una provocazione, ma, secondo voci di corridoio, già a due cordate di imprenditori la cosa potrebbe interessare.
Riportiamo per massima trasparenza il video integrale della conferenza stampa girato dal noto sito web Monza News che lo ha condiviso su you tube.
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio allo stadio Brianteo, il direttore generale del club biancorosso Mauro Ulizio ha espresso il suo pensiero su quanto è emerso negli ultimi giorni, attaccando direttamente la nostra testata per aver rivelato la fragilità economica del Monza, in particolare scrivendo che uno studio di architettura aveva presentato un’istanza di fallimento in tribunale mettendo di conseguenza i libri contabili della società sotto la lente di ingrandimento dei giudici. Tutte questioni pienamente confermate anche dal dg. “Risponderò alle vostre domande anche se qualcuno di voi si è già dato risposta scrivendo stronzate – ha esordito con garbo il d.g. – Fatta eccezione per oggi il silenzio stampa della società continuerà, con la sola esclusione dell’allenatore, che potrà parlare, come ha già fatto sabato scorso, subito dopo ogni partita. Allora, gli stipendi di luglio e agosto sono stati pagati intorno alle ore 15 di ieri, ultimo giorno consentito dalla Lega Pro per non incorrere in penalizzazioni in classifica; Per quanto riguarda l’istanza di fallimento, nonostante le rassicurazioni fornite, la persona incaricata di fare il progetto dello stadio, guidato da qualcuno che vuole il male del Monza, ha presentato lo stesso l’istanza. Comunque è stato pagato nell’udienza di lunedì scorso grazie alla fideiussione di 400mila euro di cui è stato chiesto lo sblocco alla Lega Pro. Nei prossimi giorni il Tribunale deciderà la sorte della società (cioè se procedere o meno con la dichiarazione di fallimento, rischio non del tutto scongiurato, anche se il pagamento degli stipendi potrebbe risultare decisivo, ndr). Però il problema dei fornitori che vengono pagati con molto ritardo è un problema che hanno tutte le società di calcio, non solo il Monza. Quasi tutte le società professionistiche sono in perdita. Noi cerchiamo di pagare i fornitori non appena abbiamo soldi per farlo. Certo che se adesso tutti i fornitori presentassero istanza di fallimento le cose cambierebbero… Il presidente non è stato trattato da questa piazza come sperava. Fino a oggi lui ha messo nel Monza 5 milioni di euro, una pazzia per me. I problemi della sua società di costruzioni? Di questi non posso parlare, non è di mia competenza”.
Una fuga di notizie, insomma, che non è affatto piaciuta all’Ac Monza, ma si tratta comunque di fatti veri e gravi. Fatti relativi alla squadra della città, una squadra con passato glorioso che, però, sta passando uno dei periodi più difficili dalla sua fondazione.
Il “diggì” ha poi rivelato quello che sarebbe lo stato d’animo del presidente, rimasto una settimana in Italia senza mai andare a trovare la squadra: “Mi ha detto: ‘Arrivo qua, metto 5 milioni di euro e questo è il trattamento? Mi hanno già giudicato e condannato. Trovami uno che mi da un euro che gli do la società’”. I debiti li dovrebbe pagare l’eventuale subentrante come avrebbe dovuto fare Armstrong-Emery con quelli di chi l’ha preceduto? “Sì. Lui ne ha trovati 5 milioni…”.
Definisca con un aggettivo il futuro prossimo del Monza… “Non so, perché dall’oggi al domani possono cambiare tutti gli scenari”. Vista l’istanza di fallimento presentata dai progettisti, la riqualificazione di Brianteo e Monzello è stata abbandonata? “No. Ci siamo incontrati nelle scorse settimane coi tecnici del Comune e abbiamo deciso di ridimensionare il progetto di riqualificazione, ottimizzando gli spazi esistenti anziché rifarli nuovi. Resta l’obiettivo che lo stadio debba vivere tutta la settimana e non solo la domenica. Abbiamo chiesto un contributo al Credito sportivo”.
L’ultima dichiarazione è stata per la squadra: “Io preferisco vincere soffrendo come sabato che perdere giocando bene. Sono sempre più convinto che questa squadra possa arrivare lontano”. Intanto oggi la truppa guidata da Fulvio Pea deve arrivare a vincere il derby della Brianza col Como. L’appuntamento è alle ore 20.45 al Brianteo. La partita sarà trasmessa in diretta tv da Rai Sport 1.
Concludiamo tornando sulle dimissioni da portavoce del Monza Club Libertà di Maurizio Silva, riportate nel nostro pezzo di sabato scorso. Il cofondatore dell’unico gruppo di tifosi biancorossi tesserati ha così precisato nel suo ultimo editoriale sul Blog 1912 da lui amministrato i motivi delle dimissioni: “Quattro anni difficili di contestazioni e discussioni con il tifoso, il giornalista, l’addetto ai lavori di turno che hanno lasciato il segno e mi hanno logorato al punto che con il passare del tempo diventava sempre meno carico d’entusiasmo il mio andare allo stadio. Per cui per salvaguardare la mia passione per i colori biancorossi ho voluto fare un passo indietro e tornare ad essere un semplice tifoso che va al Brianteo per esultare o arrabbiarsi solo per vicende calcistiche inerenti il rettangolo verde”.