Dato shock: sette auto ogni dieci abitanti, ecco perchè l’aria di Monza è pessima

I dati statistici elaborati dall’amministrazione rivelano una crescita costante del parco mezzi cittadino. La città scivola all’ultimo posto del rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi.
E’ il punto debole di Monza. Così debole da far sprofondare la città all’ultimo posto del rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore. Stiamo parlando di traffico e mobilità, di code infinite ai semafori e di qualità dell’aria. Spulciando fra i vari notiziari statistici che l’amministrazione comunale ha pubblicato sul suo sito è emerso un dato che potrebbe spiegare in parte la posizione da retrocessione della città: a Monza ci sono 7 macchine ogni dieci abitanti.
LEGAMBIENTE MONZA – Tante, troppe e in constante aumento. Insomma, sembrerebbe che a Monza senz’auto non si possa vivere. Eppure, dati alla mano, sembra l’esatto contrario perché la città conta una superficie di 22 chilometri quadrati. Pochi, molti pochi, meno di quelli di altre città come Pavia, Como o Brescia. “Da una prima analisi dei singoli indicatori si evince che sono i parametri su cui la decisione politica è importante che hanno contribuito a portare Monza nelle posizioni basse della classifica di Ecosistema Urbano – ha dichiarato Scandellari, di Legambiente Monza -. Gli alti livelli di inquinamento atmosferico, le scarse opportunità per le mobilità alternative e ciclabili, le modeste politiche energetiche e di partecipazione dei cittadini sono valori che sono sempre stati trascurati da tutte le Amministrazioni comunali. Anche l’alto indice di motorizzazione cittadino si lega al mancato coraggio politico nel adottare soluzioni che avrebbero potuto migliorare questi indici”.
LE SOLUZIONI? – Da anni le associazioni ambientaliste locali, ha aggiunto Scandellari “chiedono all’amministrazione comunale un impegno forte e determinato su queste problematiche, che incidono anche sulla salute dei cittadini, ma ancora non si è visto nulla di determinante. Le iniziative sono ridotte ad interventi sporadici, alla profusione di tante parole ed alla cementificazione della città”. Dal rapporto però emergono ance alcuni elementi positivi. A Monza, insomma, ci sono servizi che funzionano alla grande. Sono, per esempio, la raccolta differenziata dei rifiuti e il contenimento della dispersione idrica. “Su questi aspetti – ha concluso Scandellari -, gli indicatori sono tutti positivi. E’ un vero peccato che sul fronte mobilità le cose non girino per il verso giusto. Servirebbero veramente provvedimenti profondi come l’estensione dei 30 chilometri all’ora”.