Il Monza espugna lo stadio di Venezia: gol di Margiotta contro l’Unione Venezia

12 ottobre 2014 | 00:26
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Il Monza espugna lo stadio di Venezia: gol di Margiotta contro l’Unione Venezia

Un Monza cinico, fortunato, ma anche grintoso, fa tornare il sorriso ai tifosi biancorossi, preoccupati per le sorti societarie, che in settimana si decideranno al tribunale fallimentare.

Un Monza cinico, fortunato, ma anche grintoso, fa tornare il sorriso ai tifosi biancorossi, preoccupati per le sorti societarie, che in settimana si decideranno al tribunale fallimentare. Una perla dell’ex arancioneroverde Margiotta fa cadere il tabù dello stadio di Venezia, che da quando ospita la squadra rappresentativa di tutto il Comune (dunque anche di Mestre) non aveva mai visto sorridere i brianzoli (otto sconfitte e due pareggi).

Al “Pierluigi Penzo”, antico impianto situato nell’isola di Sant’Elena, il Monza ha anche vendicato la bruciante sconfitta del giugno 2013 a Portogruaro nella finale di ritorno dei play-off per la promozione in Prima Divisione.

I tre punti conquistati oggi contro l’Unione Venezia, squadra di pari classifica e di pari ambizioni, consentono di guardare con ottimismo quantomeno in ambito sportivo. Il gioco è quello che è, cioè ben lontano dalla spettacolarità di quello di Tonino Asta, ma può essere lo stesso efficace e letale se la difesa riuscirà a mostrarsi solida e anche un po’ fortunata come è avvenuto oggi in alcune occasioni. Dato ormai per assodato che dal centrocampo non possiamo aspettarci granché perché privo di un regista affidabile (Burrai ha disputato l’ennesima prova scadente), c’è da registrare l’ottima prestazione del reparto offensivo che, nonostante i pochi palloni giocabili, ha corso e fatto a sportellate e poi ha morso come un cobra al momento giusto, sfruttando la capacità balistica di un sempre positivo Margiotta. La punta di proprietà della Juventus, l’eccezionale (come quasi sempre) Vita e il folletto Radrezza sembrano al momento i tre elementi che possono trasformare la squadra di Fulvio Pea da pesante e macchinosa ad agile e sbarazzina. Il tecnico di Casalpusterlengo ha capito che può puntare su di loro in attesa che Virdis e Zigoni arrivino a una condizione accettabile di forma, dopo che le loro ultime prestazioni hanno lasciato molto a desiderare.

In laguna il “mister” ha dovuto rinunciare, oltre all’infortunato Gasbarroni, allo squalificato D’Alessandro, sostituito in campo dal rientrante Zullo ma nel ruolo da Beduschi, alzato a centrocampo nel confermato 3-4-3 vincente nel derby con la Giana. La cronaca: match che parte a mille per agonismo e intensità, ma i ritmi alti non aiutano la precisione, per cui il gioco, anche per via dei numerosi falli, risulta molto frammentato. Al 5′, però, un passaggio errato in disimpegno degli ospiti permette a Raimondi di intercettare la palla sulla tre quarti e di arrivare al limite dell’area avversaria per scaricare un destro che passa a lato di poco. Al 12′ Hetemaj commette un fallo di mano a centrocampo e viene ammonito: essendo diffidato salterà per squalifica il derby casalingo col Como di venerdì prossimo (alle ore 20.45 con diretta sulla Rai). 2′ dopo Perini, infortunatosi alla coscia, è costretto a lasciare il campo per Burrai. Al 23′ e al 28′ i brianzoli sono graziati, prima da Raimondi, che di testa in tuffo manda alto un cross dalla destra di Marino, e poi da Bellazzini che, servito in mezzo all’area da Magnagni, calcia incredibilmente il pallone tra le braccia di Viotti. Al 39′ i “venezianmestrini” protestano per un contrasto in area biancorossa tra Zullo e Greco, ma per l’arbitro è tutto regolare.

La ripresa vede in campo un Monza più concentrato in difesa e più volitivo in attacco. Al 2′ Hetemaj lancia Anastasi in profondità, ma il centravanti una volta entrato in area si fa anticipare da un difensore arancioneroverde. Al 9′, su calcio d’angolo di Raimondi, arriva sulla sfera Marino che dal dischetto calcia alto. Al 17′ il Monza passa in vantaggio con un prodigio: Margiotta riceve palla da Zullo spalle alle porta sulla tre quarti, si gira, fa due passi, si coordina e scaraventa un destro forte e preciso che dopo aver accarezzato il palo a mezza altezza s’insacca alle spalle di Zima. I giocatori biancorossi vanno a festeggiare sotto il settore ospiti assieme alla cinquantina di tifosi, perlopiù ultras dei SAB, giunti dalla Lombardia. Al 22′ i brianzoli potrebbero chiudere la contesa al termine di una ripartenza super di Vita che serve alla perfezione Anastasi il cui destro è però respinto in corner da Zima. La reazione dei lagunari è racchiusa in due colpi di testa fuori misura di Magnaghi e Varano. Pea sostituisce Margiotta con Radrezza e Beduschi con Foglio. Tra il 44′ e il 45′ è un vortice di emozioni: prima Radrezza di sinistro costringe Zima a parare in due tempi, poi Viotti non trattiene un cross di Raimondi dalla sinistra e rischia la frittata perché a salvare la porta è Massoni che anticipa di un soffio Scialpi, e infine Anastasi passa male a Hetemaj un pallone d’oro al limite dell’area piccola.

Dopo 4′ di recupero i biancorossi possono comunque festeggiare, mentre gli arancioneroverdi vengono sommersi da una pioggia di fischi. Avanti così: se si resta agganciati all’alta classifica con la condizione fisica ancora non al meglio e diversi giocatori chiave sottoutilizzati, si può davvero sperare in una primavera interessante. Ora tocca al presidente Anthony Armstrong-Emery raddrizzare la situazione societaria: aveva iniziato a farlo un anno fa, ma troppi fornitori sono rimasti col loro credito da esigere, “evoluto” in alcuni casi in una ingiunzione di pagamento e ora anche in un’istanza di fallimento. Si è già perso troppo tempo a “menare il can per l’aia”: se l’imprenditore britannico ne ha la possibilità finanziaria, sani una volta per tutte il “rosso” aziendale, altrimenti si faccia da parte. Nessuno vuole vedere il vecchio caro Monza agonizzare in attesa di buone notizie sul fronte delle costruzioni in housing sociale in terra brasiliana…

Per concludere, segnaliamo che gli ultimi clamorosi sviluppi sulla situazione societaria hanno portato Maurizio Silva alla decisione dimettersi da portavoce del Monza Club Libertà.

UNIONE VENEZIA-MONZA BRIANZA 0-1 (0-0)

UNIONE VENEZIA (4-2-3-1): Zima; Sales, Legati, Marino, Cernuto; Carcuro (25′ s.t. Panzeri), Esposito (29′

s.t. Scialpi); Greco (18′ s.t. Varano), Bellazzini, Raimondi; Magnaghi. A disp.: Fortunato, Alba, Franchini,

Siega. All.: Dal Canto.

MONZA BRIANZA (3-4-3): Viotti; Zullo, Briganti, Massoni; Beduschi (32′ s.t. Foglio), Hetemaj, Perini (14′ p.t.

Burrai), Anghileri; Vita, Anastasi, Margiotta (28′ s.t. Radrezza). A disp.: Chimini, Franchino, Zigoni, Virdis.

All.: Pea.

ARBITRO: Proietti di Terni.

MARCATORI: 17′ s.t. Margiotta.

NOTE: calci d’angolo 3-2; ammoniti Sales, Raimondi, Legati, Panzeri, Hetemaj e Vita; recupero 3′ e 4′;

spettatori circa 1000.

Immagine di repertorio