Vimercate profughi: è polemica tra il sindaco e Forza Nuova

25 ottobre 2014 | 15:41
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Vimercate profughi: è polemica tra il sindaco e Forza Nuova

Forza Nuova appende uno striscione contro il centro profughi sul municipio. Il sindaco si infuria e scrive al prefetto.

“L’immigrato all’ospedale sistemato, L’italiano dallo stato abbandonato”. Queste le parole scritte sullo striscione posto di fronte all’ingresso del municipio di Vimercate giovedì 23 ottobre. Una provocazione mossa da Forza Nuova Monza-Brianza che ha organizzato un corteo per ribadire il loro “No” al centro profughi nell’ex Ospedale.

Con questo gesto i manifestanti hanno voluto affermare con forza che chi rappresenta lo Stato deve occuparsi prima di tutto degli Italiani in difficoltà che sono sempre di più.

Una provocazione che non è andata giù al sindaco, Paolo Brambilla, che ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Qualcuno mi deve spiegare, a me e a tutti i cittadini di Vimercate, come è possibile che uno striscione sia stato appeso in quel modo Sul palazzo municipale alle nove di sera”. E quel qualcuno pare proprio che sia il prefetto di Milano al quale il sindaco ha inviato una missiva. “Il Sindaco Paolo Brambilla ha scritto al Questore di Milano chiedendo chiarimenti in merito allo svolgimento della manifestazione.- si legge in una nota stampa di palazzo Trotti – Posto che dello svolgimento del corteo, che parrebbe essere stato autorizzato dalla Questura di Milano, non è stato preventivamente informato da alcuna delle Istituzioni coinvolte, il Sindaco ha richiesto nella missiva di sapere chi e come avrebbe dovuto informarlo, e quali azioni siano state messe in atto dalle forze dell’ordine presenti rispetto a riferiti comportamenti contrari alle disposizioni che vietano l’apologia del fascismo, oltre che rispetto all’oltraggio all’Istituzione costituito dall’apposizione sull’edificio del Palazzo Comunale di uno striscione, da parte dei manifestanti, documentato fotograficamente”.

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Anche ANPI di Vimercate sì è detta indignata per l’accaduto e ha indetto una assemblea pubblica antifascista per lunedì 27 ottobre.

Da parte loro quelli di Forza Nuova concludono dicendo “Non ci interessa rispondere alle provocazioni di quei pochi che ancora ci attaccano in nome dell’antifascismo, che urleranno alla “democrazia in pericolo” dopo il nostro corteo, che contano quanti siamo e ci schedano per capire da dove veniamo. Sono rimasti a trenta anni fa, noi siamo andati avanti. Molto avanti”.