Alcatel-Lucent, protesta [foto e video] con lancio di uova all’Alcatel-Lucent

“Basta flessibilità, basta precarietà – abbiamo una dignità”. “Se Renzi è di sinistra, Berlusconi è femminista”. Questi alcuni degli slogan che oggi pomeriggio davanti alla sede di Alcatel-Lucent sventolavano oltre 500 lavoratori per protestare contro Matteo Renzi.

Una protesta che è sfociata all’arrivo del premier con il lancio di alcune uova contro le auto del suo staff. Il premier aveva scelto di entrare da un ingresso secondario, lasciando che i lavoratori si sfogassero con un “falso  bersaglio”. Il messaggio però è arrivato lo stesso al Premier: informato sulla difficile situazione che sta colpendo la Silicon Valley della Brianza prima dell’onorevole Rampi (Pd), poi dai rappresentanti sindacali.

Fischi e cori contro il Premier sono poi proseguiti per tutta la durata della visita.

Anche Maurizio Laini, segretario generale della Cgil Monza e Brianza è intervenuto:

Dure le parole anche di Gianluigi Redaelli, segretario generale Fim Cisl Brianza:

Matteo Renzi a margine della visita alla nuova sede Alcatel ha incontrato una delegazione dei sindacati.

Ecco cosa  Angela Mondellini, segretario Fiom Cgil Mb, ha riportato a seguito dell’incontro:

Tra coloro che manifestavano contro il premier anche il sindacato del comparto Agro Alimentare Flai (Granarolo, Lat Bri, Star), ecco quanto ha dichiarato Matteo Casiraghi:

Presenti a contestare Renzi anche i giovani Padani della Lega Nord: “Renzi non è il benvenuto in Brianza. Le nostre aziende stanno chiudendo e delocalizzano all’estero per colpa delle tasse e della burocrazia di questo Stato. I tagli che il governo sta portando avanti ai danni dei comuni brianzoli e a Regione Lombardia stanno peggiorando la situazione. E’ ora di dire basta, la Brianza è terra di lavoro e deve essere messa nelle condizioni di lavorare, cosa che questo governo non sta facendo”. Ha dichiarato Andrea Villa, consigliere provinciale della Lega Nord presente al presidio.

Rincara la dose il consigliere regionale del Carroccio Massimiliano Romeo che afferma: “Renzi verrà oggi a fare la sua passerella con l’auto blu, in contrasto con le politiche green che ispirano il nuovo insediamento Alcatel. E come lui devono fare la maggior parte dei lavoratori perché Roma non ha mai voluto mettere un euro per la metropolitana.  Il governo, con la legge Sblocca-Italia, ha erogato, invece, risorse per centinaia di milioni di euro per il sud. Nella legge approvata ieri dal Senato vengono previsti ingenti stanziamenti per l’alta velocità Napoli-Bari, la Palermo-Messina-Catania, la Circum-Etnea, le metropolitane di Palermo e di Cagliari e il primo lotto della Termoli- S.Vittore fra Lazio e Molise. E invece per un polo di rilevanza mondiale, come quello dell’hi-tech vimercatese, il governo decide di non spendere nulla, nonostante i Comuni abbiano già compiuto la propria parte in termini di progettualità e programmazione urbanistica”.

Non è manca la risposta di Alcatel Lucent alle proteste. Il gruppo, attivo nelle comunicazioni globali e quotato a Parigi e a New York, precisa con una nota stampa di aver intrapreso un piano strategico (Shift plan) che prevede una rifocalizzazione su tecnologie e prodotti al servizio delle comunicazioni del futuro. Il piano, in sintesi, ha comportato anche una riduzione di personale a livello globale nelle aree di attività considerate dall’azienda non più prioritarie. L’azienda si è impegnata a trovare un accordo comune con le parti sociali per trovare soluzioni per i lavoratori in esubero, attuando una ricollocazione di parte delle persone presso aziende con cui ha accordi di partnership, il ricollocamento interno e l’utilizzo di ammortizzatori sociali come la cassa integrazione straordinaria. “L’implementazione del piano strategico – afferma Alcatel Lucent – ha prodotto impatti positivi sui risultati dell’azienda”.