Alcatel: nuova sede, ma vecchi problemi di occupazione: i sindacati protestano

Durante l’inaugurazione della nuova sede della multinazionale i sindacati dei metalmeccanici hanno protestato fuori dalle porte a vetro della nuova struttura.
Durante l’inaugurazione della nuova sede della multinazionale i sindacati dei metalmeccanici hanno protestato fuori dalle porte a vetro della nuova struttura.
Un ambiente di lavoro completamente nuovo ma che conterrà molti meno lavoratori rispetto alla storica sede. Dai 2300 lavoratori della vecchia sede, ad inizio del 2015 all’interno dell’Energy Park saranno poco meno di 700 i dipendenti. Lo shift plan ha tagliato centinaia di posti di lavoro con il passaggio di 256 all’azienda Siae di Cologno Monzese. Un passaggio non ancora ufficiale ma che si concretizzerà entro fine anno.
“Abbiamo scioperato, manifestato, raccolto oltre mille firme in Alcatel-Lucent per utilizzare i contratti di solidarietà, per fermare l’utilizzo discriminatorio della cassa integrazione che l’azienda sta attuando nei confronti dei nostri colleghi ai quali non è data nessuna possibilità di rientro in azienda”, scrivono in una noto congiunta le Rsu di Alcatel-Lucent Vimercate.
Non c’è nulla da festeggiare per i sindacati che ci spiegano come la nuova grande sede sia stata in parte affittata ad un’altra azienda “oltre ad avere un’intera palazzina completamente vuota a causa degli ultimi tagli e trasferimenti”.
“Nel 2012 era stato firmato un accordo dove l’azienda si impegnava affinchè venissero fatti dei contratti di solidarietà istituendo una cassa integrazione a rotazione – ci spiega Adrina Geppert, Rsu Fiom – stiamo ancora attendendo che venga attuato quanto sottoscritto”.
I sindacati in un ultimo disperato tentativo, tenteranno di fermare il passaggio dei 256 lavoratori del settore Optics a Cologno Monzese “Sono poche decine di chilometri di distanza ma comunque si andrà ancor più a ridurre il numero di addetti di quella che una volta era considerata la Silicon Valley italiana, e questo secondo noi sarebbe un grave errore” conclude il segretario Fim Cisl, Gigi Redaelli. Il 25 novembre l’incontro previsto fra le parti. L’obiettivo è creare un distaccamento di Siae a poca distanza da Alcatel, per cercare di mantenere una continuità produttiva.