“Diossina 2.0”: lo spettacolo tra Icmesa e Pedemontana arriva al Teatro Officina

3 dicembre 2014 | 00:48
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“Diossina 2.0”: lo spettacolo tra Icmesa e Pedemontana arriva al Teatro Officina

Uno spettacolo di e con Massimiliano Vergani, un’ora in cui ripercorrere come in un’inchiesta giornalistica il disastro di Seveso: “una brutta faccenda che dura da 40 anni”.

Arriva al Teatro Officina di Milano, il 6 e il 7 dicembre, “Diossina 2.0 – Seveso, dall’Icmesa alla Pedemontana”, di e con Massimiliano Vergani: uno spettacolo che non vuole essere l’ennesimo resoconto sul disastro del 1976, ma un racconto “dietro le quinte” di una vicenda tornata attuale con il progetto di Pedemontana, l’autostrada il cui tracciato dovrebbe passare proprio sul territorio contaminato da Tcdd.

«”Diossina 2.0″ ha debuttato un anno fa a L’Oasi, a Lentate sul Seveso – racconta Vergani -. Il fatto che ora arrivi anche nella grande città è una conquista. È stato un lavoro approfondito: ci ho messo un anno a scriverlo, e lo spettacolo è accompagnato da un libro: volevo esaminare con cura tutta la documentazione disponibile, e confrontarmi con avvocati e medici». Vergani nel ’76 aveva 9 anni e abitava a Lentate, in quella che, dopo l’incidente, venne definita zona di rispetto. «Ho vissuto sulla mia pelle quei giorni – dice. Un’esperienza che forse contribuisce al desiderio di raccontare la storia del disastro di Seveso anche ai più giovani -: Mi piacerebbe portare “Diossina 2.0” nelle scuole. I ragazzi non ne sanno nulla, e anche gli adulti spesso ne hanno una percezione distorta: molti addirittura non sanno che l’Icmesa era una fabbrica chimica, forse anche per colpa di come fu gestita l’informazione ai tempi».

Un monologo drammatico e documentato, dunque. Una sorta di “orazione civile” come il “Vajont” di Marco Paolini? «No: Paolini è un grandissimo, ma il mio stile è quello di un’inchiesta giornalistica – risponde Vergani. Che spiega -: Sono un giornalista professionista, ma ho cominciato a 15 anni a fare l’attore: con questo spettacolo ho quadrato il cerchio». Grazie alla drammatizzazione teatrale,Vergani riesce ad avvicinare il pubblico a un argomento difficile, ricostruendo ruoli, responsabilità e scenari con la passione dettata dall’urgenza di scrittura, che trova un collegamento nell’attualità con l’avvicinarsi di Pedemontana: «Trovo assurdo che l’autostrada vada a battere su un territorio già martoriato – ha dichiarato Vergani -. Capisco le esigenze di modernizzazione, ma non penso fosse inevitabile far passare l’autostrada proprio lì. Per me Pedemontana è un aborto politico e affaristico, che finirà anche maluccio: nonostante quel che promette Maroni, non ci sono più i soldi. Mi auguro che i gruppi ambientalisti sul territorio vedano lo spettacolo: il tema è troppo importante per passare sotto traccia – E conclude, sottolineando l’importanza cruciale della comunicazione -: Viviamo nella civiltà dell’sms, dove è sempre più difficile approfondire. Come giornalista sento il dovere deontologico di far passare le informazioni: dobbiamo preoccuparci di comunicare le conoscenze».

Informazioni: Teatro Officina, via Sant’Erlembaldo 2, Milano – tel. 02 25 53 200 – info@teatroofficina.it

Orari: 6 dicembre 2014, ore 21.00 – 7 dicembre 2014, ore 16.00

In apertura, Massimiliano Vergani nella locandina dello spettacolo