Ac Monza, Bingham non versa i soldi e annuncia epurazioni

Il nuovo proprietario e amministratore unico dell’Associazione Calcio Monza Brianza 1912, Dennis Bingham, è tornato in Italia da due giorni ma non ha ancora fatto nulla di concreto per salvare il sodalizio dal fallimento.
Il nuovo proprietario e amministratore unico dell’Associazione Calcio Monza Brianza 1912, Dennis Bingham, è tornato in Italia da due giorni ma non ha ancora fatto nulla di concreto per salvare il sodalizio dal fallimento.
Dopo aver acquistato per un euro il club dal connazionale Anthony Armstrong-Emery non lo ha ricapitalizzato come richiesto dal verbale dell’ultima Assemblea straordinaria dei soci redatto dal notaio Enrico Sipione e dunque lo ha lasciato con le casse completamente vuote. Le conseguenze di questo comportamento sono che i debiti non sono stati saldati e anzi sono ormai lievitati a quasi 3 milioni di euro, gli stipendi non sono stati pagati (le mensilità arretrate sono quattro) e pertanto i giocatori che avevano portato la squadra fino al sesto posto nella classifica del Girone A di Divisione Unica se ne stanno andando via a uno a uno indebolendo il valore della stessa società.
Il presunto imprenditore britannico prosegue imperterrito per la sua strada fatta di scelte assurde: appena sbarcato nel Belpaese l’altroieri, cioè in anticipo di un giorno rispetto all’ultima sua comunicazione, si è fiondato nello studio del legale del Monza, l’avvocato Mauro Nucera, per firmare gli accordi di rescissione consensuale dei contratti con i giocatori Gianmarco Zigoni, Valerio Anastasi e Sergio Viotti, che erano tutti in prestito (il primo dal Milan, gli altri due dal Chievoverona). Gli stessi sono poi stati di nuovo prestati rispettivamente alla Spal, alla Pistoiese e alla Provercelli. Successivamente ha iniziato a contattare la lunga lista di aspiranti “salvatori” del Monza sperando di rivendere il “comatoso” guadagnando sulla differenza. Un’operazione spregiudicata che collimerebbe con quanto da lui affermato a diverse persone, cioè di essere uno delle migliaia di creditori di EcoHouse Group, la multinazionale di costruzioni di proprietà di Armstrong-Emery che versa in gravissime difficoltà finanziarie. Insomma, il Monza potrebbe essere stato rilevato allo scopo di recuperare il credito vantato nei confronti di “AAE”. Secondo indiscrezioni avrebbe trattato con diverse cordate, tra le quali una romana (si parla di un grande gruppo), una bolognese e una straniera. Poi si vocifera di un interessamento anche da parte di un ex importante dirigente di una società di calcio non della zona e pure da parte di Matteo Rocca, contitolare dell’enoteca Angelo Rocca & Figli, attualmente consigliere della Speranza Agrate. Ma difficilmente Bingham troverà qualcuno che gli darà più dell’euro che ha speso, dato che i debiti aumentano di ora in ora e il valore del club si deprezza ogni giorno che passa. Il rischio è che pure le cordate “storiche”, ossia quella a guida veneta, quella brianzola e quella di matrice svizzera, si stanchino di aspettare, anche perché la fine del mercato invernale, e dunque il termine per raddrizzare la situazione, si avvicina (2 febbraio). Certo è che ai tifosi biancorossi fa rabbia vedere che il nuovo secondo sponsor della Sampdoria è l’azienda di tessuti Parà di Ambrogio Parravicini con sede a Sovico. Se poi aggiungiamo che i rivali cittadini del Genoa hanno come proprietario Enrico Preziosi, titolare di Giochi Preziosi di Cogliate…
Tornando a “Mr. Bin”, come è stato soprannominato dai tifosi, l’“uomo venuto dal nulla” ha comunque pronto il “piano B”. Lo si era già intuito, ma appare evidente alla luce del curriculum dell’avvocato che ha ingaggiato per il Monza, Nucera appunto. Questi è dallo scorso luglio team manager della Berretti del Varese dove giocano diversi elementi provenienti dalla Genova International School of Soccer, l’accademia del calcio del suo amico italoaustraliano Morris Pagniello. La GISS, del resto, è partner del Varese, un’altra società in stato prefallimentare (ricordiamo che Pagniello, attualmente inibito dalla Federcalcio, era presidente del Trento quando la scorsa estate è fallito). Insomma, come ampiamente previsto, se proprio Bingham non riuscirà a vendere il club, da febbraio non dovrà spendere molto per gestirlo fino alla fine della stagione perché in campo andranno un po’ di ragazzi dell’accademia di Pagniello, ex calciatore “giramondo” amicissimo di Armstrong-Emery. A proposito di Nucera, pochi giorni prima di essere ingaggiato come legale del Monza era diventato socio del Legnano, entrando nel Consiglio direttivo del club lilla. Dunque attualmente risulta avere tre ruoli diversi nel Varese, nel Legnano e nel Monza. Nei prossimi giorni magari scopriremo che è anche magazziniere nel Como e portiere nel Saronno, giusto per non farsi mancare nulla in zona…
Oggi Bingham ha fatto diffondere un comunicato imbarazzante. Lui, che ormai è un campione di “rinvii a data successiva” (non solo per i pagamenti, ma anche per le firme sui contratti e per la stessa conferenza stampa di insediamento) ha scritto all’inizio che “martedì prossimo sarà un giorno decisivo per l’Ac Monza Brianza; il presidente Dennis Bingham esporrà i piani per il futuro del club. Martedì verrà annunciata la data dell’incontro con la stampa”. Dunque si è contraddetto, prima annunciando che martedì esporrà i piani e poi dichiarando che verrà solo stabilita la data per la conferenza stampa. Successivamente ha dato un ultimatum: “La proprietà ribadisce che i tesserati sono in silenzio stampa; in caso di ulteriori violazioni verranno presi dei provvedimenti interni”. Infine ha per l’ennesima volta fatto promesse: “Il progetto Monza non è assolutamente finito, al contrario siamo solo all’inizio. Abbiamo avuto bisogno di tempo e di grosso impegno per risolvere alcune questioni sommerse prima di andare avanti. Il nostro obbiettivo primario è di salvare l’Ac Monza Brianza. Qualche membro dello staff andrà via e verrà rimpiazzato con altri valenti collaboratori. Tutto verrà dettagliatamente illustrato all’inizio della prossima settimana”. La sensazione è che siano a forte rischio di esonero, se non addirittura di licenziamento, il direttore sportivo Gianni Califano, il direttore tecnico Alfredo Pasini, l’allenatore Fulvio Pea e tutti i membri dello staff tecnico che hanno “osato” organizzare o partecipare alla conferenza stampa non autorizzata di martedì scorso che ha fatto sapere a tutta l’Italia com’è stato ridotto il Monza.
In attesa che Bingham faccia qualcosa di concreto, ossia apra il portafoglio, un gruppo di sette creditori ha unito le forze per una comune istanza di fallimento, che verrà presentata in Tribunale lunedì prossimo. Prima ancora, cioè domani, Califano e Pasini sperano finalmente di vederlo, dato che al centro sportivo Monzello non si è ancora mostrato, per proporgli l’ingaggio di cinque giocatori in parziale sostituzione quantitativa di quelli che se ne sono andati. Proprio oggi, infatti, anche Francesco Margiotta e Francesco Rampi hanno ottenuto la rescissione consensuale del contratto. Sono rientrati per fine prestito rispettivamente alla Juventus e alla Reggiana. In totale sono nove gli svincolati nelle ultime quattro settimane. Tra questi, Salvatore Burrai si è accasato oggi alla Juve Stabia. Sono invece pronti a essere tesserati, alla vigilia della trasferta a Novara (calcio d’inizio alle ore 18), il difensore Alessio De Bode e l’attaccante Marco Gaeta, provenienti dal Messina, il difensore Giacomo Corduas, proveniente dal Santarcangelo, l’attaccante Omar Torri (già in biancorosso nella stagione 2008/09 di Prima Divisione con un bottino di 12 reti in 30 partite), proveniente dal Pro Piacenza, e il difensore Giacomo Lucarini, proveniente dalla Primavera del Genoa. A proposito del club dei “grifoni”, è uno dei dodici che vuole assicurarsi le prestazioni del sedicenne Alessandro Bollini Figerio, stellina degli Allievi Nazionali. Tra le altre società che se lo contendono spiccano i nomi della Juventus e dell’Arsenal di Londra.
Dal futuro al passato, l’ultimo pensiero è per Angelo Anquilletti, scomparso oggi all’età di 71 anni dopo una lunga malattia. Dopo aver giocato con la Solbiatese, con l’Atalanta e col Milan (vincendo uno scudetto, quattro Coppe Italia, due Coppe delle Coppe, una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale), il difensore di San Donato Milanese aveva chiuso la carriera in biancorosso. Tra il 1977 e il 1979 totalizzò 41 presenze, sfiorando la promozione in Serie A. Anquilletti fece parte tra l’altro della rosa della Nazionale che si aggiudicò il Campionato europeo 1968 a Roma, anche se non disputò alcuna gara.