Monza-Renate 0-1. I nuovi proprietari contestati: “E così non ci vedrete più”

Il derby provinciale se lo aggiudicano le “pantere” di Renate, ma l’esito della sfida era abbastanza scontato considerando l’esigua rosa rimasta agli ordini dell’allenatore biancorosso Fulvio Pea.
Il derby provinciale se lo aggiudicano le “pantere” di Renate, ma l’esito della sfida era abbastanza scontato considerando l’esigua rosa rimasta agli ordini dell’allenatore biancorosso Fulvio Pea.
La gravissima situazione finanziaria, che ha avuto tra le conseguenze il blocco del pagamento degli stipendi (i giocatori e lo staff tecnico non vedono un euro dallo scorso luglio), aveva ulteriormente spolpato il gruppo in giornata. Il Collegio arbitrale della Lega Pro aveva infatti accolto la richiesta di svincolo avanzata da Alessio Vita, Andrea Beduschi, Marco Perini e Walter Zullo. E così il tecnico di Casalpusterlengo ha dovuto fare i salti mortali per schierare in campo una squadra dignitosa. Ma alla fine ci è riuscito, anche se il risultato è stato sfavorevole. I ragazzi biancorossi hanno giocato un discreto calcio, mostrando già una buona disciplina tattica. Purtroppo i limiti tecnici e d’esperienza sono quelli che sono e allo stato attuale ripetiamo che per salvarsi questa squadra avrebbe bisogno di un miracolo.
L’alternativa è una forte immissione di soldi, che permetta ai giocatori “superstiti” di rimanere e ai fornitori di non presentare le istanze di fallimento. Questa immissione di denaro è attesa dalla nuova proprietà, quella che attraverso Pietro Montaquila, 63enne bolognese di origini casertane, ha rilevato il club lo scorso martedì dal sedicente imprenditore irlandese Dennis Patrick Bingham. Questi, tra l’altro, per i successivi 15 giorni è quello che ancora detiene il potere di firma riguardo ai tesseramenti e agli svincoli. Oggi allo stadio la cordata è arrivata a partita iniziata da una decina di minuti. L’amministratore unico Montaquila si è seduto da una parte della Tribuna Vip assieme a Fabio Bonetti, 52enne bolognese di origini padovane, ex tennista professionista, attualmente project manager di uno studio legale commerciale, candidato a diventare responsabile marketing del Monza. Dall’altra parte della Tribuna Vip si sono invece accomodati Paolo Di Stanislao, 53 anni, romano di origini teramane, ex concessionario marketing e merchandising della Lazio, successivamente diventato proprietario prima del Lanciano e poi del Casale, e suo figlio Andrea, 19 anni e mezzo, ex presidente del Casale. Da un’altra parte ancora si sono mescolati tra il pubblico l’ex sindaco di Como, Stefano Bruni, attualmente presidente di Confidi Union Impresa, e un ristoratore di Lanciano. Stasera Montaquila avrebbe dovuto presentare il futuro presidente (probabilmente o Bruni o Di Stanislao jr.), ma l’annuncio non c’è stato. E forse non solo per le contestazioni che hanno preso di mira lui, Bonetti e i due Di Stanislao. Durante tutto il primo tempo si sono sprecati i cori: “Noi abbiamo una società di m…”, “Buffoni”, “Ci avete rotto il c…”, “Paga gli stipendi”. Alla fine della frazione di gioco un abbonato della Tribuna Vip ha ha porto 10 euro con tono sarcastico a Di Stanislao senior, che prima ha afferrato e poi ha rigettato la banconota. Al duplice fischio i quattro si sono alzati dalle tribune e, scortati dagli steward e tenuti d’occhio dalle forze dell’ordine, si sono allontanati dallo stadio. Prima di andarsene Montaquila si è girato e ha detto ad alta voce: “Non credo che torneremo. Pensavamo di essere accolti come i salvatori della società e invece siamo stati contestati!”.
Forse è perché avevano affermato di ricapitalizzare il club con obbligazioni per 1 milione e 200mila euro ieri e invece hanno rinviato il fondamentale provvedimento a lunedì prossimo facendo perdere tre importanti giocatori a parametro zero? E sì che gliel’avevano detto che negli ultimi quattro mesi e mezzo a Monza si sono sentite solo promesse, ma nessuna è stata mantenuta…
I tre giocatori, ossia Beduschi, Perini e Zullo, più Vita, che non avrebbe comunque cambiato idea, hanno portato a quindici il numero di giocatori svincolatisi nelle ultime quattro settimane. Il capitano Marco Anghileri ha invece ritirato la richiesta di svincolo in extremis, diventando di fatto l’indiscusso leader della squadra e l’idolo della tifoseria, desiderosa di “bandiere” come ne aveva il calcio di una volta. Anche Pea è diventato una bandiera, per il suo stoicismo nel voler restare al proprio posto mentre tutto va storto, come il comandante della nave che brucia prosegue la sua rotta cercando anche di sostenere il morale della gente che ha preferito rimanere a bordo anziché calarsi con le scialuppe, fuggire a nuoto o, peggio, farsi portar via da un motoscafo di una compagnia di navigazione di stanza nel porto vicino…
Pea oggi non aveva più quindici giocatori (che un mese fa avevano contribuito fortemente a issare la squadra fino al sesto posto) perché svincolati, più Massoni da 10 giorni fuori rosa. Rispetto alla partita di domenica scorsa c’era da sostituire cinque elementi e l’ha fatto promuovendo titolari il difensore Lucarini, il laterale Corduas e il centrocampista Dal Poggetto, in panchina a Novara, e due dei tre giocatori arrivati in settimana: il difensore De Bode e l’attaccante Torri, ex di ritorno. Inoltre Anghileri è stato spostato nell’inedito ruolo di centrale difensivo. In panchina, oltre a Perniola, Costa e Palesi della Berretti e a Bollini Frigerio degli Allievi Nazionali, si è seduto l’altro nuovo arrivato: Gaeta.
L’avvio di gara del Renate è guardingo e il Monza prende coraggio. Al 17′, sul calcio di punizione battuto dall’out destro da Scaccabarozzi, arriva per primo Adobati che di testa gira la sfera facendola passare a un palmo dal palo, con Chimini battuto. Al 35′ un sinistro debole di Spampatti si perde a lato. 2’ dopo un calcio di punizione di Franchino esce fuori di poco. Il gattinarese ci riprova, sempre su punizione, al 41′ e stavolta costringe Cincilla a una parata a terra.
La ripresa si apre con la rete del vantaggio nerazzurro: sono trascorsi circa 40” quando Iovine conclude con un potente destro dal limite che s’infila sotto la traversa una pregevole azione personale. Il Monza reagisce al 7’, ma D’Alessandro, al limite dell’area piccola, non riesce a controllare la sfera e a calciare in porta. Poi, grazie anche al fatto che i biancorossi sono costretti a scoprirsi, il Renate inanella occasioni da rete. Al 12′ Spampatti semina il panico nella difesa locale però alla fine tira addosso a Chimini. Al 19′ Iovine calcia a colpo sicuro, ma Anghileri riesce a deviare in corner. 2’ dopo un rasoterra di Bonfanti viene bloccato da Chimini. Al 23′ un colpo di testa di Malgrati è respinto sulla traversa da Chimini. Pea inserisce Bollini Frigerio per Dal Poggetto e successivamente l’esordiente Costa per Corduas e Gasbarroni per Grandi. Al 38′ Chimenti calcia alto da lontano. Al 40′ gli ospiti restano in dieci per l’espulsione per doppia ammonizione di Riva. L’ultimo brivido lo provoca il Monza: al 47′ Cincilla devia in corner con un colpo di reni un’inzuccata di Torri. Al triplice fischio è toccante l’applauso che tutto lo stadio riserva ai ragazzi che hanno onorato la maglia biancorossa.
In sala stampa l’allenatore del Renate, ed ex del Monza, Simone Boldini, dà valore alla vittoria delle “pantere”: “Oggi non è stato facile portare a casa i tre punti perché bastava un errore per compromettere tutto. È una bella vittoria che arriva dopo un periodo già molto buono. Adesso ci mettiamo in una situazione decente di classifica. Il Monza? Non era dimezzato, ma azzerato rispetto a qualche settimana fa. Rattrista molto questa situazione. Ci si lamentava di Valentino Giambelli, ma avercene di presidenti come lui… I conti erano in ordine, la squadra era quasi sempre in Serie B e quando era in C lottava per la promozione. Spero che il Monza riesca ad arrivare tranquillamente a fine campionato. Se Perini arriverà da noi? Sì, è un giocatore che seguo da anni. Zullo? Ci interessava anche lui, ma adesso le strategie sono cambiate”.
Pea è combattivo più che mai: “Non mollo io, non molla il Monza, qui non molla nessuno. Non molliamo e non molleremo. Speriamo di avere un pizzico di fortuna che oggi non abbiamo avuto: meritavamo il pareggio. Contro il Renate abbiamo giocato dando tutto quello che si aveva: la prestazione è stata straordinaria. Gasbarroni? L’anno scorso ha avuto un problema serio: per ora può giocare solo 10′-20′. Oggi in campo sembrava un ragazzino di 17 anni, però la condizione è lontanissima. Anghileri? È un uomo straordinario, capitano tutta la vita: ha compiuto un gesto incredibile, favoloso. La nuova proprietà? Non precludo a nessuno di poter fare meglio di quella prima, che in sei mesi ha fatto zero. I nuovi proprietari li ho incontrati e hanno buonissime intenzioni. Certo è che tutti aspettano i fatti. Per capire se questi li faranno bisogna aspettare sette giorni”. Sette giorni è il termine che si sono dati Montaquila e soci per pagare gli stipendi di settembre e ottobre ai giocatori e agli altri dipendenti.
Già che erano in sala stampa si sono fatti avanti a parlare anche il direttore sportivo Gianni Califano e il direttore tecnico Alfredo Pasini. “Sono orgoglioso dei ragazzi, del ‘mister’, dello staff – ha dichiarato il d.t. – Sono usciti dal campo a testa alta. La situazione è disperata, ma dobbiamo prendere la fune che ci hanno lanciato. Sono deluso dallo sciacallaggio di certe società, che si sono comportate in modo anche non onesto nei confronti del Monza. Dispiace aver visto tutti questi giocatori andare via dopo aver faticato la scorsa estate per portarli qui. In questi giorni mi sono mangiato il fegato. Ora però non bisogna mollare. Non dobbiamo essere schizzinosi. Capisco che fino a due mesi fa perdere col Renate era una bestemmia, ma adesso dobbiamo salvare il salvabile. La contestazione alla nuova proprietà? Spero che non abbia creato problemi insormontabili. Cosa succede se il Monza fallisce? A parole ci sarebbero tanti soggetti disposti a subentrare al Tribunale. Il problema è che ormai la cosa si verificherebbe a mercato chiuso e noi abbiamo bisogno di gente allenata, non di svincolati fermi da tempo”.
“Io da quando sono arrivato al Monza ho cercato di dare tutto me stesso – ha esordito il d.s. – Faccio i complimenti ai ragazzi, che sono stati straordinari, commoventi, quasi come domenica scorsa. La contestazione ai nuovi proprietari? Da giocatore fui contestato non appena arrivai in un posto: non mi spaventai, tirai dritto per la mia strada e alla fine feci 18 gol. Dunque non credo che possa essere una cosa che faccia cambiare il progetto in essere. Chiaramente la situazione è tale che noi tutti abbiamo superato il limite della pazienza. Gli obiettivi sul campo? Mancano 16 punti alla salvezza. Sarà molto difficile raggiungere quell’obiettivo. L’eventuale fallimento? Se ci sarà, dobbiamo sperare che avvenga il prima possibile, per riuscire a operare qualche giorno sul mercato con l’eventuale nuova proprietà”.
A proposito del rischio di fallimento, sembra che solo uno degli otto dipendenti del Monza abbia deciso di ritirare la propria firma dall’istanza presentata lo scorso lunedì mattina, quando il proprietario era ancora Bingham.
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 17 al “Pietro Fortunati” di Pavia. Sette giorni dopo, alle 16, ospiterà al Brianteo il Südtirol.
MONZA BRIANZA-RENATE 0-1 (0-0)
MONZA BRIANZA (3-5-2): Chimini; Anghileri, Lucarini, De Bode; Franchino, D’Alessandro, Pessina, Dal Poggetto (23’ s.t. Bollini Frigerio), Corduas (30’ s.t. Costa); Grandi (30’ s.t. Gasbarroni), Torri. A disp.: Perniola, Berchicci, Palesi, Gaeta. All.: Pea.
RENATE (3-5-2): Cincilla; Adobati, Malgrati, Riva; Bonfanti, Muchetti, Chimenti, Scaccabarozzi (18’ s.t. Mantovani), Iovine; Cocuzza (26’ s.t. Radrezza), Spampatti (34’ s.t. Florian). A disp.: Vannucchi, Morotti, Di Gennaro, Mira. All.: Boldini.
ARBITRO: Mantelli di Brescia.
MARCATORI: 1′ s.t. Iovine.
NOTE: calci d’angolo 4-7; ammoniti Anghileri, Malgrati e Cincilla; espulso al 40′ s.t. Riva per somma di ammonizioni; recupero 1′ e 5′; spettatori paganti 117 per un incasso di 1752 euro, abbonati circa 1100 (quota abbonati non comunicata).