Monza, ex Macello: arriva la sentenza: 2 milioni di euro al privato

3 febbraio 2015 | 14:49
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Monza, ex Macello: arriva la sentenza: 2 milioni di euro al privato

Prima sentenza sulla questione “area ex Macello” di Monza. Un contenzioso che si è è concluso, in primo grado, con il risarcimento in favore del privato di circa 2milioni di euro.

E’ giunta il 20 gennaio 2015 la prima sentenza sulla questione “area ex Macello” di Monza. Un contenzioso tra il Comune e l’azienda Hi Senses S.r.l di Torino che si è concluso, in primo grado, con il risarcimento in favore del privato di circa 2milioni di euro da parte dell’amministrazione cittadina.

E’ l’epilogo di una vicenda cominciata nel 2007 – ha spiegato Marco Romanetto, ex amministratore unico di Hi Senses – Per sette anni abbiamo richiesto di ricevere le aree in questione per dare il via al progetto ma non le abbiamo mai avute in consegna. Nel corso degli anni il comune ha compiuto vari inadempimenti che noi abbiamo cercato di colmare con vari atti in cui, ogni volta, si ribadiva la volontà dell’amministrazione di voler proseguire con il progetto. Nel 2012 – prosegue – nonostante il Tar avesse invitato l’amministrazione alla consegna, queste aree non ci sono mai state date“. Circa sette anni di inattività, ci ha spiegato Romanetto, che hanno portato alla “fuga” degli investitori.

I FATTI – Tutto ebbe inizio nel 2006, anno in cui il comune iniziò a parlare della riqualificazione di un’area tanto importante per la città di Monza come quella dell’ex Macello, in via Procaccini. Nel 2007 i lavori vennero affidati alla Hi Senses Srl di Torino, con il preciso intento di far rivivere l’area attraverso una cittadella che desse spazio ai giovani e in cui la cultura fosse protagonista: un parco urbano, un percorso di street food, la riqualificazione integrale degli edifici nelle loro condizioni originali. Un progetto ambizioso, il cui focus era dare un nuovo volto all’area.  Il progetto però è rimasto sulla carta e tra il Comune e il privato si è aperto un contenzioso.

«Seguendo quanto previsto dalla legge noi abbiamo richiesto un risarcimento. Risarcimento che ci è stato concesso dalla sentenza espressa dal giudice è quantificato in 2milioni di euro circa, a cui si aggiungono le spese legali e gli interessi. La sentenza non mi riempie di soddisfazione se non perché conferma la correttezza del nostro operato, in verità avremmo preferito eseguire l’opera piuttosto che ricevere un risarcimento». ha concluso Romanetto.

Ora i legali incaricati dall’amministrazione stanno leggendo le carte della sentenza e nei prossimi giorni si deciderà il da farsi: «La sentenza, depositata a gennaio, è ora nella mani dei nostri avvocati – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Monza, Antonio Marrazzo – Nel contenzioso il privato ha fatto causa per inadempienze contrattatuali e la sentenza di primo grado ha stabilito che il Comune di Monza debba risarcire l’azienda per mancato guadagno. Da parte sua la Hi Senses, come stabilito dalla sentenza, dovrà restituire le aree che ha ricevuto. Si tratta comunque di un primo grado e in questi giorni valuteremo se ricorrere o meno in appello».