Fallimento Ac Monza, il Tribunale ha deciso di non decidere fino al 26 maggio

Niente fallimento per l’Associazione Calcio Monza Brianza 1912, almeno per ora. Il Tribunale fallimentare di Monza ha deciso di rinviare ancora la sentenza sulle istanze presentate.
Niente fallimento per l’Associazione Calcio Monza Brianza 1912, almeno per ora. Il Collegio giudicante del Tribunale fallimentare di Monza, riunitosi ieri in camera di consiglio, ha deciso di rinviare ancora la sentenza sulle due istanze presentate dai dipendenti, sulle due istanze presentate dalle due società creditrici e sull’istanza presentata dalla Procura della Repubblica.
Il Tribunale prenderà una decisione il prossimo 26 maggio, dopo aver verificato l’effettivo pagamento dei debiti all’ex responsabile dell’area tecnica Gianluca Andrissi, ma nel frattempo l’attuale proprietà, rappresentata dall’amministratore unico Pietro Montaquila, dovrà procedere con la ricapitalizzazione da 1 milione e 158.270 euro richiesta dall’ultima Assemblea straordinaria dei soci. Nonostante la presentazione delle dichiarazioni di desistenza da parte di tutti i creditori che avevano presentato istanza (gli ultimi soddisfatti l’altroieri, dunque oltre il termine di venerdì scorso che era stato concesso dal Tribunale), la Procura non ha presentato dichiarazione di desistenza, ritenendo il club calcistico non in grado di produrre reddito sufficiente per garantire la continuità aziendale. Il Collegio giudicante si è riservato di prendere una decisione tra più di due mesi, non considerando urgente una soluzione allo stato di precarietà in cui versa la società di via Ragazzi del ’99.
È però evidente che una eventuale sentenza di fallimento in data 26 maggio decreterebbe quasi sicuramente la scomparsa del calcio in città per almeno un anno, non essendoci i tempi per l’autorizzazione all’esercizio provvisorio e per svolgere un’asta entro i termini di iscrizione ai campionati.