Incidente viale Brianza: sale a due il numero degli indagati per la morte di Elio

Sono ancora molti i punti da chiarire sulla dinamica dell’incidente che ha spezzato la vita al giovanissimo Elio Bonavita, domenica mattina a Monza.
Sono ancora molti i punti da chiarire sulla dinamica dell’incidente che ha spezzato la vita al giovanissimo Elio Bonavita, domenica mattina a Monza. Allo stato attuale, sono due le persone iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di concorso in omicidio colposo e lesioni colpose. E sia tra i suoi compagni di scuola che nel suo comune di residenza, sono ancora forti rabbia e dolore per l’accaduto.
Sarà chiarita al più tardi domani l’effettiva dinamica del sinistro mortale che ha strappato i colori dal viso di Elio, il quattordicenne morto nel brutale incidente in viale Brianza, ieri mattina. La Polizia Locale di Monza , coordinata dal Pm Emanuela Massenz, ha iscritto nel registro degli indagati il quarantenne manager di Vedano al Lambro (Monza) alla guida del Suv Audi Q5 che dopo l’incidente si era dato alla macchia. Secondo gli inquirenti potrebbe essere stata la sua manovra (bruciare il dare la precedenza che da via Ramazzotti conduce a viale Brianza) a spingere un Range Rover guidato da un 37enne (anche lui indagato) a sterzare, finendo per collidere frontalmente con la Citroen nera guidata da Nunzia M., mamma di Elio.
“Ha reso una spontanea dichiarazione spiegando di aver appreso delle ricerche di un suv come il suo dai giornali – spiega il Comandante della Polizia Locale di Monza Alessandro Casale – e di essersi presentato perché a quell’ora di domenica ha effettivamente percorso il tratto di strada che collega via Ramazzotti a viale Brianza, luogo del sinistro. Alle accuse di concorso in omicidio colposo e lesioni, per lui si aggiungono anche le accuse di fuga ed omissione di soccorso”.Non è chiaro se l’uomo si sia accorto o meno dell’incidente e se sia fuggito per lo spavento. Ma la responsabilità dell’accaduto potrebbe non essere solo la sua “Stiamo valutando anche la posizione del secondo suv coinvolto – prosegue il Comandante – che per questa ragione anche il secondo conducente è indagato per concorso di omicidio colposo e lesioni colpose”.
“Abbiamo acquisito e stiamo finendo di acquisire numerose immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona – prosegue Casale – da queste eravamo già risaliti alla parziale targa del veicolo che ha abbandonato il luogo dell’incidente, era questione di ore e lo avremmo identificato. Posto ciò ringrazio la grande collaborazione della stampa e dei molti cittadini testimoni del sinistro. Non è escluso che venga prevista una perizia cinematica su indicazione del Pubblico Ministero”. L’auto presunta “pirata” non è stata sequestrata in quanto non coinvolta direttamente nello schianto, mentre tutte le altre restano a disposizione della Procura.