La “doggy bag” made in Monza fa scuola in tutta Italia

29 aprile 2015 | 23:00
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La “doggy bag” made in Monza fa scuola in tutta Italia

La campagna “Tenga il resto” avviata dal Comune per contenere gli sprechi alimentari sbarca ad Arezzo. Interessati altre amministrazioni come quelle di Parma e Palermo

La campagna di sensibilizzazione sugli sprechi alimentari “Tenga il resto” fa scuola. A sei mesi di distanza dal via libera all’iniziativa, l’assessore alle Politiche culturali, Francesca Dell’Aquila, ha spiegato che diversi amministrazioni italiane si sono fatte avanti per avere informazioni sul progetto.

Prima fra tutte Arezzo, che ha già dato via libera all’iniziativa, ma poi anche Bari, Parma, Pordenone e anche i due quartieri della movida milanese Isola e Naviglio, dove l’idea è stata discussa a livello di Consiglio di zona.

Nel frattempo, i numeri dei primi sei mesi lasciano ben sperare. I 15 ristoranti che inizialmente avevano aderito all’iniziativa sono praticamente raddoppiati e quasi tutti stanno esaurendo le scorte di vaschette.

Il Consorzio imballaggi alimentari, che assieme a Confcommercio collabora col Comune, aveva distribuito 100 mila vaschette, dotazione che secondo Confcommercio dovrebbe bastare per tre anni. Il condizionale, tuttavia, è d’obbligo visto come stanno andando le cose. La scorta per i primi 12 mesi, fatta di circa 30 mila vaschette, sta infatti esaurendo velocemente.

La reazione dei ristoratori monzesi è stata favorevole. Giorgio Brambilla, titolare dell’Osteria del Dosso, spiega che ha subito aderito all’iniziativa con entusiasmo. “Credo sia un progetto molto valido – ha dichiarato -. Limitare gli sprechi alimentari significa contenere la produzione di rifiuti. L’idea è semplice, ma molto valida”.

Unica nota negativa, la poca pubblicità fatta dal Comune. Forse  sarebbe stato utile programmare una campagna di sensibilizzazione. Molte persone non ne sanno nulla o magari provano imbarazzo.