StMicroeletronics: saltano trattive sul contratto, sciopero il 30 aprile

9 aprile 2015 | 09:00
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StMicroeletronics: saltano trattive sul contratto, sciopero il 30 aprile

Saltato il tavolo delle trattative alla StMicroeletronics durante il negoziato sul contratto di secondo livello. I sindacati organizzano uno sciopero di otto ore il 30 aprile.

Saltato il tavolo delle trattative alla StMicroeletronics durante il negoziato sul contratto di secondo livello. I sindacati organizzano uno sciopero di otto ore il 30 aprile.

La Fiom Cgil, Film Cisl e Uilm hanno deciso di scioperare giovedì 30 aprile dopo che nel terzo incontro dedicato al negoziato sul contratto di secondo livello (che comprende anche i premi di produzione) dei lavoratori St, non si è riusciti ad arrivare ad un’accordo con la dirigenza. Le trattative erano partite nell’ottobre del 2014.

“Di fronte a questa situazione, è incomprensibile e inaccettabile l’atteggiamento della direzione STM: il continuo riproporre, come pretesto per non avviare il negoziato, l’esistenza di un contenzioso economico con alcuni lavoratori del sito di Catania, rappresenta un vero e proprio segno di rottura – si legge nella nota congiunta scritta da Fim, Fiom e Uilm – L’azienda ha dichiarato infatti che non saranno previsti ulteriori incontri sulla piattaforma fino a che non sarà risolto quel contenzioso, che potrebbe durare anni. Non è possibile legare il destino del contratto integrativo di quasi 10.000 persone all’esistenza di una vertenza locale che nulla ha a che vedere con il contenuto della piattaforma o con gli scopi dell’integrativo stesso; questi contrasti sono risolvibili, peraltro, solamente attraverso un serio confronto in sede locale.”

Ma i problemi per i sindacati non sono focalizzati solo sul rinnovo del contratto ma anche sugli investimenti che St dovrebbe portare nei siti italiani del gruppo, ma di cui ora non sembrano esserci notizie: “St aveva previsto investimenti per il rinnovo delle sedi italiane del gruppo e per la realizzazione di nuove linee di produzione, ma ad oggi non si è visto nulla di quanto promesso – afferma Angela Mondelli della Fiom Cgil – stiamo anche aspettando che che si trovi una soluzione per le 18 persone attualmente in cassa integrazione alla Micron di cui oggi non si conosce ancora il destino e che rischiano il licenziamento.”

Prima del 30 aprile i sindacati si riuniranno con i lavoratori per discutere di tutti questi punti: nel frattempo verrà anche organizzato un incontro dal respiro internazionale dove potrebbe essere coinvolti il governo, le istituzioni locali, ma anche le istituzioni francesi: il Paese transalpino è, come l’Italia, primo investitore della multinazionale StMicroeletronics.