Monza, Recupero ex Scotti, Marco Lamperti (Pd) difende il progetto Faglia

29 maggio 2015 | 00:10
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Monza, Recupero ex Scotti, Marco Lamperti (Pd) difende il progetto Faglia

A pochi giorni dalla sbarco in Consiglio comunale del piano integrato, il presidente della commissione Politiche del territorio si schiera a favore del progetto

“La migliore proposta di recupero che abbia mai visto da che ricopro il ruolo di presidente della Commissione Consiliare Politiche del territorio”. Con queste parole il consigliere comunale Marco Lamperti del Pd ha chiarito la propria posizione in merito al piano di recupero dell’ex cappellificio Scotti di via Cesare Battisti, destinato a diventare un quartiere a cinque stelle con 90 nuovi appartamenti, un auditorium da 400 posti e una scuola di musica.

cappelificio-scotti-aperturaA poche ore dal via libera della commissione Politiche del territorio, il consigliere ha spiegato che il suo parere positivo in merito all’intervento messo a punto dall’ex sindaco di Monza, Michele Faglia, nasce sia per la “qualità urbanistica dell’intervento, ma soprattutto per quel che riguarda l’interesse pubblico”.

In realtà, il piano integrato di intervento sta suscitando più di una polemica in seno all’amministrazione. Lega e Forza Italia, a più riprese, hanno sottolineato come l’autore del recupero abbia ricoperto ruoli istituzionali fino a poco tempo prima la presentazione del progetto e come non siano stati previsti parcheggi in numero adeguato per fare fronte alle esigenze.

“Le polemiche sono del tutto strumentali, visto che a tutte le perplessità che ha sollevato a mezzo stampa era già stata data ampia risposta durante le due sedute istruttorie della Commissione da me presieduta – ha aggiunto Lamperti -. Le problematiche viabilistiche tanto temute da Fi non sono supportate da alcuna argomentazione tecnica, mentre tra gli allegati al Pii si può trovare uno studio approfondito al riguardo, che dimostra la sostanziale ininfluenza sul tessuto viabilistico del quartiere dei circa 200 residenti previsti dal progetto”. Il convincimento di Lamperti sulla bontà dell’operazione nasce anche dalla considerazione che il Comune guadagnerà dall’intera operazione un Auditorium da 400 posti interamente a carico del privato (costo complessivo: 5 milioni di euro, di cui tre di oneri di urbanizzazione)

“Il primo della Brianza se la memoria non mi inganna – ha concluso Lamperti -, di grande qualità e che potrà ospitare sia le associazioni della città, sia artisti di fama internazionale e il tutto senza spendere un solo euro. Parlare di speculazione quando la precedente amministrazione stava per portare in approvazione un intervento che prevedeva unicamente residenziale sull’intera area e con cubature ben maggiori fa sorridere (o piangere)”.

Ultimo aggiornamento 1 giugno 2015 ore 14,31