Pordenone-Monza 0-2. Biancorossi a un passo dalla salvezza (sul campo)

Almeno per quanto riguarda il campo, il Monza è quasi salvo. La vittoria per 2-0 ottenuta al “Bottecchia” di Pordenone nella gara di andata dei play-out ha ipotecato la permanenza della squadra biancorossa tra i professionisti.
Almeno per quanto riguarda il campo, il Monza è quasi salvo. La vittoria per 2-0 ottenuta al “Bottecchia” di Pordenone nella gara di andata dei play-out ha ipotecato la permanenza della squadra biancorossa tra i professionisti.
Ora la parola passa al Tribunale cittadino, che martedì prossimo deciderà se accogliere o meno l’istanza di fallimento presentata dalla Procura della Repubblica. Gli ultimi rumors riferiscono di una richiesta di ulteriore rinvio da parte dell’amministratore unico Pietro Montaquila, motivata dal fatto che lo stesso tribunale ha incaricato il perito per la stima del valore delle obbligazioni con cui dovrebbe essere ricapitalizzato il Monza solo pochi giorni fa.
Ma di quello che accadrà in settimana c’è tempo per parlarne. Oggi è giusto raccontare la bella giornata in terra friulana, nonostante la pioggia che alcuni del centinaio di tifosi biancorossi giunti al “Bottecchia” hanno affrontato a torso nudo. Nel settore ospiti erano tra l’altro presenti alcuni ultras della Triestina, gemellati coi monzesi. Naturalmente, si fa per dire, non si sono fatti vedere nemmeno stavolta gli esponenti della governance societaria.
Per il match di Pordenone l’allenatore dei brianzoli Fulvio Pea ha dovuto fare a meno di Conti e Torri, squalificati, di El Hasni, convocato dal commissario tecnico della Nazionale tunisina Under 23 per due partite di qualificazione alla fase finale del Campionato Africano di categoria, e di Di Stasio, Ferrara, Corduas, Giorgi, Frasciello, Berchicci, Valle, Toskic e Perna, rientrati nelle rispettive residenze o perché infortunati con prognosi lunghe o perché stufi dei patimenti causati dalla situazione societaria fallimentare. Contro i “ramarri”, allenati da Fabio Rossitto, sono state tre le novità rispetto all’ultima partita di regular season: Martinez, Carbonaro e Grandi al posto rispettivamente di El Hasni, Conti e Valencic.
L’impressione dei primi minuti è positiva: il Monza non si schiaccia in difesa e cerca di far girare la testa agli avversari con una serie di passaggi fitti e perlopiù precisi. Il primo portiere a sporcarsi i guantoni è però De Lucia, che all’11’ respinge un tiro-cross di Maracchi. Al 22′, quindi, Maccan serve in mezzo all’area biancorossa Bjelanovic, che però non arriva alla deviazione vincente. 2’ dopo una conclusione dal limite di Fortunato è deviata in corner da De Lucia. Dalla bandierina Andrea Migliorini scodella per il colpo di testa di Maracchi che il numero 1 dei brianzoli para in due tempi. Il Monza, che gioca di più la palla degli avversari, ha il solito difetto di non far male negli ultimi 15 metri. Al 31′ un tiro da lontano debole ma angolato dell’ex neroverde Uliano viene deviato in tuffo in calcio d’angolo da Maniero. Al 42′ un destro di Carbonaro è troppo fiacco per impensierire Maniero. Proprio allo scadere del minuto di recupero il Monza trova comunque il gol del vantaggio: Uliano batte un calcio d’angolo, Bjelanovic respinge corto di testa giusto dalle parti di Carbonaro per il quale è un gioco da ragazzi insaccare di piatto.
La ripresa inizia con Franchini al posto di Bertolucci e il Pordenone che di conseguenza passa al 4-3-1-2. Al 7′ proprio Franchini spreca incredibilmente il gol del pareggio calciando debolmente a tu per tu con De Lucia. Al 9′ un destro insidioso di Andrea Migliorini da fuori area è bloccato dal numero 1 dei brianzoli. All’11′ un gol di Maccan non viene convalidato per fuorigioco. 1’ dopo Fissore entra in scivolata sulle gambe di Carbonaro nella propria area: è rigore che Pessina trasforma con una freddezza esemplare. Al 19′ Cojocnean rileva Grandi e il Monza passa al 3-5-2. 2’ dopo Rossitto risponde inserendo Mattielig per Fortunato. Al 25′ Franchini crossa dalla destra, De Lucia smanaccia appena e alle sue spalle incorna Maccan: a salvare stavolta gli ospiti è D’Ambrosio, che sulla linea respinge la sfera di testa. 1’ dopo una bella conclusione di Maracchi è deviata da De Lucia. Al 28′ Rossitto getta nella mischia l’ex biancorosso Ravasi per Bjelanovic modificando il sistema di gioco in un più offensivo 4-2-3-1. Stavolta è Pea a rispondere cambiando uno stremato Carbonaro con De Vita. Il Pordenone sembra non avere più né energie fisiche che nervose. Al 36′ una conclusione difficile di Ravasi finisce alta. Al 40′ un sinistro di Uliano dal limite sfiora il palo. Alla fine c’è spazio anche per Gaeta, che prende il posto in attacco di Bernasconi. Dopo 3’ di recupero non particolarmente affannosi il Monza può alzare le braccia al cielo e godersi l’affetto dei propri tifosi. Comunque vada a finire la stagione, siamo certi che i fedelissimi biancorossi in futuro si ricorderanno più con piacere la voglia dei ragazzi del girone di ritorno che la tecnica di quelli del girone di andata.
Pea è entrato in sala stampa senza sorrisi stampati sul volto. Il motivo lo ha fatto intendere con una frase controversa proferita a fine conferenza: “Il comportamento del Monza in questo campionato non è stato regolare, a differenza di quello del Pordenone”. Il ragionamento, a nostro parere corretto, del tecnico di Casalpusterlengo è questo: il Pordenone, che ha costruito una squadra all’altezza delle proprie possibilità, probabilmente retrocederà a vantaggio del Monza che non ha mai pagato i suoi giocatori, falsando chiaramente la regolarità del torneo. Noi però aggiungiamo una postilla: la colpa non è del Monza, ma di chi redige i regolamenti. Stavolta potrebbe (usiamo il condizionale perché la strada per rimanere nel professionismo è ancora lunga) sfangarla il club di via Ragazzi del ’99, mentre altre volte non è stato così. Approfittiamo della considerazione per farne un’altra a rafforzamento della tesi che i vertici di Federcalcio e Lega Pro andrebbero spazzati via: dopo tutti i proclami dei mesi scorsi per evitare il ripetersi di casi come quelli del Parma e del Monza che cosa hanno deciso i “fenomeni” di stanza a Roma e a Firenze? Di abbassare la fideiussione per l’iscrizione al campionato da 600mila a 400mila euro… In questo modo si continuerà a dare campo libero agli squattrinati e ai banditi che circolano nel mondo del calcio e non basteranno le ormai periodiche retate…
Tornando a Pea, il tecnico biancorosso ha dichiarato: “Mancano ancora 96′ alla salvezza (ha già deciso che i minuti di recupero della gara di ritorno saranno 6’…, ndr). La prima parte dei play-out ci è riuscita, adesso vediamo la seconda. Oggi dopo il 2-0 i ragazzi hanno allentato la concentrazione. Però è comprensibile considerando che, oltre ai mesi terribili che abbiamo passato, arriviamo da una settimana complessa (il riferimento è all’ennesimo scandalo del calcioscommesse che ha nuovamente travolto il Monza, ndr). Poi la squadra si è ripresa negli equilibri generali. Gli attaccanti? Si sono mossi bene, ma hanno commesso tanti errori tecnici. Comunque tutti i ragazzi sono stati bravi e il mio staff è stato bravissimo. Tutti hanno vissuto settimane che non c’entrano niente col gioco del calcio. I tifosi? Sono quelli che spingono la nostra squadra. A Monza i tifosi prima di tutto sono uomini. Dicono che gli ultras sono tutti matti. Io dico: avercene come a Monza…”.
Nell’altra gara dei play-out del girone, il Lumezzane ha battuto la Pro Patria per 1-0. Monza-Pordenone, che potrebbe essere l’ultima partita professionistica nella storia biancorossa, si disputerà sabato prossimo alle ore 16 al Brianteo. Visto il risultato della gara di andata, si cerca una governance seria che possa mantenere in vita il sogno di migliaia di amanti del calcio, quello vero, quello che, con tutti i suoi difetti, ha appassionato i nostri padri e prima ancora i nostri nonni.
PORDENONE-MONZA BRIANZA 0-2 (0-1)
PORDENONE (3-5-2): Maniero; Fissore, Ferrani, Ghinassi; Placido, Fortunato (21′ s.t. Mattielig), Migliorini A., Maracchi, Bertolucci (1′ s.t. Franchini); Maccan, Bjelanovic (28′ s.t. Ravasi). A disp: Bazzichetto, Pramparo, Migliorini G., Buratto. All.: Rossitto.
MONZA BRIANZA (4-3-1-2): De Lucia; D’Ambrosio, De Bode, Martinez, Pugliese; Pessina, Asante, Uliano; Carbonaro (32′ s.t. De Vita); Bernasconi (42′ s.t. Gaeta), Grandi (19′ s.t. Cojocnean). A disp.: Chimini, Lucarini, Acampora, Valencic. All.: Pea.
ARBITRO: Dei Giudici di Latina.
MARCATORI: 46′ p.t. Carbonaro, 14′ s.t. Pessina (rig.).
NOTE: calci d’angolo 7-3; ammoniti Ghinassi, Maccan, Pugliese e De Bode; recupero 1′ e 3′; spettatori circa 1700.