ExpoArteItaliana a Varedo da non perdere! Intervista e #foto

30 giugno 2015 | 00:50
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ExpoArteItaliana a Varedo da non perdere! Intervista e #foto

Una chiacchierata con Isabella Maffeis, consigliere della Fondazione che si occupa della gestione della villa, e uno sguardo alle opere esposte nelle foto di Annachiara Ornaghi.

A distanza di una settimana dall’inaugurazione di venerdì 19, siamo tornati al Padiglione ExpoArteItaliana, ospitato nella suggestiva Villa Bagatti Valsecchi di Varedo, dove abbiamo parlato con Isabella Maffeis, architetto e consigliere della Fondazione La Versiera 1718, che da dicembre 2011 si occupa della gestione della villa.

Signora Maffeis, quante persone hanno visitato la mostra in questi primi sette giorni? «Quasi 1.000, con un picco, ovviamente, nel fine settimana. Venerdì 26 abbiamo provato a tenere aperta la villa anche tra le 21.30 e le 23.00, in occasione della Varedo Shopping Night, e, vista l’affluenza, si è deciso di prolungare l’orario fino alle 23.00 tutti i venerdì e i sabato, escluso agosto». La mostra, in effetti, merita una visita approfondita: il corpo principale dell’edificio ospita opere di artisti affermati, invitati a partecipare fuori concorso. Nella Sala delle scuderie, invece, sono esposte le opere delle giovani promesse della scultura, della pittura e della fotografia, selezionate da Vittorio Sgarbi tra coloro che hanno aderito al bando. Tra questi ultimi, saranno 5 i vincitori nominati ex aequo alla chiusura della mostra.

A occuparsi delle visite e della sorveglianza è il gruppo di volontari VVV (Volontari Versiera Varedo), a cui si sono unite alcune associazioni del territorio, Unitre e, in stage, gli studenti in di alcuni istituti superiori: tutti collaborano accogliendo i visitatori, fornendo informazioni e sorvegliando le sale, guidati da Marta De Marchi, responsabile del coordinamento. «Èdavvero una possibilità importante per far conoscere la nostra villa – si augura Maffeis, che non manca di ringraziare il sindaco Marzorati, il consigliere regionale Sala e l’assessore Figini per aver proposto la villa come sede del Padiglione, sostenendo la candidatura di Varedo in Regione -. D’altronde siamo uno tra i quattro padiglioni lombardi, insieme alla villa Reale di Monza, al Palazzo della Ragione a Mantova e a Gardone Riviera con il Vittoriale degli Italiani: in quest’ottica abbiamo deciso di proporre delle visite guidate, non solo alla mostra ma anche alla villa e al parco, prenotabili online. E ancora, durante il periodo di apertura della mostra (fino al 31 ottobre, ndr) organizzeremo spettacoli e concerti».

Per tornare a far risplendere il gioiello, finora quasi dimenticato, di Bagatti Valsecchi, la Fondazione sta partecipando a un bando Cariplo finalizzato al restauro dei soffitti delle ville gentilizie: «Se ne sta occupando principalmente il nostro comitato scientifico, composto da Paolo Conte, Marta de Marchi, Rosanna Ferrari ed Edoardo Radaelli, ma tra i membri del consiglio di amministrazione La Versiera non si possono non citare la consigliera Alessia Galimberti e, ovviamente, il presidente Maurizio Riva – elenca Maffeis -: è stato proprio lui a coinvolgere Sgarbi nella selezione degli artisti e nell’organizzazione della mostra». La voglia di rimboccarsi le maniche e mettersi in gioco non manca: chissà che l’Arte contemporanea non aiuti quella antica nella rinascita di una delle ville più belle (e ingiustamente trascurate) della zona.

Orari: da martedì a giovedì, ore 10.00 – 18.00; venerdì e sabato 10.00 – 23.00 (escluso agosto); domenica 10.00 – 19.30

Per informazioni e prenotazioni delle visite guidate fondazione.versiera1718@comune.varedo.mb.it – www.villabagattivalsecchi.it

Tutte le foto dell’articolo sono a cura di Annachiara Ornaghi