Il Comitato Cuori Biancorossi molla gli ormeggi. Colombo: “Ho detto dei no”

Pochi ma buoni: è lo spirito che ha accomunato i presenti all’assemblea pubblica organizzata ieri sera dal Comitato Cuori Biancorossi.
Pochi ma buoni: è lo spirito che ha accomunato i presenti all’assemblea pubblica organizzata ieri sera dal Comitato Cuori Biancorossi, l’associazione di tifosi del Monza entrata nel Consiglio d’amministrazione della nuova società di calcio.
Alla serata era presente solo una cinquantina di supporters, ma è parso chiaro dagli interventi e dagli applausi che li hanno seguiti che c’è unità di intenti tra club, comitato e la parte di tifoseria interessata a questa forma moderna di partecipazione alle vicende della squadra del cuore. L’impressione è che questa “alleanza” costituirà la “golden share”, cioè il “nocciolo duro”, del Monza 1912 almeno per la prossima stagione. Sarà da capire come si muoveranno gli scettici e i critici, cioè se lasceranno lavorare il “manovratore” fino al primo presunto errore o se, soprattutto i secondi, si organizzeranno per una sorta di opposizione interna al mondo biancorosso. Di certo c’è che gli ultimi tribolatissimi sei anni, culminati col fallimento del Monza Brianza 1912 e la perdita del titolo sportivo professionistico, hanno lasciato il segno nel morale di grande parte della tifoseria. Solo un ottimo avvio della squadra, tutta da costruire, nel campionato di Serie D potrebbe rianimare la piazza e ricompattare le varie frange del popolo fedele alla Corona Ferrea, schiacciata dagli imperi di Zebre, Biscioni e Diavoli.
Il Comitato Cuori Biancorossi ha dunque illustrato il suo programma di rifondazione gestionale, che deve andare a braccetto con la rifondazione sportiva affidata al d.s. Filippo Antonelli Agomeri e all’allenatore Alessio Delpiano. Luca Viscardi, fondatore assieme a Matteo Fraschini del comitato, ha mostrato la mappa delle società di calcio professionistiche fallite in Italia tra il 2008 e il 2015. La Lombardia è una delle regioni più falcidiate con otto club, tra cui purtroppo il Monza. “È il momento più opportuno per pensare a nuove forme di partecipazione dei tifosi alla vita della propria squadra del cuore – ha commentato – prendendo spunto da qualche esperienza estera, dove situazioni di azionariato popolare sono all’ordine del giorno e sono diffuse anche in club importanti. Attualmente solo 51 società di Lega Pro su 60 sono regolarmente iscritte al campionato di Divisione Unica, a testimonianza della grave crisi che sta interessando il mondo del calcio, in particolare quello di terza serie. Dobbiamo dunque ringraziare chi con un investimento economico decisamente importante ha permesso di mantenere viva la tradizione calcistica di oltre cento anni di storia, anche se la categoria sarà diversa da quella conquistata sul campo. Naturalmente la speranza è di restare in Serie D il meno possibile”.
Fraschini ha esordito con la frase “Dove eravamo rimasti?”, riprendendo lo slogan della campagna abbonamenti 2015/16. Poi ha ripercorso la storia del comitato: “Lo scorso dicembre abbiamo lanciato l’iniziativa dell’azionariato popolare per cercare di coinvolgere il territorio sulla situazione del Monza, in mano a faccendieri. Si è affiancato un gruppo di imprenditori, ma tre giorni dopo purtroppo è arrivato a gestire il Monza l’irlandese Dennis Bingham, seguito un mese più tardi da Pietro Montaquila e Paolo Di Stanislao. Il progetto del comitato è rimasto congelato fino a giugno. Nel frattempo sono arrivate richieste di informazioni su come era possibile associarsi e di chiarimenti su quale posizione volevano assumere i Cuori Biancorossi di fronte alla situazione societaria creatasi al centro sportivo Monzello. A tali richieste abbiamo risposto di aspettare perché mancava un interlocutore serio, una proprietà con cui andare a interfacciarsi. Nell’ultima settimana di giugno è arrivata la telefonata di Nicola Colombo che annunciava di voler aprire la sua cordata al comitato. Successivamente sono arrivate telefonate ed e-mail di persone che si sono lamentate del mancato coinvolgimento dei tifosi nell’operazione di ingresso del comitato nel Consiglio d’amministrazione del nuovo Monza. Il fatto è che tutta la procedura d’acquisto del club si è risolta in soli tre giorni. Noi del Consiglio direttivo ci siamo comunque interfacciati con Colombo, l’altro socio Carmine Castella e con altri due soggetti, che si sono tirati indietro all’ultimo momento. Giunti a martedì 30 giugno ci siamo detti: ‘O la cosa si fa con le forze che ci sono o non si fa’. E Colombo si è lanciato nell’avventura. Erano 35 anni che un imprenditore del posto non si assumeva questo onere (Valentino Giambelli nel 1980, ndr). Il primo passo l’ha fatto lui, seguito da Castella. La decina di persone che attualmente fa parte del comitato si è sentita nel giro di due ore e ha deciso di mettersi in gioco. È stata dunque formalizzata l’offerta di acquisto per i beni mobiliari e costituita la società con il 2% delle quote di proprietà dei Cuori Biancorossi, il che significa anche avere un posto nel Cda del Monza 1912”.
Cos’è il Comitato Cuori Biancorossi nel dettaglio? “Il comitato – ha spiegato Fraschini – è un’associazione riconosciuta che ha l’obiettivo di promuovere una partecipazione attiva dei suoi iscritti alla neonata società di calcio cittadina. Vuole coinvolgere i tifosi e le imprese per rilanciare il Monza sia sotto l’aspetto sportivo che sotto quello territoriale. La società seria ora c’è. Il progetto sportivo è nelle mani di Antonelli Agomeri ed è volto a costruire una squadra competitiva che mi auguro torni nel breve tempo nel calcio professionistico. È dunque il momento che il territorio si rimbocchi le maniche aderendo al comitato. La tessera di socio simpatizzante costa 20 euro, quella di socio sostenitore 50 euro. È naturale che, se a fine stagione la società dovesse essere in perdita, i soci dovranno coprirla in percentuale alla somma versata. Il presidente ha già detto che a ogni fine stagione non vuole lasciare debiti che si trascinano. Colombo, però, più che ai qualche mille euro che il comitato verserà nella casse della società, è interessato a idee, collaborazioni, iniziative. Domenica scorsa il Direttivo del comitato ha trascorso la giornata con 35 gradi di temperatura a redigere l’inventario del compendio mobiliare acquistato all’asta. Abbiamo anche analizzato i bilanci precedenti per capire quali spese folli hanno portato a 2 milioni di euro di perdite solo negli ultimi mesi. Sono cose che non stanno né in cielo né in terra. Abbiamo scoperto che c’erano 7 od 8 contratti con utenze telefoniche… Da adesso in avanti se ci sarà qualcosa che non funzionerà ci sarà qualcuno che lo potrà segnalare. Il comitato eleggerà di volta in volta un suo rappresentante perché non è che io lo farò a vita. Si eleggerà dunque un Direttivo con un presidente che sederà nel Cda del Monza 1912, attualmente composto dal presidente Colombo, dal vicepresidente Castella e da me in rappresentanza del comitato. Teniamo a sottolineare che noi non siamo un club di tifo organizzato, non organizziamo trasferte, cori e coreografie, non siamo un organo di controllo nel senso di collegio dei revisori dei conti, non facciamo raccolta fondi permanente. Facciamo notare che una società non seria non avrebbe mai aperto al comitato perché avrebbe avuto qualcosa da nascondere. Il nostro modello in Italia è quello dell’Ancona: dal 2% della proprietà della nuova società nel 2010, il supporter trust è arrivato a gestire il 96%-97% dei fondi attualmente a disposizione. Ribadiamo ai tifosi un importante concetto: da adesso c’è la certezza che le proposte del comitato verrano discusse nel Cda del Monza. Tra le altre attività che intendiamo attivare, ci sono quella di promozione presso le scuole del territorio, di affiliazione delle altre società cittadine di calcio, e poi organizzare eventi come concerti allo stadio e feste, nonché attività ausiliarie come quella di supporto in biglietteria o di stewarding e di procacciamento di sponsor. Le riunioni del Direttivo del Comitato Cuori Biancorossi si terranno certamente prima di ogni Cda del Monza 1912. A breve sarà realizzato anche un sito internet”.
Anche Colombo, presente alla serata, ha prima fatto un excursus delle vicende che lo hanno interessato e poi ha parlato del suo rapporto col comitato: “Il mio interesse per il Monza lo si deve a mio padre Felice, che è stato dirigente del club negli anni ’70. Allora c’era davvero una cordata di imprenditori appassionati e capaci, mentre adesso siamo solo in due. Mio padre, prima di essere presidente del Milan, era stato dirigente del Monza con Giambelli, Giannantonio Brugola, Giovanni Cappelletti e altri. Come ho deciso di riavvicinarmi ai colori biancorossi? Lo scorso novembre ho scritto una lettera a Confindustria Monza e Brianza facendo notare che dopo aver salvato l’autodromo e il bisettimanale Il Cittadino bisognava salvare un altro asset importante del territorio che è il Calcio Monza, allora in mano a personaggi che ledevano l’immagine della società e della città. Ci sono stati dei tavoli di confronto che non hanno portato a niente. Quando poi il Monza è fallito, io e un altro imprenditore abbiamo esaminato la possibilità di salvare il titolo sportivo, ma francamente, aldilà dei 900mila euro da versare subito, c’erano dei costi di gestione assurdi che avremmo dovuto sopportare per i due anni successivi. C’erano dei contratti con dei giocatori a 200mila euro l’anno fino al 2018, anno in cui forse smetteranno di giocare per raggiunti limiti d’età… I costi per mantenere le strutture erano spaventosi: negli ultimi sei mesi del 2014 le perdite sono state di 1,8 milioni di euro. Le ultime proprietà avevano lasciato un’eredità troppo pesante. Quindi la Divisione Unica di Lega Pro era una cosa impossibile da mantenere perché rischiavamo di sobbarcarci dei costi troppo importanti, riducendo la possibilità di allestire una squadra competitiva. Insomma, rischiavamo di perdere molti soldi e di ritrovarci retrocessi in Serie D. Anche sulla richiesta di iscrizione in Serie D per il nuovo Monza all’inizio ero titubante perché temevo una reazione negativa della tifoseria, che magari avrebbe pensato che io andavo a raccogliere il cadavere sulla riva del fiume… Tra l’altro questo aspetto ha forse frenato, un po’ spaventato, l’imprenditore che era con me. Per quanto riguarda Fraschini, non l’ho chiamato. In realtà ci siamo visti una sera con Castella e un altro imprenditore. Io gli ho detto subito: ‘Se tu vuoi entrare in società a me fa molto piacere perché così ho nel Cda l’espressione di una parte dei tifosi, anche se non tutti, in quanto so che altri gruppi non si riconoscono nel comitato’. Con lui mi sono trovato in ottima sintonia e mi è piaciuto come persona. Con gli altri componenti del comitato ho avuto un incontro anche recentemente e la cosa mi ha fatto piacere. La decisione finale di far rinascere il Monza? L’ho presa telefonando a Roma e chiedendo se davvero c’erano ancora i tempi per l’iscrizione in Serie D. Riguardo ad altri soci, Fraschini ha detto che qualcuno si è ritirato, ma bisogna dire anche che qualcuno non l’ho voluto io. Il giorno prima della decisione finale ho conosciuto un imprenditore che però non era un personaggio che poteva stare nel Monza perché con ogni probabilità andava a deturpare l’immagine del Monza che si vuole costruire. Questo sarebbe stato un socio finanziariamente molto ‘pesante’, ma ho ritenuto giusto fare un sacrificio. Io non voglio mischiare la mia immagine con una persona che può creare problemi“.
Ilconsigliere comunale delegato allo Sport, Silvano Appiani, si è dichiarato “felice perché come Amministrazione municipale finalmente abbiamo un interlocutore del territorio. Siamo sempre stati attenti a quello che succedeva in via Ragazzi del ’99 e ancora con i curatori fallimentari abbiamo dato delle garanzie alla eventuale nuova proprietà di poter utilizzare le strutture dello stadio Brianteo e del centro sportivo Monzello, nonostante i molti crediti accumulati con le precedenti gestioni. Ci siamo incontrati molte volte con Colombo e ci vedremo anche settimana prossima per definire il tutto (dunque la settimana uscente non è stata risolutiva come da previsioni, ndr). Abbiamo chiesto alla Federcalcio di poter disputare un campionato confacente alla nostra città e alla nostra storia e il presidente Carlo Tavecchio mi ha risposto che si poteva giocare o in Serie D o in Eccellenza. Grazie alle risorse messe in campo da Colombo si potrà disputare la Serie D. Peccato che queste risorse (300mila euro, ndr) non possano essere utilizzate per rinforzare la prima squadra o per la ricostruzione del settore giovanile. Comunque non si riparte da zero, perché con tutti i disastri che ha fatto, l’ex presidente Anthony Armstrong-Emery ha almeno riportato un po’ di entusiasmo nei confronti della squadra della città. Noi daremo garanzie di utilizzo delle strutture. L’idea di giocare al Monzello l’ho cancellata dalla mente di Colombo (che simpaticamente è intervenuto sopra Appiani affermando che l’idea era un bluff, che rientrava nella strategia delle trattative, ndr). Noi come Amministrazione comunale eseguiremo dei lavori per la messa a norma minima dello stadio. La settimana prossima cercheremo di venire incontro il più possibile alla nuova proprietà del club dal punto di vista economico, però abbiamo dei limiti, perché non possiamo regalare la cosa pubblica“.
Lachiusura della serata è stata per Castella: “Siamo andati a cena tutti assieme e ho visto anch’io imprenditori poco convinti dell’operazione, ma giustamente il presidente ha detto che piuttosto che stare con certa gente poteva farla anche da solo. Secondo me uno che dice queste cose ha la mente pulita, il cuore pulito, buone intenzioni. Io porto al Monza solo le mie esperienze, come quella di Lecco, dove io e altri nel 2012 abbiamo evitato che la società di calcio fallisse in seguito all’abbandono da parte del ‘patron’ Sergio Invernizzi”.
Rimanendo in tema di tifosi, il Monza Club Libertà ha cambiato nome: adesso si chiama solo Monza Club e ha organizzato una grigliata per venerdì prossimo, alle ore 20.30, presso il Circolo Libertà, sito in via Libertà 33. Il costo è di 15 euro e la partecipazione va annunciata telefonando al numero 3402279814 o inviando una e-mail all’indirizzo monzaclubliberta@gmail.com. La serata darà il via al tesseramento per la prossima stagione agonistica, sia del Monza 1912 che del Monza di hockey su pista, neopromosso in Serie A1. L’iscrizione costa 10 euro se è nuova, solo 5 se si tratta di un rinnovo.
Aproposito di campagna tesseramenti, oggi il Monza ha avviato la sua prima, e si spera ultima, da società dilettantistica. Fino al 30 settembre sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento per assistere alle partite casalinghe. Per abbonarsi occorre recarsi presso la segreteria del Monzello nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, al sabato dalle 9 alle 13. Questi i prezzi: Tribuna Vip intero 180 euro, ridotto (invalidi e over 65) 150 euro; Tribuna intero 140 euro, ridotto 120 euro; Curva Sud 50 euro; Promo Ragazzi (nati dopo l’1/1/2001, valido sia per la Tribuna che per la Curva Sud) 5 euro. Per ogni abbonamento sottoscritto sono previsti dei gadgets del Monza 1912 in omaggio. Per maggiori informazioni si può telefonare al numero 0392020308 o scrivere all’indirizzo info@monza1912.it.
Intanto il Dipartimento Interregionale della Figc ha stabilito la data di inizio della Coppa Italia di categoria e del campionato. La partenza della Coppa Italia di Serie D sarà domenica 23 agosto, mentre il campionato di Serie D alzerà il sipario domenica 6 settembre.
Chiudiamo il servizio col nuovo organigramma ufficiale del Monza 1912 dalla segreteria alla manutenzione campi: segretari Marinella Farina e Giuseppe Brumana, addetti stampa Marco Ravasi e Clelia Volpari, addetto marketing/commerciale Diego Colombo, responsabile settore giovanile Ernesto Peroncini, addetto attività di base Angelo Colombo, magazziniere Virgilio Vergani, addetti alla manutenzione campi Carmine Bonfrisco e Antonio Giardini. Le “new entry” sono Clelia Volpari, zia del presidente, che ha già collaborato in passato col Monza come presentatrice di eventi, e Angelo Colombo, che ha ripreso lo stesso incarico dopo quattro anni di assenza dal Monzello. Da oggi, inoltre, il sito internet ufficiale della società è online al nuovo indirizzo www.monza1912.it.