Monza, la protesta “invade” il consiglio. Il sindaco non firma la petizione “salva – GP” #video

14 luglio 2015 | 12:47
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Monza, la protesta “invade” il consiglio. Il sindaco non firma la petizione “salva – GP” #video

Il borgomastro però ha declinato l’invito affermando che “la firma più importante a sostegno della causa Formula 1 l’ha già posta”.

La petizione “salva GP” approda in consiglio comunale. Ieri sera, un nutrito gruppo di rappresentanti della Lega Nord e di Fratelli d’Italia hanno “invaso” pacificamente l’aula del Parlamentino per chiedere al primo cittadino di Monza, Roberto Scanagatti, di firmare il libro che auspica la salvezza del Gran Premio nella città di Teodolinda.

«Siamo a Monza per chiedere al sindaco e al Partito Democratico di firmare la petizione che Regione Lombardia ha messo in campo per salvare il Gran Premio nell’Autodromo – ha spiegato il capogruppo del Carroccio al Pirellone, Massimiliano Romeo – Ma non solo, ci interessa sapere quale sarà il comportamento del Partito Democratico in sede di votazione del decreto sugli enti locali dove noi abbiamo chiesto con un emendamento la defiscalizzazione nel caso la Regione entri nel discorso Autodromo».

Il borgomastro però ha declinato l’invito affermando che “la firma più importante a sostegno della causa Formula 1 l’ha già posta“. La sigla in questione si trova (insieme a quella del sindaco Pisapia e del governatore Maroni ndr.) in calce alla richiesta rivolta al presidente del consiglio, Matteo Renzi, al fine di autorizzare la neutralizzazione fiscale all’ingresso di Regione Lombardia nella proprietà dell’area di Parco che ospita l’Autodromo.

Roberto Scanagatti ha poi aggiunto: «Se Regione Lombardia intende finanziare opere all’interno del Parco lo può fare a prescindere o meno che sia comproprietaria di quel bene, ad esempio grazie alla legge 40. Inoltre, se Regione lombardia si impegnasse con i 20 milioni di euro la quota che andrebbe a rilevere sarebbe inferiore al 10%, e in quel caso l’imposta di registro sarebbe meno di 1 milione di euro. – e ancora – Quello che è stato detto fino ad oggi che a fronte di 20 milioni di euro 8 andrebbero a Roma non è vero».

Nonostante l’insistenza del partecipanti al presidio la firma però non è stata posta. «Per quanto mi riguarda sto facendo e farò di tutto perché Sias e l’Aci Milano trovino i soldi necessari a corrispondere non tanto le richieste di Bernie Ecclestone, quanto piuttosto che si possa trovare un accordo per la rinegoziazione del contratto. Quella tra i soggetti citati è l’unica firma che conta».

«Purtroppo – ha commentato il consigliere comunale del Carroccio, Simone Villa -, il primo cittadino ha la tenenza a snobbare le iniziative che non arrivano da lui».