Pedemontana, Ponti ci prova col piano B: risparmi per un miliardo

L’assessore regionale Sorte ha partecipato martedì a un incontro dell’assemblea dei sindaci. Sul tavolo i problemi della mobilità brianzola.
La Milano – Lentate si sta trasformando in un vero e proprio caso. L’assemblea dei sindaci convocata per martedì alla quale ha partecpato l’assessore regione alle Infrastrutture Alessandro Sorte (al posto del governatore Maroni) non ha prodotto l’effetto sperato. Nonostante Gigi Ponti, il presidente della Provincia, abbia ripetutamente sottolineato come soldi per assicurare la manutenzione della strada non ce ne siano più, l’assessore regionale ha rispedito al mittente la richiesta di farsene carico.
Ha ventilato la possibilità di stanziare nuovi fondi e ha aggiunto che assieme ai sindaci del territorio studierà il modo per ottenere il massimo dalle opere di compensazione previste dai nuovi cantieri di Pedemontana, ma oltre non è andato.
Oramai è certo che i lavori per il tratto B1 di Pedemontana, quello che dovrebbe mandare definitivamente in tilt la Milano – Lentate e buona parte della viabilità Ovest della Brianza partiranno dopo l’estate. Gli scenari simulati dai tecnici derivanti dalla realizzazione parziale della Pedemontana confermano tale preoccupazione, poiché si verificherebbe alternativamente o la saturazione della Milano-Meda in entrambe le direzioni fino a Cormano/A4 o la congestione dell’area compresa tra la Milano-Meda e la SS36 Valassina o un ulteriore aumento del traffico nel bacino a Nord di Monza, Monza compresa.
Alternativa al trasferimento della competenza a Regione Lombardia sarebbe una “exit strategy” che persegua l’obiettivo di facilitare i flussi di attraversamento in direzione est-ovest risparmiando suolo e al contempo risorse pari a 1300 miliardi. In particolare si ipotizza una revisione del progetto che rinuncia alla realizzazione della terza corsia e alla tratta D, con un risparmio previsto di circa 500.000 mq di suolo coinvolto. I soldi verrebbero così reinvestiti in due interventi di “miglioramento” su Teem e Pedemontana. La Provincia pensa, in particolare, al completamento dello svincolo di collegamento tra la A51 e la A4 all’interno dei comuni di Agrate e Carugate: un’opera indispensabile inserita nell’accordo di programma, il cui valore è stato stimato in circa 75 milioni di Euro, e per la quale è stato completato il progetto definitivo, ma che non risulta finanziata, né inserita nei piani d’investimento. E poi la riqualificazione e il potenziamento della Milano – era da Bovisio Masciago (fine tratta Pedemontana) a Cormano (innesto con A4).
“E’ una proposta – chiarisce Ponti – dettata dalla consapevolezza di dover trovare una soluzione all’empasse: in questo modo potremmo realizzare solo la Pedemontana che serve, risparmiare risorse pubbliche, riducendo i tempi di esecuzione”. L’assessore Sorte, però, ha per così dire nicchiato. La sua soluzione del problema passa attraverso l’apertura di un tavolo cin Pedemontana per strappare il più possibile in termini di opere di compensazione. Ferma restando la completa realizzazione di Pedemontana.
In foto Gigi Ponti