Le smart city al centro del XV Premio Sapio. Ecco i vincitori 2015

Premio Sapio per la Ricerca e quest’anno anche per l’Innovazione per scoprire quanto vale una città smart e quali progetti hanno in mente (e nel cuore) i nostri giovani.
Presenti in sala oltre a numerosi professori di università, di licei e ricercatori anche volti noti del mondo politico ed economico della Brianza come il presidente della camera di commercio di Monza e Brianza, Carlo Edoardo Valli, l’ex presidente di Confindustria Monza e Brianza, Renato Cerioli e anche Dario Allevi, primo presidente della provincia di Monza e Brianza. Solo per citare alcuni dei nomi dei presenti che dalla Brianza sono venuti a Milano per partecipare a questo importante momento.
Le smart city sono città che vivono il presente e hanno un sguardo sul futuro ecologico, moderno e tecnologico. Se il 75% della popolazione vive in città, e il dato prossimo prevede una crescita di questa percentuale, è per questo che bisogna puntare ad avere delle città che abbiamo come obiettivo lo stop al consumo di suolo, la riduzione dei rifiuti e dell’inquinamento in genere. “In Italia il 70% dei comuni con almeno 40mila abitanti porta avanti almeno un progetto smart – rivela Giulio Salvadori, dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, che aggiunge – Se le nostre città fossero più intelligenti si risparmierebbero 4,2 miliardi di euro, si immetterebbero nell’ambiente 7 milioni di CO2 in meno e sopratutto ognuno di noi guadagnerebbe cinque giorni di vita che oggi usiamo in code varie.” Ecco quanto vale oggi credere nell’innovazione.
“L’idea è quella di passare da economia lineare, fatta di produzione, consumo e scarto ad una di tipo circolare che segue il modello di produzione, consumo e riciclo” – ha chiosato Alberto Dossi sintetizzando chiaramente le direttrici indicate dagli studiosi e ha aggiunto: “Senza innovazione, creatività, talenti, valore alla ricerca e soprattutto senza risorse per l’innovazione non c’è sviluppo per il Paese. Per questo, da 15 anni con il Premio Sapio sosteniamo i ricercatori più meritevoli in Italia dando loro riconoscimenti in denaro ma anche la giusta visibilità, così come supportiamo la ricerca attraverso il confronto continuo tra istituzioni pubbliche, università, centri di ricerca e soggetti privati. Ma non è meno importante l’organizzazione di giornate di studio aperte al pubblico, come quella di oggi”.
C’è “MOMmut”, la culla intelligente degli studenti del Liceo scientifico “Paulucci“ di Calboli di Forlì, che grazie a un dispositivo e a un braccialetto hi-tech è in grado di capire quando il neonato si sta per svegliare, capisce che tipo di bisogno primario ha e nel caso è anche in grado di cercare di riaddormentarlo. Una culla così intelligente che può imparare grazie ad un algoritmo dai propri errori.
Seconda presentazione è quella di “Students on Stage”, realizzato dai liceali dell’Istituto “Leone XIII” di Milano: una piattaforma online che mette in comunicazione gli studenti del triennio delle scuole superiori di tutta Italia con il mondo aziendale, in modo da realizzare stage formativi e lavorativi.
E ancora un progetto rivolto al mondo degli studenti con “Student Lab”, che intende sviluppare sinergie tra scuole, università e imprese per ridurre il gap tra formazione e lavoro e contribuire allo sviluppo socio-economico del territorio, coinvolgendo gli studenti delle scuole in programmi formativi e attività con aziende partner, per favorire l’autoimpiego e imparare a “fare impresa”. Interviene, stupendo la platea, Andrea Senacheribbe, studente, unico finalista italiano di Google Science Fair, selezionato per il suo algoritmo genetico finalizzato alla ricerca di un farmaco anti-Ebola. “Sono degli studi che ho fatto in casa con il mio computer applicando i concetti della selezione genetica alle cellule: potenzialmente potrei essere in grado di creare dei farmaci per sconfiggere mali come l’ebola.”
La giornata di studio si è conclusa con una tavola rotonda sulla Smart City moderata da Marco Gisotti, in cui sono intervenuti Alberto Pavan, Ricercatore del Politecnico di Milano, Responsabile scientifico progetto INNOVance; Maurizio Mariani, Fondatore di Risteco; Mario Paterlini, AD del Gruppo Sapio; Marco Buonaguidi, Managing Director di Perkin Elmer; Armando De Crinito, Direttore Generale Vicario, Università, Ricerca e Open Innovation di Regione Lombardia; Nicola Pirrone, Direttore dell’Istituto sull’Inquinamento atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Alla fine i giovani innovatori hanno ricevuto ognuno il loro diploma. Una conferma per loro, ma anche per noi, che questa è la direzione giusta di dove investire.
Foto credit Marco Brioschi