Al Natale con il Monza Club calcio e hockey vanno a braccetto

Cento tifosi di calcio e hockey su pista hanno dato vita venerdì scorso al tradizionale Natale con il Monza Club, quest’anno tenutosi ad Arcore.
Cento tifosi di calcio e hockey su pista hanno dato vita venerdì scorso al tradizionale Natale con il Monza Club, quest’anno tenutosi presso il Ristorante La Bergamina di Cascina Bruno in Comune di Arcore.
Si è trattata della prima edizione in cui l’hockey a rotelle ha avuto pari dignità del molto più popolare gioco del pallone, riprendendo il legame storico che univa l’Ac Monza all’Hc Monza.
Le società, e dunque le denominazioni sono cambiate, e qualche colore si è aggiunto, ma la passione è la stessa di un tempo. I rappresentanti della biancorossa Ssd Monza 1912 e quelli della biancorossoazzurra (per coinvolgere anche gli ex tifosi del Sh Roller Monza) Hrc Monza si sono ritrovati allo stesso tavolo per condividere un momento di socializzazione e confronto in ambito sportivo in occasione del Natale.
Per la Ssd Monza 1912 erano presenti, tra gli altri, il presidente Nicola Colombo, il direttore sportivo Filippo Antonelli Agomeri, l’allenatore Alessio Delpiano e i giocatori Daniele Grandi, Loris Palazzo, Manuel Romeo, Gianluca Soragna e Francesco Uliano. Per l’Hrc Monza c’erano, tra gli altri, il presidente Andrea Brambilla e i giocatori Lucas Martinez e Francisco Roca.
I veri protagonisti della serata sono stati però i tifosi del Monza Club, il gruppo organizzato che supporta entrambe le squadre anche nei momenti difficili, a testimonianza di un amore che va aldilà dei risultati e che si estende all’intera città.
Ad aprire gli interventi è stato naturalmente il portavoce del sodalizio Maurizio Silva: «Oggi siamo qua non solo per festeggiare il Natale ma anche per testimoniare che c’è una Monza che non si arrende alla mediocrità, che non vuole essere un satellite di Milano. Le squadre monzesi di calcio e hockey sono portatrici di valori di attaccamento al territorio, indispensabili per aumentare l’interesse per una città. Per tornare a certi livelli ci vuole impegno e fede, a volte incrollabile. E ci vuole anche appoggio sincero e fattivo della politica e dell’imprenditoria locale. Domani (sabato scorso, ndr) noi saremo al PalaRovagnati di Biassono per Centemero Monza-Banca Cras Follonica di hockey e dopodomani (domenica scorsa, ndr) saremo allo stadio Brianteo per il derby Monza-Seregno di calcio. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma tutti i soggetti del territorio devono mettersi in gioco per dare a Monza la leadership sportiva della Brianza».
Al termine dell’intervento Silva ha annunciato che attorno a uno dei tavoli era seduto Roberto Villa, che in quanto amministratore delegato della nota azienda di ristorazione Serist ha donato al Monza Club mille euro a sostegno dell’attività dell’associazione.
La serata è proseguita con la conduzione di Giancarlo Besana, decano dei giornalisti monzesi, anche se da molti anni vive a Imbersago. «Non sapevo se presentarmi a questa festa perchè la Serie D non riesco a digerirla – ha esordito – A 10 anni andavo allo stadio Sada a vedere la Serie B accompagnato per mano da mio papà e piangevo se il Monza perdeva. Poi c’è stato il periodo in cui facevo le telecronache del Monza. Ora, tra gli acciacchi dell’età e la categoria dilettantistica, si è verificata una caduta del desiderio di Monza, che mi imbarazza. Se penso al Monza che lottava per la Serie A mi viene freddo e quasi mi scappa la lacrima. Però prometto di seguire questa squadra più da vicino rispetto a quanto fatto finora, anche se è in Serie D. Forza ragazzi – ha concluso rivolgendosi ai giocatori – Fatemi tornare l’entusiasmo dei tempi belli!».
Da Colombo sono giunte parole pragmatiche, da brianzolo purosangue, ma anche incoraggianti per i tifosi: «È bello vedere ancora questo attaccamento al Monza nonostante le vicissitudini degli ultimi anni. Quando è stato il momento di scegliere lo slogan per la stagione in corso l’idea giusta l’ha avuta mio figlio di 10 anni, che mi ha detto ‘Il Monza ti appartiene’. È proprio vero: il Monza ci deve appartenere. Il Monza dev’essere trascinato in Serie B da una intera città, dal territorio. E devo dire che qualcuno (inteso come imprenditore, ndr) sta arrivando, perché stiamo seminando. Anche il Comune, però, dovrà fare la sua parte. Insomma, insieme si vince. Naturalmente la Serie B è anche il mio sogno, non solo il vostro. Io, l’allenatore e il direttore sportivo stiamo già pensando a una squadra protagonista per la prossima stagione. Noi tutti dobbiamo contagiare l’ambiente per riempire lo stadio».
Brambilla per l’Hrc Monza ha toccato il tasto dolente dell’impiantistica sportiva: «Siamo ancora a Biassono a giocare e ci dovremo restare per forza, nonostante quello che qualcuno dice. A Monza il palazzetto per gli sport rotellistici è ancora nel libro dei sogni. Nel 2016 chiederemo di gestire il PalaRovagnati. Per quanto riguarda il campionato di Serie A1, siamo una matricola che sta dando fastidio a tante formazioni titolate. L’allenatore Tommaso Colamaria e il vicepresidente Franco Girardelli stanno già lavorando, con l’aiuto degli sponsor, per allestire la squadra per il prossimo anno».
L’ultimo intervento è stato quello di Delpiano: «Il percorso che abbiamo seguito in campionato è stato normale. Perchè non è semplice crescere in fretta una squadra totalmente nuova. Il merito della risalita in classifica è dei ragazzi che sono riusciti a unirsi, a lavorare come gruppo e non come singoli. A voi tifosi voglio solo dire grazie, perché non è stato semplice accettare questa nuova dimensione. Sappiate che in Colombo vedo gli stessi valori del territorio che aveva Valentino Giambelli (il presidente dei tempi di quando il tecnico vestiva la maglia biancorossa, ndr). Avverto la sensazione che il nostro Monza ritornerà dove voi volete».