Emergenza profughi, la casa la trovano gli agenti immobiliari

16 dicembre 2015 | 10:00
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Emergenza profughi, la casa la trovano gli agenti immobiliari

Siglato accordo fra Prefettura, Camera di commercio, Fimaa e Consorzio comunità brianza

Agenti immobiliari per risolvere il problema casa dei profughi. Ieri Prefettura, Provincia di Monza, Camera di commercio e Consorzio Comunità Brianza hanno messo a punto un’intesa grazie alla quale gli agenti della sezione locale di Fimaa, la Federazione italiana mediatori agenti d’affari, metteranno a disposizione le loro conoscenze e il loro parco alloggi per trovare una soluzione alle decine di profughi presenti in Provincia.

Oggi in Brianza ci sono 951 richiedenti asilo, una cifra in costante crescita che nei prossimi giorni potrebbe arrivare a quota mille. L’ultimo bando indetto dalla Prefettura per trovare posti letto non ha dato l’esito sperato: dei 450 posti necessari, ne sono stati trovati solo la metà. “Fino a oggi abbiamo gestito la situazione col passaparola o con gli annunci – spiega Roberto D’Alessio, responsabile della Consorzio -, ma non è più pensabile proseguire così. Il contratto di affitto sarà concluso fra il proprietario e noi. Con la garanzia della Prefettura. Trasparenza sarà massima”.

Per Fimaa l’intesa rappresenta un’opportunità importanti dai molti risvolti. “I proprietari di alloggi liberi possono metterli a disposizione con la garanzia di evitare i tre rischi classici dell’affittuario: mancato pagamento del canone, danni all’immobile, inquilino che non se ne vuole andare – spiega Giulio Carpinelli, vice presidente vicario Fimaa Milano Monza e Brianza -. Trattandosi poi di un progetto con finalità sociale, non dimentichiamo che i nuclei saranno monitorati costantemente”. Tuttavia, il progetto ha già provato critiche, in modo particolare della Lega.

“Non mi risulta che per aiutare le giovani coppie in crisi, senza casa o con lo sfratto pendente sia mai stata adottata un’iniziativa simile – accusa Andrea Monti consigliere provinciale -.  Siamo alle solite: discriminazione al contrario. Usiamo fondi pubblici per pagare l’affitto a stranieri quasi sicuramente clandestini, mentre ci sono cittadini italiani che pagano mutui salatissimi per case che si svalutano giorno dopo giorno”