Elio Bonavita, un anno dalla morte, la famiglia attende “giustizia”

23 marzo 2016 | 14:25
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Elio Bonavita, un anno dalla morte, la famiglia attende “giustizia”

Nel punto in cui quella giovane vita si é spenta non sono mai mancati fiori, amici e la stessa città non possono e non vogliono dimenticare.

Era il 22 marzo 2015, domenica. Elio Bonavita era in auto con sua madre, andavano al campo di calcio dove il 15enne avrebbe dovuto giocare la sua partita della domenica. La musica alla radio, due chiacchiere con mamma e, arrivati in viale Brianza a Monza, Elio trepidante aspettava solo di scattare in spogliatoio, distante ancora poche centinaia di metri. Non ci é mai arrivato.

Una precedenza non rispettata da un’Audi Q5, un altro suv Range Rover che sopraggiunge a velocità troppo elevata e che, per evitare l’Audi, sterza bruscamente e si schianta contro la piccola Citroen di Elio e sua madre, coinvolgendo anche altre auto. Una manciata di secondi, un errore umano ed Elio non c’era più.

É trascorso un anno da quel terribile giorno, 365 lunghi giorni in cui suo padre Corrado e il fratellino minore hanno lottato come leoni per non abbandonarsi al dolore e per supportare mamma e moglie, che da quel giorno non é ancora uscita dall’ospedale. Nel punto in cui quella giovane vita si é spenta non sono mai mancati fiori, amici e la stessa città non possono e non vogliono dimenticare. “Non voglio soldi, ma giustizia”, sono le sole parole che Corrado Bonavita ripete, in attesa che a giugno il giudice si pronunci sulla richiesta di patteggiamento avanzata dai conducenti dei due suv che sono stati riconosciuti causa dell’incidente mortale.