Gran Premio di Monza, ancora in sospeso il rinnovo della convenzione

2 marzo 2016 | 20:16
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Gran Premio di Monza, ancora in sospeso il rinnovo della convenzione

Prosegue lo stallo per il prolungamento dell’accordo. Fumata bianca attesa entro marzo

Ancora un mese (o forse meno) per mantenere a Monza il Gran premio. Lo scorso gennaio il rinnovo della convenzione con Bernie Ecclestone sembra quasi una formalità. Entro febbraio aveva spiegaro Angelo Sticchi Damiani, il presidente di Aci Italia, dovremmo riuscire a concludere accordo e porre la firma sul rinnovo. Era stata trovata anche un’intesa di massima sul canone.

Invece, qualcosa non è andato per il verso giusto e adesso non rimangono che pochi giorni per provare a mettere la parola fine a questa telenovela che si trascina avanti oramai da più di un anno.

Il quadro economico dell’operazione  è il seguente: Sticchi Damiani conta di spuntare un rinnovo fino al 2023 (tre anni in più rispetto ai quattro iniziali) per una cifra fra i 18 e i 20 milioni di dollari contro i quasi 27 richiesti inizialmente. I punti di svolta di questa trattativa infinita sono stati due. Il primo risale a settembre con la decisione di Regione Lombardia di entrare nella proprietà del Consorzio di gestione di Villa Reale e Parco (che ospita l’Autodromo) portando in dote 70 milioni di euro per i prossimi dieci anni. Poi, lo scorso dicembre è arrivato il via libera dal Parlamento alla legge di Stabilità, in particolare all’emendamento “Salva Gp” che consente ad Aci Italia di utilizzare le risorse del Pra, il Pubblico registro automobilistico.

Insomma sembrava che la strada verso il rinnovo della convenzione in scadenza quest’anno, fosse sgombera da ostacoli. Tuttavia, durante l’ultimo incontro di febbraio qualcosa non è girato per il verso giusto. Al termine, Ecclestone ha rilasciato una dichiarazione di fuoco all’agenzia Reuters in cui accusava i vertici di Aci e Sias, la società che ha in gestione l’impianto sportivo, di parlare troppo senza fare fatti. Quello che sembrava l’anticamera della rottura delle relazioni diplomatiche, tuttavia, si è trasformato in una nuova proroga. Un’altra manciata di giorni durante i quali Sticchi Damiani (mai come in questo caso uomo solo al comando) dovrà provare a chiudere una volta per tutte il rinnovo della convenzione. C’è da presumere che il patron della F1 voglia chiudere prima del 20 marzo, data d’inizio del mondiale.