Grande partecipazione a Lissone per l’8° Assemblea Provinciale Avis Monza e Brianza

In Brianza c’è una gran voglia di lavorare e di migliorare, ma bisogna collaborare
Davanti ad oltre un centinaio di delegati in rappresentanza di 38 Avis comunali (su 39), sabato 19 marzo 2016 si è svolta a Lissone l’8° Assemblea provinciale di Avis Monza e Brianza. Nell’auditorium di Palazzo Terragni il presidente Roberto Saini ha guidato i lavori dell’Assemblea che ha approvato all’unanimità il bilancio dell’attività 2015 e quello previsionale 2016. Il pomeriggio è servito soprattutto per fare il punto sullo stato della donazione di sangue in Brianza, tornata sui suoi livelli consoni (24mila soci per 45mila donazioni) dopo un paio d’anni di difficoltà dovuti soprattutto a questioni di adeguamenti “burocratici”.
L’anno 2015 ha regalato molti motivi di soddisfazione per i donatori della Brianza. “C’è stato un aumento del numero di giornate di apertura nelle nostre Unità di Raccolta, ci auguriamo di poter ancora migliorare. Abbiamo lavorato per accrescere la visibilità del nuovo centro di Busnago. Nel corso delle assemblee comunali abbiamo visitato tutte le 39 Avis della provincia e abbiamo visto gran voglia di lavorare e di migliorare. Quest’anno è nata una bella collaborazione tra le Avis di Giussano e Meda per ottimizzare la raccolta nell’Unità di Meda dopo la chiusura di Giussano. E’ ormai molto importante insistere sulla chiamata del donatore: il mio invito è quello di mettersi insieme, di abbandonare il tradizionale “campanilismo” per collaborare”.
Sul palco con il presidente Saini sono anche saliti i due giovani volontari del Servizio Civile, Elisa Pacino e Nicholas Marelli, grazie ai quali è stato avviato il “Progetto Scuola”, motivo di grande soddisfazione per Avis provinciale.
Quel che aspetta l’Avis in questo anno è invece l’attuazione del nuovo Decreto legislativo del 3 marzo 2005 per adeguare i requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti.
Altri interventi di giornata
Miro Carniti, segretario regionale Avis – In questi ultimi 2 mesi si sono aperti orizzonti pratici con la Regione Lombardia per migliorare ancor di più la nostra attività.
Sergio Valtolina, consigliere Avis Nazionale – E’ arrivato il momento di unire le nostre forze e di mettersi insieme. Da qui a breve la chiamata del donatore diventerà obbligatoria per poter fornire un servizio di raccolta adeguato. Ci vuole personale formato e preparato per fare questo, occorre creare dei centri in prossimità delle Unità di raccolta. L’obiettivo è arrivare a far donare di più i donatori.
Enrico Rivolta, presidente Avis Lissone – Oggi abbiamo inaugurato la mostra “La croce dono di salvezza e vita” del maestro Carlo Meani. Per l’Assemblea provinciale e per il 70° della nostra fondazione, abbiamo collaborato con l’Istituto Superiore Meroni per realizzare i nuovi modelli in legno di Benny, la mascotte di Avis. Ma non finisce qui, perché con gli studenti abbiamo deciso di lavorare al nuovo logo per le nostre magliette.
Concettina Monguzzi, sindaco di Lissone e Consigliere provinciale – Avis è un’associazione in cammino e che cambia. La vostra cultura sposta l’attenzione dal donatore a colui che riceve. Chi dona è uno strumento ed è solo l’inizio. Dietro c’è il malato, chi soffre, uno che richiede una cura maggiore. Per questo il donatore è uno “strumento” preciso. Questa è una cultura che deve spostarsi nella testa di tutte le associazioni: una cultura di stile di vita e di comportamenti sani.
Anna Maria Mariani, assessore alla Persona – Io credo che l’associazionismo e la buona amministrazione siano gli ingredienti per una buona società. Bisogna fare cittadinanza attiva, economia di scala, razionalizzare gli interventi. Avis a Lissone è sempre stata al fianco dell’Amministrazione, è stata capace di coinvolgere altre realtà della città. Questa è la strada per una buona gestione della società. Come prova a fare Avis è importante spingere i giovani verso l’associazionismo, perché il volontariato deve essere un compagno di viaggio nel momento della crescita e non un momento che arriva solo da grandi.
Sintesi attività anno 2015 – La raccolta di sangue nel 2015 ripropone una Brianza molto attiva (24mila soci per 45mila donazioni) che si è lasciata alle spalle due anni di difficoltà dovute alla riorganizzazione e alla messa a norma dei centri di raccolta del territorio. Le leggere flessioni registrate nel numero di donatori (-66) e di donazioni (-0.53%) possono essere ritenute fisiologiche e lasciano ben sperare per l’anno che porterà al rinnovo del consiglio provinciale (vedi sotto il dettaglio del bilancio 2015).
Bilancio raccolta Avis provinciale 2015
N.B. i dati tra parentesi sono relativi alla differenza rispetto al dato 2014
DONATORI
SOCI DONATORI ATTIVI N. 23.727 (- 153)
SOCI NON DONATORI N. 576 (+ 87)
TOTALE FORZA ASSOCIATIVA N. 24.305 (- 66)
soci donatori uomini N. 15.706 soci donatori donne N. 8.021
soci non donatori uomini N. 393 soci non donatori donne N. 183
Soci nuovi iscritti N. 2.174
Soci donatori che non hanno donato nel 2015 N. 2.427 (2.387)
per
- motivi sanitari n. 828 ( 884)
- motivi non sanitari n. 1.599 (1.503)
N.B. i dati tra parentesi sono relativi all’anno 2014
DONAZIONI
Donazioni al 31/12/2015 N. 45.023 (45.261)
con una diminuzione di 238 donazioni pari allo 0,53%
nel 2014diminuzione di 1.003 donazioni
nel 2013 diminuzione di 1.573 donazioni
RACCOLTA PRESSO AZIENDE OSPEDALIERE
Nelle Aziende Ospedaliere (Monza, Vimercate, Carate Brianza e Desio) sono state effettuate n. 32.601 donazioni con una diminuzione di n. 189 unità pari allo 0,58%.
RACCOLTA ASSOCIATIVA
Nel 2015 sono state effettuate n. 12.422 (12.471) donazioni con una diminuzione di n. 49 donazioni pari allo 0,39%
- CENTRO FORMENTANO n. 7.449 (7.332) + 117
- ARTICOLAZIONI ORGANIZZATIVEn. 4.973 (5.139) – 166
Per i donatori di sangue della Brianza l’anno 2015 va a registro con una “sensazione” di sostanziale pareggio rispetto al bilancio di 12 mesi fa. Sia il calo di donatori (-153) che quello di donazioni (-238) possono essere ritenuti fisiologici.
Entrando più nel dettaglio è bello però vedere, soprattutto a livello di donazioni, come si sia pressoché fermato il trend negativo che si è sviluppato negli ultimi due anni in virtù, soprattutto, degli adeguamenti che si sono dovuti apportare per rispondere alla nuova normativa europea entrata in vigore il 31.12.2014 (DPR 14.1.1997; Legge n. 219/2005; D.Lgs. n. 261/2007).
Se l’Ospedale San Gerardo di Monza vive una situazione di difficoltà di raccolta di sangue (-553) che probabilmente persisterà anche nel 2016, i centri raccolta degli ospedali di Vimercate, Desio e Carate Brianza girano ormai in segno positivo.
La raccolta associativa segna un +117 al Centro Formentano di Limbiate e un -166 per le altre unità di raccolta (Busnago, Lentate, Meda, Besana). L’anno scorso la perdita era però stata di 897, quindi il trend è notevolmente positivo. Da segnalare al Centro Formentano la crescita della raccolta di plasma (+360) e la diminuzione di quella di sangue intero (-243): questo per venire incontro alle esigenze sanitarie contingenti.
Andamento della raccolta associativa nell’anno 2015
I primi mesi del 2015 hanno scontato gli “effetti negativi” dell’applicazione delle nuove normative:
– disorientamento dei donatori abituati alla loro usuale sede di raccolta
– lontananza dalla nuova Unità di Raccolta
– difficoltà nei dirigenti a riorganizzare i nuovi calendari e a gestire la chiamata
La situazione è ora decisamente migliorata e i dirigenti delle Avis Comunali hanno sensibilizzato i donatori sulla possibilità di avere una scelta maggiore delle date di donazione.
Problemi legati alla raccolta di sangue:
Crisi economica e lavorativa: l’instabilità contrattuale crescente e le minori tutele dei lavoratori fanno sì che i donatori trovino maggiori difficoltà a richiedere il permesso di assentarsi dal posto di lavoro.
Sospensione per motivi sanitari
- cure dentarie (anemie, implantologia dentaria ecc.)
- anemie nei giovani
Il West Nile Virus non rappresenta più un problema perché è stato introdotto un esame supplementare sulle sacche di sangue (NAT Test) che permette di rilevare l’eventuale presenza del virus.
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Attività 2015
Oltre alla consueta attività di coordinazione e supporto amministrativo nei confronti delle Avis comunali, la grande novità del 2015 per Avis provinciale Monza e Brianza è stato l’avvio del Servizio Civile Nazionale e la conseguente realizzazione dell’atteso “Progetto Scuola”. Grazie al lavoro dei giovani Elisa Pacino e Nicholas Marelli ha finalmente preso forma il progetto educativo dedicato alle scuole di ogni grado. Da novembre a febbraio Avis provinciale, in supporto alle Avis comunali, ha già incontrato 19 classi di 6 comuni diversi per oltre 400 studenti.
Attività 2016
Quest’anno la nuova sfida a cui è chiamata Avis è l’attuazione dei nuovi requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti, come previsto dal dl 2/11/2015. Bisognerà allinearsi alle nuove indicazioni in tema di qualità e sicurezza sul versante del paziente, del donatore e della donazione.