Villa Bagatti Valsecchi, La Fondazione: “Noi estranei all’inchiesta per corruzione”
29 aprile 2016 | 10:55

La Fondazione La Versiera 1718, che gestisce la villa ora al centro di un’inchiesta, precisa la sua sulla completa estraneità dai fatti criminosi che sarebbero stati compiuti.
La Fondazione La Versiera 1718, che si occupa della gestione di Villa Bagatti Valsecchi di Varedo,
dichiara in una nota la totale estraneità da quanto sarebbe stato rilevato dall’operazione “Villa Munda”. L’inchiesta sull’acquisizione da parte del comune di Varedo di Villa Bagatti Valsecchi avrebbe evidenziato un presunto prezzo gonfiato rispetto al suo valore. Quattro gli indagati per corruzione. Sarà quindi il processo a stabilire se le accuse imputate siano vere o false.
Nel frattempo La Fondazione scrive che “ non ha nulla a che fare con tutto ciò”, e anzi punta il dito sulla “deriva populista” che ha confuso i fatti, insinuando che tra gli indagati potrebbero esserci anche alcuni membri o volontari della Fondazione.
Nel frattempo La Fondazione scrive che “ non ha nulla a che fare con tutto ciò”, e anzi punta il dito sulla “deriva populista” che ha confuso i fatti, insinuando che tra gli indagati potrebbero esserci anche alcuni membri o volontari della Fondazione.
«Sono incominciate a girare voci, telefonate e commenti sui social di pura natura demagogica che hanno dimostrato solo una scarsissima informazione al riguardo – si legge in una lettera indirizzata alla stampa -. Parlare e commentare in maniera approssimativa e distorta dei fatti accaduti, strumentalizzare a fini più o meno politici quanto reso noto dai media, ha creato un danno d’immagine non solo al nome della villa, ma a tutti coloro che da anni con amore e dedizione senza ricevere nessun compenso, si dedicano alla cura e salvaguardia dell’antica dimora varedese».
La Fondazione La Versiera ribadisce con fermezza che il sequestro di 3,3 milioni di euro riguarda i beni personali degli indagati, e non influenza in alcun modo Villa Bagatti, che non subirà alcun provvedimento di sequestro o chiusura, o il calendario di eventi previsti per il 2016. «Alla luce di quanto emerso, la Fondazione e l’attuale amministrazione del Comune di Varedo sono parte lesa – ribadiscono i portavoce dell’associazione -. Continueremo pertanto a lavorare con passione, sacrificio e umiltà, ma soprattutto con la trasparenza morale che ci ha caratterizzato in questi anni. Il resto lo lasciamo a tutti coloro che, per opportunismo, ignoranza o negligenza, vogliono gettare scredito laddove c’è solo impegno e determinazione».