Calcio Monza: via Delpiano, arriva Zaffaroni. Colombo: “Voglio la Serie C”

Alessio Delpiano non è più l’allenatore del Monza. Il suo posto è stato preso da Marco Zaffaroni. Nel giro di 24 ore la società di via Ragazzi del ‘99 ha sciolto il nodo della panchina.
Alessio Delpiano non è più l’allenatore del Monza. Il suo posto è stato preso da Marco Zaffaroni. Nel giro di 24 ore la società di via Ragazzi del ‘99 ha sciolto il nodo della panchina, che ha vissuto un singolare passaggio di consegne tra un difensore centrale del Monza delle promozioni in Serie B del 1992 e 1997 e un difensore centrale del Monza delle promozioni in Serie B solo sfiorate nel 2006 e 2007.
Il ruolo e la militanza biancorossa non sono l’unica cosa che accomuna Delpiano e Zaffaroni. La professionalità, l’intelligenza, la pacatezza, la bravura e un indiscutibile attaccamento alla maglia del “1912” ne hanno fatto icone della tifoseria di due decenni differenti. Purtroppo l’esperienza da “coach” del 47enne originario di Settimo Torinese non è stata fortunata: il decimo posto finale non è risultato soddisfacente, anche se l’esonero e il richiamo dopo le 11 sciagurate giornate con alla guida della squadra Sandro Salvioni non l’hanno aiutato nell’opera di costruzione di un gruppo che potesse essere credibile per la prossima stagione. Il milanese Zaffaroni, anch’egli del 1969, avrà più tempo a disposizione per plasmare il materiale che gli sarà messo a disposizione, che però crediamo sarà di ben altra cifra tecnica. La scorsa estate, infatti, la rifondata società brianzola era riuscita solo a mettere assieme una sorta di accozzaglia di scarti di altre squadre. Uno solo l’elemento distintosi positivamente per tecnica, temperamento e gol: l’attaccante Gianluca Soragna, da dicembre affiancato da Loris Palazzo, l’unico giocatore attualmente confermato.Delpiano, oltre ai risultati scadenti, ha certamente pagato caro il fatto di aver faticato a dare un gioco decente al team biancorosso. L’altroieri il club ha ufficializzato la sua mancata riconferma, che riguarda anche l’allenatore in seconda Giacomo Ferrari, l’allenatore dei portieri Dario Caglioni e il preparatore atletico Giampiero Zamboni.
Ieri è stato invece comunicato l’ingaggio come allenatore di Marco Zaffaroni, un altro ex giocatore biancorosso (3 gol in 128 presenze tra il 2004 e il 2008) ed ex giocatore di Serie B nel Taranto. Da tecnico ha guidato il Perugia in Prima Divisione, la Folgore Verano in Eccellenza, la Folgore Caratese in Serie D e la Caronnese in Serie D. Proprio quest’anno a Caronno Pertusella ha ottenuto il suo miglior piazzamento in carriera (2° posto).
Perché ha scelto il Monza senza aspettare l’eventuale ripescaggio tra i professionisti della Caronnese? Lo ha spiegato oggi in conferenza stampa al centro sportivo Monzello: “Ho bisogno di nuovi stimoli. A Caronno Pertusella ho trascorso già tre anni arrivando al massimo. Sentivo ormai la necessità di andare a cercare qualcosa di nuovo e dunque ho accettato con grande entusiasmo la proposta del Monza. È una società alla quale sono legato, un ambiente in cui mi sono trovato molto bene e inoltre è un posto dove ci sono ambizioni: potrebbe rappresentare per me un grande momento di crescita, un’occasione per mettermi alla prova. La Caronnese forse sarà ripescata? Ma io non faccio mai scelte sulla base della categoria. Le decisioni che prendo vengono dal cuore, non dalla testa. Qui, poi, ho il vantaggio di conoscere già l’ambiente, anche se ci sono stato in un contesto diverso e in un periodo diverso. Certo, allenare il Monza in Serie D sarà gratificante, ma vorrà dire anche assumersi grandi responsabilità. Sarà una bella sfida, da affrontare con grande determinazione”. “Zaffa” non teme di finire come il suo predecessore? “Delpiano ha avuto meno tempo di quanto ne avrò io per preparare determinate cose. Comunque, ogni stagione fa storia a sé. Certamente bisogna cercare di far tesoro di quello che è successo. L’ambiente è un po’ scottato, ma questa situazione deve essere superata, perché è necessario ripartire con tanto entusiasmo e voglia di far bene. È un filo sottile quello che separa la consapevolezza dalla presunzione: in Serie D le squadre che partono con ambizioni di vittoria sono 30-40 su circa 170, ma alla fine solo 9 vincono”.
Riguardo all’attuale rosa Zaffaroni chiede tempo: “Non conosco i giocatori del Monza 2015/16. Dovremo fare delle valutazioni nei prossimi giorni per stabilire se qualcuno potrà essere confermato. Gianluca Soragna? Lo conosco come giocatore, ma la cosa vale anche per lui. Andrea D’Errico? L’ho visto giocare nella Pro Patria: ha grandi qualità. Portiere ‘under’ o portiere esperto? Anche questa sarà una scelta da valutare nelle prossime settimane. Se arriverà qualcuno dalla Caronnese? Luca Guidetti è un giocatore molto valido… Quando andremo in ritiro (dal 24 al 31 luglio a Piazzatorre in Val Brembana, ndr) spero che la squadra sia delineata il più possibile, ma non sarà facile. Intanto nei prossimi giorni definiremo il resto dello staff tecnico. A livello di amichevoli estive mi basterà farne una alla settimana, tendenzialmente contro squadre Primavera. Il sistema di gioco? La mia idea è di lavorare sul 4-4-2. Credo di aver preso qualcosa da ogni allenatore che ho avuto. Con Giuliano Sonzogni avevo un rapporto buono. È una persona un po’ particolare, però siccome entrambi parlavamo poco si era creata un’intesa tacita che aveva prodotto dei buoni effetti… Se chiederemo di giocare nel Girone A o nel Girone B? Si dice in giro che il Girone A, quello piemontese, sia di livello inferiore rispetto al B, quello lombardo. Per me la differenza tra un campionato e l’altro c’è a livello di categorie, non di gironi. Posso affermare che sicuramente nel Girone B ci sono campi più belli. Comunque non è detto che giocando nel Girone A sarei avvantaggiato perché è un girone che conosco bene. Ho dichiarato che ogni stagione fa storia a sé anche perché ogni anno il 90% delle squadre cambiano il 90% dell’organico. I tifosi delusi? Bisognerà riavvicinarli attraverso i risultati. Solo con quelli potrà tornare l’armonia tra la società e i supporters”.
In conclusione anche il presidente Nicola Colombo ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Voglio salire in Serie C e lo voglio fare quest’anno. Zaffaroni sa che qui non avrà tre anni per vincere i play-off, come a Caronno Pertusella, ma uno per vincere il campionato. Per il momento abbiamo confermato solo Palazzo e ingaggiato il portiere Leonard Petrisor proveniente dalla Bustese Roncalli. A livello dirigenziale il team manager Vincenzo Iacopino ha avuto un ruolo importante nella scelta dell’allenatore assieme al direttore sportivo Filippo Antonelli Agomeri, il che significa che gli potrebbe essere affidato un incarico più importante. A proposito ancora di Zaffaroni, dallo scorso febbraio era la nostra prima scelta. Fabio Gallo è un nome che è venuto fuori dopo assieme ad altri perché a un certo punto avevamo deciso di guardarci attorno per confrontare le varie possibilità. Rispetto a Delpiano, Zaffaroni inizia a lavorare con un vantaggio di un mese e mezzo. Sono convinto che faremo un’ottima squadra. Invece non sono sereno per la questione dello stadio. Io e i miei tecnici stiamo valutando dei progetti di riqualificazione del Brianteo, ma le linee guida deliberate per il bando dalla Giunta comunale mi hanno lasciato perplesso: sembra che in Municipio non abbiano capito che per riqualificare lo stadio bisogna coinvolgere gli investitori privati, per permetterne un utilizzo commerciale e per eventi. A proposito di marketing, ho una trattativa interessante in corso con un potenziale main sponsor”. Da cosa è stato più deluso nella stagione appena trascorsa? “In particolare dagli 88′ di insulti rivolti dal pubblico a Salvioni durante una partita”.