Varedo, è polemica elettorale tra il centrodestra e Zini su Villa Bagatti

L’inchiesta aperta in merito alla vendita di Villa Bagatti Valsecchi è il pretesto per una prima polemica pre-elettorale, che vede il candidato di centrosinistra attaccato dalla destra.
I nomi dei candidati alle elezioni comunali del 5 giugno sono noti da poco, e già cominciano le polemiche. A scatenare lo sdegno di Stefano Zini, della lista civica di centrosinistra Insieme per Varedo – Uniti per Varedo, è un manifesto diffuso sui social dal centrodestra, che invece sostiene la candidatura del leghista Filippo Vergani. Il pretesto è l’inchiesta aperta in merito a Villa Bagatti Valsecchi, una delle notizie più calde dell’ultimo periodo.
Nel manifesto, firmato dalla lista di Vergani, i partiti di centrodestra rivendicano il comportamento attento e corretto dell’attuale sindaco, Diego Marzorati: «Grazie all’esposto del sindaco, oggi le notizie emerse dalle indagini sono molto chiare – si legge -. Il nostro candidato sindaco e la sua squadra continueranno ad impegnarsi nella ricerca della verità per l’interesse generale di tutti i varedesi».
«Il centrodestra ha redatto un manifesto ambiguo – accusa Zini -. Forse non hanno molti argomenti a loro favore per la campagna elettorale: in questi cinque anni hanno perso credibilità». Il candidato del centrosinistra viene in effetti citato e chiamato in causa con due domande retoriche, al di sotto di un collage di articoli recenti riguardanti l’operazione “Villa Munda”: «Il consigliere della lista civica Insieme per Varedo – Uniti per Varedo denuncerà anche queste testate giornalistiche per diffamazione? Stefano Zini non si è politicamente accorto di nulla?», si chiedono gli autori.
«Io non ho mai denunciato nessuno – ci tiene a sottolineare Zini -, si riferiranno a qualche lettera inviata al consigliere Emanuele Padoan. E cosa significa accorgersi “politicamente” di qualcosa? Tanto più che, nelle operazioni di acquisto della villa, fu la Lega Nord a votare a favore su tutto. Insomma, il solito atteggiamento del centrodestra, che si dice garantista solo quando gli fa comodo: non c’è ancora alcun processo -. E conclude -: Noi non vogliamo entrare in questa polemica, anche perché io non sono stato né indagato né coinvolto».
Sulla questione è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle per voce del candidato sindaco Stefano Guagnetti: «Le vicende non fanno altro che confermare quello che da sempre sosteniamo e che abbiamo scritto in un volantino ben 2 anni fa: che non c’è differenza tra destra e sinistra, sono due facce della stessa medaglia – afferma via comunicato stampa -. Una politica che ridia il giusto valore a questa parola è possibile, con la trasparenza e riscoprendo la centralità del cittadino nell’azione dell’amministrazione pubblica, argomenti che abbiamo messo prioritari nel nostro programma. Ora a Varedo destra e sinistra fanno finta di rinnovarsi mettendo un po’ di facce nuove in lista, ma la sostanza non cambia».
Ultimo aggiornamento 02.05.2016 ore 12.00