Il Monza 1912 pensa al ripescaggio. Colombo: “Ci proveremo, però lo stadio…”

10 giugno 2016 | 10:24
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Il Monza 1912 pensa al ripescaggio. Colombo: “Ci proveremo, però lo stadio…”

Il Monza 1912 potrebbe chiedere il ripescaggio in Divisione Unica di Lega Pro, l’ex Serie C. Lo si evince dalle decisioni prese l’altroieri dal Consiglio della Federcalcio e lo conferma il presidente del club biancorosso Nicola Colombo.

Il Monza 1912 potrebbe chiedere il ripescaggio in Divisione Unica di Lega Pro, l’ex Serie C. Lo si evince dalle decisioni prese l’altroieri dal Consiglio della Federcalcio e lo conferma il presidente del club biancorosso Nicola Colombo.

La possibilità per il Monza di tornare tra i professionisti nasce lo scorso 25 marzo con la pronuncia della terza Sezione del Collegio di garanzia dello sport del Coni, che sancisce che il format della Divisione Unica doveva rimanere di 60 squadre e non scendere a 54 come verificatosi l’estate scorsa per mancanza di società coi requisiti necessari. In pratica la riduzione delle squadre dovrebbe avvenire solamente in applicazione di una delibera federale e con un anticipo di due anni.

Pertanto l’altroieri al Consiglio federale è toccato controvoglia, ma con soddisfazione invece del nuovo presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, fissare i criteri e le procedure di ripescaggio in terza serie. Tali criteri hanno sorpreso non pochi addetti ai lavori in quanto hanno poco a che fare con quelli stabiliti nelle scorse stagioni perché privilegiano i club delle grandi città a sfavore di quelli che hanno ottenuto risultati migliori sul campo.

monza-stadio-brianteo-2-mb-600x315Quali sono questi criteri? Le società che potranno essere ripescate dovranno versare alla Figc una tassa a fondo perduto di 250mila euro, non dovranno avere alcuna pendenza economica relativa alla stagione 2015/16, non dovranno essersi macchiate di alcun illecito amministrativo nelle ultime tre stagioni o sportivo nelle ultime due stagioni, dovranno avere uno stadio a norma con i criteri infrastrutturali della Lega Pro. Insomma, ci sono le prescrizioni ma non la normativa per stilare una graduatoria nel caso le società richiedenti il ripescaggio siano più di quelle necessarie. La sensazione è che solo in quel caso si procederebbe guardando la posizione in classifica nel campionato appena concluso.

E ora veniamo al Monza 1912. I soldi li ha (altrimenti non starebbe allestendo in questi giorni una squadra per lottare per la promozione), non ha pendenze economiche (quella è roba del fallito Monza Brianza 1912), non ha commesso né illeciti amministrativi né sportivi negli ultimi anni (chi li ha commessi è sempre la vecchia società fallita), ha lo stadio a norma… o forse no. L’unico dubbio è questo. Per schiarirci le idee abbiamo contattato nientedimeno che il presidente Nicola Colombo: “Effettivamente anche noi abbiamo aspettato questo Consiglio federale per valutarne gli esiti. Sembra proprio che ci sia la possibilità di ripescaggio. I soldi non sono uno scoglio: se ho speso un anno fa 300mila euro per la Serie D non sarebbe un problema spenderne quest’anno 250mila per la Divisione Unica. Il resto credo sia tutto a posto perché le colpe del Monza Brianza 1912 non possono ricadere sul Monza 1912 non avendo rilevato il titolo sportivo. Lo stadio a norma per la Lega Pro è invece un punto da verificare. Le condizioni del Brianteo rischiano di essere un impedimento non di poco conto. Nei prossimi giorni approfondiremo le prescrizioni della Figc coi nostri esperti e quindi valuteremo se presentare domanda di ripescaggio o meno. Se rientriamo in tutti i parametri sarà certo che ci proveremo perché non ne faccio un problema economico. L’ostacolo più difficile a quel punto sarebbe essere tra le prime in graduatoria”.

calcio-monza-colombo-mbTornando al problema dello stadio, ha avuto notizie relativamente al bando della gara pubblica per la concessione del Brianteo e del centro sportivo Monzello? “Proprio l’altroieri ho avuto un incontro con l’Amministrazione comunale, dalla quale sono stato rassicurato sul fatto che la gara sarà aperta non solo, come si legge nella delibera con le linee guida, ai soggetti individuati dall’articolo 2, comma 1, della Legge Regionale 27/2006 (cioè alle società ed associazioni dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate, Federazioni sportive nazionali anche in forma associata, ndr). A breve il bando sarà pubblicato con i chiarimenti necessari per coinvolgere società di capitali che possano investire nel Brianteo per fare in modo che non viva solo di sport, ma possa diventare un valore aggiunto per la città”.

Per quanto riguarda la parte sportiva, ci sono ulteriori novità nell’organigramma societario? “Al team manager Vincenzo Iacopino stanno per essere assegnate alcune deleghe solitamente di competenza di un direttore generale”.

A che punto è la costruzione della rosa per la prossima stagione? “Il neoallenatore Marco Zaffaroni ha la possibilità di scegliere tra molti bravi calciatori che vogliono venire a giocare a Monza. Oltre all’attaccante Loris Palazzo, già confermato, e al portiere Leonard Petrisor, già prelevato dalla Bustese Roncalli, abbiamo per ora trovato l’accordo con altri 4 o 5 giocatori. Un paio hanno disputato l’ultima stagione nella Caronnese guidata da Zaffaroni: uno è il centrocampista Luca Guidetti (nominato pochi giorni fa Miglior centrocampista della Serie D dal Dipartimento interregionale della Lega nazionale dilettanti, ndr)”.