Musei civici 300mila euro spesi, l’assessore: “Meno non si può”

21 giugno 2016 | 22:46
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Musei civici 300mila euro spesi, l’assessore: “Meno non si può”

Costi alt per un museo che incamera solo 18mila euro all’anno. Eppure l’assessore alla Cultura non ci sta e spiega (ancora una volta) che è così o è così.

Fatti i conti in tasca alla Casa degli Umiliati di via Teodolinda, il dato emerso è di un costo annuo di gestione pari a 306 mila euro, a fronte di un ricavo di soli 18 mila euro.

Un dato che, messo così a nudo in un nostro articolo, che è stato molto letto e commentato, ha portato l’assessore alla Cultura dell’Acquila, ieri 20 giugno, in occasione della presentazione degli eventi per il secondo anniversario d’apertura dei Musei Civici, a spiegare ancora una volta (lo aveva già fatto attraverso le pagine del nostro quotidiano, ndr) le ragioni di tale spesa.

Una spesa che, a suo dire, rientra nella statistica dei musei italiani, che è inevitabile in quanto sono costi fissi da sostenere e che deve sopratutto tener conto che i Musei Civici sono una risorsa culturale della città, e non devono essere visti come un peso per la spesa pubblica.

Detto ciò, resta ancora valida la critica mossa da Paolo Piffer, consigliere di PrimaVera Monza, che aveva affermato: “Visto che il personale del museo è già dipendente del Comune e che i costi sono inevitabili, forse sarebbe il caso di utilizzarli meglio”. E il consigliere, che è solito a fantasiosi colpi di testa aveva promosso la sera stessa di far crescere la notorietà del museo con sfida a colpi di like: “E’ mai possibile che il consigliere Lamperti ne abbia più dei nostri amati Musei?”. E così nel giro di poche ore i seguaci del museo sono diventati da poche centinai che erano più di 1200. Chissà se almeno qualcuno di questi abbia poi deciso di andare anche a visitare la Casa degli Umiliati di via Teodolinda, contribuendo alla causa?