Brianteo e Monzello, gara deserta: Colombo: “Il bando non era preciso”

18 ottobre 2016 | 16:04
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Brianteo e Monzello, gara deserta: Colombo: “Il bando non era preciso”

Colpo di scena. Il bando di gara per la concessione d’uso dello stadio Brianteo e del centro sportivo Monzello è andato deserto.

Colpo di scena nella questione della gestione dello stadio Brianteo e del centro sportivo Monzello: il bando di gara per la concessione d’uso dei due impianti comunali è andato deserto.

Il termine delle ore 12 del 17 ottobre per la presentazione delle offerte economiche è scaduto appunto ieri senza che neppure l’attuale gestore, la Società sportiva Monza 1912, che ci opera tramite affidamento diretto, si sia fatto avanti per rinnovare il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno.

Il bando di gara era stato pubblicato un mese e mezzo fa all’albo pretorio municipale. Era rivolto ai soggetti individuati dall’articolo 2, comma 1, della Legge Regionale 27/2006, cioè le “società ed associazioni dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate, Federazioni sportive nazionali anche in forma associata”, nonché ai raggruppamenti temporanei tra questi soggetti e soggetti privati diversi e, solo in mancanza di offerte ovvero in caso di mancata aggiudicazione, ad altri soggetti.
Erano stati richiesti, tra gli altri requisiti, quello di capacità economico-finanziaria e quello di capacità tecnica. I partecipanti alla gara dovevano aver realizzato “in uno degli ultimi tre esercizi (2013, 2014 e 2015) o in una delle ultime tre stagioni sportive (2013/2014, 2014/2015 e 2015/2016), entrate sia da attività̀ istituzionali che commerciali o un fatturato complessivo di importo pari o superiore a 239mila euro” e avere “l’esperienza consistente nell’aver gestito nell’ultima stagione sportiva 2015/2016 o da ottobre 2015 a giugno 2016 ovvero almeno per un anno o una stagione sportiva nel quinquennio 2010/2015, strutture con minimo di 3.900 posti destinate ad ospitare la realizzazione di eventi pubblici, quali manifestazioni sportive, culturali e/o sociali e/o di spettacolo ed affini”.

Le basi d’asta erano state fissate in 20mila euro più Iva annuali e in 30 anni di durata contrattuale. Le offerte dovevano essere al rialzo nel primo caso e in riduzione nel secondo. L’offerta economica migliore sarebbe stata quella con il valore assoluto più alto dopo aver diviso il canone totale proposto dal singolo operatore per la durata di concessione proposta. Ricordiamo che con l’attuale concessione il Monza 1912 deve pagare un canone su base annuale di 49.028,76 euro oltre Iva.

calcio-monza-grumellese-stadio-brianteo-mbI due impianti sarebbero stati concessi “allo scopo di favorire lo sviluppo della pratica del calcio e/o di altre attività sportive e/o sociali e/o ricreative e/o culturali e/o di spettacolo in ogni loro accezione che il concessionario deve perseguire e che il Comune intende favorire, compatibili con le destinazioni d’uso delle strutture e delle attrezzature. È riconosciuto al concessionario il diritto di sfruttamento economico del bene, con la possibilità di svolgere ogni altra attività prevista dal proprio oggetto sociale, a condizione che queste siano compatibili con la destinazione degli impianti e non venga pregiudicata l’attività prioritaria delle strutture concesse (attività di calcio)”.

Il soggetto vincitore del bando avrebbe dovuto eseguire la manutenzione, pagare l’imposta di pubblicità e avrebbe avuto l’obbligo di concedere l’utilizzo degli impianti alla “società agonistica cittadina iscritta ad un campionato calcistico nazionale, con prelazione alla società sportiva con la squadra iscritta al campionato di più alto livello, alle migliori condizioni offerte a terzi, con conseguente obbligo di ottenere le autorizzazioni dei competenti organi per lo svolgimento dell’attività societaria”. Pertanto il concessionario avrebbe dovuto permettere al Monza 1912 di disputare al Brianteo le partite del campionato di Serie D e al Monzello, oltre agli allenamenti della prima squadra, gli allenamenti e le partite delle squadre Juniores nazionali, Allievi 1999 Regionali, Allievi 2000 Professionisti, Giovanissimi 2001 Regionali, Giovanissimi 2002 Professionisti, Giovanissimi 2003 Professionisti, Esordienti 2004, Pulcini 2005, Pulcini 2006. Il Monza 1912 aveva inoltre il diritto di prelazione, con obbligo di pareggio alla migliore offerta, in sede di aggiudicazione della gara.
Nel bando c’era pure l’obbligo “di riservare la facoltà di utilizzo gratuito degli impianti all’Amministrazione Comunale per lo svolgimento di eventi/manifestazioni per un numero massimo di 10 giornate nel corso dell’anno”.

calcio-monza-presentazione-monzello-mbLo stadio Brianteo, che ha una capienza di 18.568 posti attualmente ridotta a 4.999 per la disputa delle partite di calcio e a 7.450 per le restanti tipologie di manifestazioni, sarebbe stato dato in concessione nella sua totalità, includendo dunque tutti gli spazi posti sotto le diverse tribune, ad esclusione degli spazi attualmente concessi in uso ai club Società Nazionale di Salvamento (Sezione di Monza) e Società Ciclistica Pedale Monzese, e il parcheggio. Si tratta di una quarantina di locali e una ventina di servizi.
Il centro sportivo Monzello è invece composto da 4 campi di allenamento, due dei quali con tribune scoperte da 600 e 900 posti, 12 spogliatoi, una palestra predisposta per la preparazione fisica degli atleti, una sala dedicata ai test medici e un edificio che ospita uffici, la segreteria, il bar e la sede della Ss Monza 1912.

Il club biancorosso aveva dichiarato, tramite il presidente Nicola Colombo, di voler partecipare alla gara, ma non aveva chiarito se avesse corso da sola o in associazione temporanea di imprese. Il numero 1 di via Ragazzi del ‘99 doveva valutare coi suoi legali e consulenti la soluzione migliore. “Sto parlando con delle persone che potrebbero entrare con le proprie imprese in una cordata avente come scopo la riqualificazione del Brianteo e del Monzello – aveva dichiarato un mese fa a MbNews – Lo stadio, così com’è, è una bruttura intollerabile. L’obiettivo prioritario è di farlo tornare com’era una volta, agibile per tutti i 18.568 posti”.

calcio-monza-colombo-mbL’abbiamo richiamato per chiedergli il motivo della mancata partecipazione alla gara. “Siamo sempre interessati a continuare a gestire il Brianteo e il Monzello, ma i contenuti del bando erano perfetti per strutture che potevano già reggersi economicamente, non certo per lo stadio di viale Sicilia e il centro sportivo di via Ragazzi del ’99 – ha esordito – Qui siamo di fronte a impianti per i quali occorrono investimenti importanti, provenienti da investitori importanti, che devono recuperare le risorse investite. Il bando doveva essere più preciso riguardo alle possibilità di sfruttamento commerciale del Brianteo e del Monzello, specificando quello che si poteva fare e quello che non si poteva fare. Invece si leggeva che ogni progetto di questo tipo doveva essere approvato dal Comune. Ma uno non può investire somme importanti senza sapere se potrà avere un ritorno! A queste condizioni non è stato possibile proporre un progetto che coinvolgesse altri investitori, che è il mio obiettivo”.

E dunque cosa succederà adesso? Ha già parlato con gli amministratori comunali? “Sì, ho già spiegato loro i motivi della mancata partecipazione alla gara da parte della Ss Monza 1912. Ma ho anche già avanzato una proposta alternativa al bando a procedura aperta. A parer mio la soluzione migliore è il project financing (strada che il Comune intraprese nel 2014 “scottandosi”, in quanto il presidente dell’Associazione calcio Monza Brianza 1912, Anthony Armstrong-Emery, che avrebbe dovuto presentare una formale proposta di project financing entro il 15 novembre, si dileguò, ndr). Noi abbiamo pronti tre progetti: uno piccolo, uno medio e uno grande. Siamo disponibili a mostrarli all’Amministrazione comunale quando vuole”.

calcio-monza-colombo-mbCi può dire qualcosa di più sui tre progetti? “Quello piccolo consiste nella semplice messa a norma dello stadio, dunque il rifacimento degli impianti, l’installazione dei tornelli, la ricostruzione del muro di cinta e altri lavori che consentano di riportare il Brianteo a 18.568 posti agibili, in modo da ospitare anche eventi di spettacolo come i concerti. Quello medio prevede interventi più consistenti per rendere più bello e confortevole lo stadio, ma anche l’inserimento di esercizi commerciali nella pancia dello stadio. Quello grande trasformerebbe lo stadio cittadino in una struttura di livello europeo, con 20-25mila posti a sedere più vicini al campo di gioco e la copertura retrattile in caso di maltempo. Ci piace il modello dello stadio di Nizza, per fare un esempio”.

Andando deserta la gara, però, resta poco tempo per eseguire i lavori: in caso di promozione in terza serie lo stadio sarebbe a norma? “No. E dalla Prefettura hanno detto a noi e al Comune che se non verranno eseguiti i lavori richiesti dalla Commissione provinciale di vigilanza non potremo giocare al Brianteo la prossima stagione. Io sono ancora fiducioso in una soluzione amministrativa in tempi brevi, perché anche se in Italia la burocrazia è efficientissima, se c’è la volontà e la capacità di risolvere il problema c’è tutto il tempo per realizzare le opere necessarie. Una delle aziende di cui sono socio, la Ceta, ha già costruito strutture per stadi a Brescia e a Latina e attualmente le sta costruendo a Crotone, dove nei prossimi giorni sarà riaperto lo stadio riqualificato e ampliato in seguito alla promozione in Serie A della squadra calabrese”.

calcio-monza-pro-loco-concorezzo-mostra-colombo-mbE riguardo al Monzello? “Lì adesso il problema sono le docce fredde in un paio di spogliatoi. Si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria, quindi di competenza del Comune, che stiamo sollecitando da un paio di mesi. Abbiamo valutato di anticipare noi i lavori chiedendo poi il rimborso, ma ci è stato detto che se procediamo per conto nostro ci dobbiamo scordare di chiedere i soldi indietro al Comune… Questa è la burocrazia che spero di non dover affrontare per la riqualificazione del Brianteo”.