Il Prefetto del Papa, Gänswein: “Teodolinda patrimonio del Mondo”

24 ottobre 2016 | 11:56
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Il Prefetto del Papa, Gänswein: “Teodolinda patrimonio del Mondo”

Il Prefetto del Papa, Georg Gänswein: “Teodolinda è messaggera di pace. Gli affreschi sono uno straordinario patrimonio del Mondo”

“Un messaggio di pace che è ancora attuale”. Queste le parole di Monsignor Georg Gänswein, prefetto della Casa pontificia e già segretario particolare del pontefice emerito Benedetto XVI, che ieri, domenica 23 ottobre, ha visitato la Cappella Teodolinda, recentemente restaurata e il Museo attiguo.

Una visita culturale alla quale è seguita la celebrazione della Santa messa in Duomo. Monsignor Gänswein è arrivato a Monza precedendo la lettera con la quale Papa Ratzinger accetta la dedica del libro “Atlante iconografico”, interamente dedicato al ciclo di affreschi degli Zavattari. Gli affreschi sono composti da 45 scene divise in cinque fasce sovrapposte, che raffigurano oltre 800 personaggi per un totale di circa 500mq di superficie dipinta. L’occasione del restauro coincide anche con i settecento anni della traslazione delle spoglie di Teodolinda che riposa in Duomo dal 1308. Il Papa è stato uno studioso proprio a Ratisbona della figura della regina che per prima si convertì al cattolicesimo tra i barbari.

“La Corona ferrea è un mito che porta con sé tanta storia, da Gregorio Magno a Teodolinda. – ha sottolineato il religioso – La Corona Ferrea porta con sé un messaggio di pace e dove c’è pace c’è sempre umanità. Dove manca la pace manca l’umanità”.

Un tour, quello del Prefetto pontificio, guidato dal presidente della Fondazione che gestisce grazie al Museo questo patrimonio storico e religioso, Franco Gaiani.

Monsignor Georg Gänswein-Museo-Duomo-Monza-2016.jpg-3Con un italiano pressoché perfetto, ma che ancora lascia spazio a un leggero accento teutonico, monsignor Gänswein ha sottolineato il messaggio di pace sempre attuale della regina Teodolinda, un messaggio portato attraverso il linguaggio universale dell’arte. E poi lui che tutti i giorni vede Papa Ratzinger, ha parlato della sua vita ritirata, del fatto che sia ancora lucidissimo di mente, anche se le gambe fanno sempre più fatica, e delle sue giornate fatte di preghiera e di studi. “Vive come un monaco ed esce dal Vaticano solo quando Papa Francesco lo invita. L’ultima volta è stata in occasione del suo 65° anno di sacerdozio. Si concede sempre meno alle interviste, anche se le richieste sono sempre molte.”

Il Prefetto del Papa, Georg Gänsweine, relaziona sempre sulle sue visite e allora chissà se le impressioni positive raccolte domenica riusciranno a convincere il Vaticano ad inserire tra le tappe della visita milanese del 25 marzo di Papa Francesco, anche quella di Monza: “Il patrimonio storico e religioso è di gradissimo valore, ma ad oggi non è possibile prevedere se Papa Francesco riesca anche a passare da Monza.”

Se la venuta del Papa a Monza resta solo un’ipotesi, la certezza è che gli affreschi della Cappella Teodolinda, miglior esempio in Italia di stile Tardo Gotico, eseguiti dagli Zavattari tra il 1441 e il 1446, hanno molto colpito il prefetto pontificio. “Teodolinda quando si ritrovò a regnare non aveva esperienza politica, ma grazie alla fede riuscì a guidare e a pacificare il suo popolo, in un’epoca in cui la pace era cosa rara. La regina è messaggera e creatrice di pace. Attraverso il linguaggio dell’arte, con uno stile ancora oggi moderno, il significato arriva agli occhi degli uomini. Una pace che può arrivare, come dimostra la storia di questa donna, anche tra genti diverse.”