Monza-Cavenago Fanfulla 3-1. Ma arrivano dimissioni…

Con un paio di gol segnati nei primi 18’ il Monza archivia la pratica Cavenago Fanfulla, ma non riesce a rosicchiare punti alla Pergolettese, capace di inanellare l’ottavo successo in 8 partite.
Con un paio di gol segnati nei primi 18’ il Monza archivia la pratica Cavenago Fanfulla, ma non riesce a rosicchiare punti alla Pergolettese, capace di inanellare l’ottavo successo in 8 partite. Restano dunque 4 le lunghezze di distacco dalla compagine cremasca e restano 3 i punti di vantaggio sul Ciliverghe Mazzano, che a sua volta precede di 1 punto il Seregno.
I biancorossi rimangono imbattuti mentre i loro avversari di oggi interrompono la striscia di 4 risultati utili consecutivi venendo raggiunti all’undicesimo posto in graduatoria dal Darfo Boario e dalla Grumellese. Avversari neopromossi che rappresentano i Comuni di Cavenago d’Adda e Lodi: un anno fa, infatti, in seguito alla chiusura per problemi finanziari del Fanfulla, i dirigenti del Cavenago hanno trasferito la sede di gioco nel capoluogo provinciale, modificando i colori sociali gialloblù nei bianconeri della storica società del Guerriero. Se tra Monza e Cavenago non ci sono precedenti, tra Monza e Fanfulla ce ne sono diversi, ma l’ultimo è stato disputato 62 anni fa; ed è da 101 anni che i bianconeri bassaioli non vincono nella capitale della Brianza.
Un altro motivo di fascino regalato alla partita è stata la presenza tra le fila ospiti di ben quattro ex giocatori biancorossi: i prestiti Achenza (in campo), Capelli (subentrato) e Buzzi (in tribuna) e la meteora Spampatti (subentrato). Inoltre si è assistito alla sfida tra due gemelli: Andrea D’Errico del Monza si è trovato faccia a faccia col fratello Luca.
Il Monza ha dominato il primo tempo, chiudendolo però con sole due reti di scarto. Nella ripresa il Cavenago Fanfulla è cresciuto in maniera esponenziale, dimezzando le distanze e spaventando in più occasioni il pubblico del Brianteo, che ha potuto tirare un sospiro di sollievo solo al 92’ quando Ferrario, entrato da 7’, ha trasformato il rigore assegnato un po’ generosamente dall’arbitro veronese per una spintarella ai suoi danni.
Ma riavvolgiamo il nastro: l’allenatore biancorosso Marco Zaffaroni non ha potuto disporre degli infortunati Roveda e Adorni, due giocatori comunque non titolari. Ha confermato tre delle quattro novità di una settimana prima a Levico Terme (Perini, Ramponi e Santonocito rispettivamente per Palesi, Gasparri e Ferrario), mentre è tornato a preferire Palazzo al posto di Barzotti.
L’avvio è bruciante: al 9′ Guanziroli arriva sul fondo e mette in mezzo per Santonocito che è impeccabile nel colpire al volo a incrociare facendo esplodere di gioia il Brianteo; al 10′ ancora il numero 9 ci prova, ma dal limite manda fuori di poco; al 18′ si assiste a una ripartenza con Santonocito che serve a destra Ramponi il quale mette in mezzo per Palazzo, implacabile nell’infilare di piatto la porta difesa da Guerci. Al 24′ i padroni di casa potrebbero chiudere la partita, ma Santonocito, involatosi in contropiede assieme a Palazzo, a tu per tu con Guerci, invece di servire il compagno meglio piazzato, prova a superare il portiere finendo col vedere il pallone respinto dal guantone dell’estremo difensore ospite. Nel Cavenago Fanfulla entra l’“ex” Capelli e subito prova a far male alla società che detiene il suo cartellino: la sua conclusione rasoterra da buona posizione non centra però lo specchio della porta. Al 33′ si ammira un bello stop di Origlio in area avversaria, ma il suo destro verso la porta è debole e viene bloccato da Guerci. Al 40’ Santonocito batte un corner corto per Andrea D’Errico che con un destro a giro lambisce il palo. Al 47′ un calcio di punizione di Gestra passa a lato di poco.
La ripresa inizia con l’“ex” Spampatti mandato in campo dal tecnico Alexandro Dossena e con il Monza che spreca un altro contropiede, ancora con Santonocito e Palazzo. Al 9′ e al 14’ Spampatti manda fuori di non molto due conclusioni dalla distanza. Poi Artaria al volo spedisce la sfera crossatagli da Piacente sopra la traversa. Barzotti rileva Palazzo e per poco Iraci non devia il pallone crossato da Ramponi nella propria porta. Al 30′ Capelli, servito da Gestra, calcia a una decina di metri dalla linea di porta e insacca. Il Monza soffre un po’ e chiude la partita solo col rigore di Ferrario, subentrato a Santonocito. Il centravanti, ricevuta palla di testa da Barzotti, entra in area e viene spinto leggermente da Piacente: per arbitro e guardalinee non ci sono dubbi e il penalty viene trasformato con un tiro violento e centrale. Nel recupero c’è spazio anche per Gasparri, inserito al posto di uno stremato Andrea D’Errico.
In sala stampa Zaffaroni ha così spiegato l’andamento del match: “Il calcio non è strano, ha una logica. La partita doveva finire 3-0, ma se non la chiudi quando hai l’opportunità di chiuderla poi succede che ti rimontano. Loro non avevano più niente da perdere, noi avevamo il ‘braccino’. All’inizio siamo stati bravi ad andare sul 2-0, disputando un grande primo tempo, ma quando hai le opportunità devi fare gol; invece ci è toccato soffrire, come era prevedibile alla vigilia. Ho sostituito gli attaccanti perché avevano speso molto: volevo gente fresca per mettere pressione ai nostri avversari all’inizio delle loro azioni. Ferrario per la seconda volta consecutiva in panchina? Abbiamo sei giocatori offensivi: all’inizio hanno giocato alcuni, adesso stanno giocando altri, ma non ci sono titolari e riserve. Gli infortuni di Roveda e Adorni? Non sono problemi seri però, unitamente all’acciacco di Cazzaniga, hanno rischiato di farmi spendere due cambi per la regola del numero minimo di ‘under’ in campo. La Pergolettese? È l’ultimo dei miei problemi. Siamo noi che dobbiamo diventare una squadra solida, che sa quello che vuole in ogni momento della partita. Siamo molto contenti di quello che stiamo facendo, ma non ci dobbiamo accontentare perché abbiamo grandissimi margini di miglioramento”. Domenica prossima, alle ore 14.30, giocherete a Olginate…“Sarà una partita molto complicata perché l’Olginatese ha fatto i suoi punti quasi tutti in casa e ha individualità importanti come Rebecchi e Rossi”.
Marco Perini ha disputato per la prima volta in questa stagione due partite consecutive da titolare… “ Nel secondo tempo abbiamo perso le distanze, favorendo la loro aggressività. Potevamo fare il terzo gol e invece abbiamo rischiato di prendere il secondo. Non bisogna mai abbassare la guardia. Il turnover? Siamo tanti giocatori di qualità ed è normale che ogni settimana ci sia qualcuno forte che sta fuori. Ma il gruppo unito porta risultati, mentre pensare singolarmente deteriora l’ambiente. Stiamo ottenendo ottimi risultati, ma tutto è migliorabile”.
Concludiamo con la notizia che nessuno si aspettava di leggere a campionato in corso: mercoledì il Monza 1912 ha comunicato che la storica segretaria Marinella Farina, passata indenne dai fallimenti del Monza e del Monza Brianza 1912, ha dato le dimissioni. Farina lascia i colori biancorossi dopo quasi 32 anni di servizio e per questo motivo “il presidente Nicola Colombo, lo staff dirigenziale, la prima squadra e tutto il settore giovanile” le hanno mandato “un sentito ringraziamento per il prezioso lavoro svolto” augurandole “le migliori fortune per il prosieguo della sua carriera lavorativa”. Nei prossimi giorni un’altra figura presente nell’organigramma societario potrebbe rassegnare le dimissioni: c’è un nuovo vento che soffia al centro sportivo Monzello che dà fastidio a qualche personaggio storico dell’ambiente biancorosso. Attenzione che non diventi una tromba d’aria…
MONZA-CAVENAGO FANFULLA 3-1 (2-0)
MONZA (4-4-2): Battaiola; Guanziroli, Ruffini, Riva, Origlio; Ramponi, Guidetti, Perini, D’Errico A. (45’ s.t. Gasparri); Santonocito (39’ s.t. Ferrario), Palazzo (23’ s.t. Barzotti). A disp.: Confortini, Caverzasi, Costa, Calviello, Palesi, Cazzaniga. All.: Zaffaroni.
CAVENAGO FANFULLA (3-4-1-2): Guerci; Iraci, Baggi, Boi; Ferrari (1’ s.t. Spampatti), D’Errico L., Antwi (26’ p.t. Capelli), Piacente; Artaria (28’ s.t. Spiranelli); Gestra, Achenza. A disp.: Spadi, Guerrini, Mazzotti, Messeri, Di Cesare, Leonello. All.: Dossena.
ARBITRO: Zeviani di Legnago.
MARCATORI: 9′ p.t. Santonocito, 18′ p.t. Palazzo, 30’ s.t. Capelli, 47’ s.t. Ferrario (rig.).
NOTE: calci d’angolo 6-1; ammoniti Achenza, Boi, Iraci, D’Errico L. e Piacente; recupero 2′ e 3′; spettatori paganti 228 per un incasso di 2235 euro, abbonati 902 (quota non comunicata).