Monza ospita le foto della bambinaia fotografa, ovvero la magia di Vivian Maier

Un percorso espositivo eccezionale di foto mai esposte prima in Italia. Da domani fino all’8 gennaio 2017 l’Arengario di Monza ospiterà la mostra “Vivian Maier. Nelle sue mani”.
Da sabato 8 ottobre al 29 gennaio 2017 verranno esposte alcune delle opere della fotografa newyorkese che ha avuto un successo solo negli ultimi anni e postumo, ovvero dopo il 2009, quando all’età di 83 anni si è spenta.
“Siamo orgogliosi di ospitare a Monza una mostra di questo calibro, un caso fotografico che negli ultimi anni ha fatto molto discutere e ha richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica a livello mondiale – afferma Roberto Scanagatti, Sindaco di Monza e Presidente Consorzio Villa Reale e Parco di Monza – Siamo certi che la mostra riscuoterà il successo che merita attirando in Arengario monzesi e non solo”.
A scoprire i lavori di Vivian fu John Maloof, un agente immobiliare, che acquistò per caso migliaia di negativi della donna ad un’asta. Affascinato da questa misteriosa figura, inizia a cercare i suoi lavori dando vita a un archivio di oltre 120.000 negativi, un vero e proprio tesoro che ha permesso al grande pubblico di scoprire in seguito l’affascinante storia della “bambinaia-fotografa”.
Nata a New York da madre francese e padre austriaco, Vivian Maier (1926-2009) trascorre la maggior parte della sua giovinezza in Francia, dove comincia a scattare le prime fotografie utilizzando una modesta Kodak Brownie. Nel 1951 torna a vivere negli Stati Uniti e inizia a lavorare come tata per diverse famiglie. Una professione che manterrà per tutta la vita e che, a causa dell’instabilità economica e abitativa, condizionerà alcune scelte importanti della sua produzione fotografica. Fotografa per vocazione, Vivian non esce mai di casa senza la macchina fotografica al collo e scatta compulsivamente con la sua Rolleiflex accumulando una quantità di rullini così numerosa da non riuscire a svilupparli tutti.
Con uno spirito curioso e una particolare attenzione ai dettagli, Vivian ritrae le strade di New York e Chicago, i suoi abitanti, i bambini, gli animali, gli oggetti abbandonati, i graffiti, i giornali e tutto ciò che le scorre davanti agli occhi.
La mostra nasce dal desiderio di rendere omaggio a questa straordinaria artista che mentre era in vita ha realizzato un numero impressionante di fotografie senza farle mai vedere a nessuno, come se volesse conservarle gelosamente per sè stessa. Attraverso un racconto per immagini composto da 107 fotografie, in maggior parte mai esposte prima in Italia, in bianco e nero e a colori, oltre che 9 pellicole in formato super 8, il percorso espositivo descrive Vivian Maier da vicino, lasciando che siano le opere stesse a sottolineare gli aspetti più intimi e personali della sua produzione.
“La particolarità della mostra è rappresentata dal fatto che le foto in esposizione sono scatti mai visti dall’autrice stessa e questo la rende ancora più profonda e forte – dichiara Anne Morin, Curatrice della mostra – . Vivian amava fotografare tutto e tutti riuscendo a trasmettere agli altri quello che lei stessa viveva. La fotografia, di cui non le interessava il lato tecnico, era la sua ragione di esistenza”.
In calendario oltre all’esposizione anche una serie di incontri, conferenze sui grandi temi della fotografia organizzati da ViDi in collaborazione con il Prof. Piero Pozzi.
La mostra resterà aperta dall’8 ottobre 2016 al 29 gennaio 2017 nei seguenti giorni ed orari: da martedì a venerdì 10.00-13.00 e 14.00-19.00, sabato, domenica e festivi 10.00-20.00. Lunedì chiuso.
Il costo dei biglietti è di: Intero: 9,00 euro, Ridotto: 7,00 euro
Audioguide incluse nel prezzo. Scuole: 5,00 euro
Per maggiori informazioni: www.arengariomonzafoto.com
039.329541, 02.36638600