Ponte crollato, la provincia di Lecco respinge le accuse di Anas

Come era prevedibile inizia il rimpallo di responsabilità. Adesso è la provincia di Lecco a controbattere ad Anas. “Non ci hanno avvertito della gravità”
Come era prevedibile inizia il rimpallo di responsabilità. Dopo il crollo di ieri 28 ottobre del cavalcavia della Sp49 che passa sopra la Statale 36 e che ha provocato la morte di una persona e il ferimento di altre quattro, la provincia di Lecco contro la quale Anas, gestore della strada, ha puntato il dito, si difende.
Ai microfoni di Lecco Notizie l’ingegnere Angelo Valsecchi dirigente del settore Viabilità giunto ad Annone sul luogo del disastro afferma “il manufatto – ovvero il ponte – è di proprietà Anas”, ha dichiarato: “E’ vero abbiamo avuto una comunicazione di Anas, ma non ci hanno descritto, o almeno a noi non risulta descritto quello che in termini così forti e di emergenza ha comunicato la stessa Anas nella sua nota stampa diramata subito dopo il crollo del ponte (vedi articolo)”.
Quindi Valsecchi aggiunge: “Questo, a nostro modo di vedere, ha determinato magari qualche altra discrasia. Comunque la Statale 36 è di esclusiva competenza Anas che poteva anche chiuderla alla circolazione in attesa di eventuali e ulteriori valutazioni. Dalle comunicazioni avute, a noi risulta che non vi era una descrizione di una situazione tale da lasciar presagire un incipiente crollo, come descritto da Anas nel suo comunicato. La richiesta che ci è giunta non era così pressante perchè stavano facendo ancora delle valutazioni”.
Il presidente Polano, intervistato da Sky, ha invece spiegato: “Le comunicazioni verbali di Anas erano di altra natura, ovvero che stavano facendo delle verifiche. Nell’ambito dell’inchiesta verranno accertate le responsabilità. Qualora un ente riscontri seri motivi può imporre la chiusura senza chiedere nulla a nessuno. E’ già successo”.