Profughi di via Asiago, polemiche e supercazzole in Consiglio comunale

Botte e risposta in stile “Amici Miei” fra il consigliere di Forza Italia Sassoli e il sindaco Scanagatti. L’amministrazione si sta muovendo per trovare una soluzione al problema profughi.
Profughi, polemiche e supercazzole. Dopo la promessa di Matteo Salvini di compiere un blitz per liberare qualche alloggio di via Asiago, la questione immigrati ha scatenato lunedì sera una vera e propria bagarre in consiglio comunale dando vita a uno scambio di battute fra il consigliere comunale di Fi, Martina Sassoli, e il sindaco, Roberto Scanagatti. Attacco e difesa. Accuse di immobilismo e difesa millimetrica di ruoli e competenze. Solo che a un certo punto, di fronte a una frase ambigua del primo cittadino: “Ci saremmo attivati per alleggerire i carichi di via Asiago”. Il consigliere azzurro ha sbottato. “Ma siamo su Amici miei, signor sindaco, mi sta tirando una supercazzola? Vi state muovendo per risolvere la questione si o no? E se si, come? “.
Scanagatti nei panni dell’istrionico conte Mascetti e il consigliere Sassoli in quelli del vigile disorientato. In realtà, battute a parte, la seduta di lunedì sera ha vissuto momenti di forte tensione per la questione di via Asiago (Leggi qui di cose si tratta). Ciò che emerso dopo un’ora circa di dibattito è che l’amministrazione, “obtorto collo”, ha deciso di intervenire per provare a risolvere la questione (la competenza è della Prefettura).
In altre parole, al di là del burocratese del primo cittadino, si è messa alla ricerca di spazi adeguati dove trasferire parte dei oltre 120 immigrati ammassati in via Asiago. Spazi significa immobili, case o comunque qualsiasi altra struttura in grado di svolgere una funzione di ricettività. In aula è spuntata l’ipotesi del Vecchio Ospedale San Gerardo di via Solferino, ma non è di proprietà dell’amministrazione e non sembra una soluzione facilmente percorribile.