Seveso, nel Bosco delle Querce scoperta una nuova specie di fungo

11 ottobre 2016 | 09:19
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Seveso, nel Bosco delle Querce scoperta una nuova specie di fungo

La nuova specie, scoperta nel maggio 2015, è una varietà del genere “Simocybe”. Ne parlaranno gli esperti micologi della sezione barlassinese dellassociazione “Bresadola” venerdì 14 al Bosco delle Querce.

Con una storia così particolare, il Bosco delle Querce non può che regalare sorprese eccezionali. Nel parco di Seveso e Meda, sorto sull’area rinaturalizzata a seguito del disastro della diossina del 1976, è stata infatti scoperta una nuova varietà di fungo, finora sconosciuta. Il “Simocybe rhabarbarina”, il nuovo, minuscolo fungo scoperto al Bosco delle Querce (il gambo può crescere fino a 1 mm di altezza, mentre il cappello non supera i 15 mm di diametro) non è però un prodotto della nube tossica di quarant’anni fa.

Nell’articolo scientifico pubblicato in merito da Luigi Poli, Enzo Musumeci e Pablo Alvarado, infatti, si legge che la nascita del “Simocybe rhabarbarina” si deve alla grande ricchezza ecologica del Bosco delle Querce: «Per la bonifica vennero utilizzate principalmente querce (Quercus robur L., Q. rubra L., Q. cerris L.), aceri, carpini, pioppi neri e bianchi, pini silvestri, tigli, betulle, frassini, salici e ornielli; mentre per le specie arbustive vennero utilizzati biancospino, rosa canina, ginestra, viburno, ginepro. A causa di questa questa diversità ecologica, ma soprattutto per la terra di riporto, si trovano in questo Parco specie fungine di altri ambienti completamente inesistenti nelle zone limitrofe. Trattandosi, comunque, di una stazione ecologica particolare in quanto è stata ricostruita (terreno + specie arboree) dopo la contaminazione della diossina, ma essendo il substrato di origine locale, non esotica (Tilia platyphyllos Scop.), si può ragionevolmente affermare che la specie possa essere di matrice endemica. Probabilmente si tratta di una specie con optimum vegetativo molto complesso che si adatta a un microclima assai localizzato, difficile da ritrovare altrove».

Avvistato per la prima volta nel 2015 al Bosco delle Querce, e poi anche a Desio, il “Simocybe rhabarbarina”, in effetti, è in buona compagnia: in 20 anni i micologi dell’associazione “Bresadola” di Barlassina hanno censito circa 600 specie presenti nel parco. E proprio ai funghi del Bosco delle Querce, e in particolare all’ultimo arrivato, sarà dedicata la serata di venerdì 14 ottobre. L’appuntamento è alle 21.00, presso il centro visite del parco, e tra i relatori ci sarà anche il micologo Angelo Bincoletto, socio dell’associazione barlassinese.

«È un’ulteriore prova della ricchezza della biodiversità del parco – commenta Massimiliano Fratter, direttore del Bosco delle Querce -. Non solo: è un’unicità ecologica che va a integrarsi con la vita della comunità che se ne prende cura. I micologi della “Bresadola” hanno messo la loro passione scientifica al servizio del parco, e quindi di tutti noi, in modo del tutto gratuito e volontario». Ed è una passione che diventa patrimonio del parco e della comunità.

 Foto di Luigi Poli