Politica

Camparada, la commissione dice no al referendum anti profughi

L'organo convocato ad hoc dal sindaco Carniel ha bocciato la proposta avanzata dal comitato "Camparada Nostra".

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Bocciato il referendum cittadino a Camparada per promuovere da parte del Comune l’acquisto dell’ex convento di via Lario dove sono ricoverati circa 100 profughi. La consultazione, richiesta a gran voce dal comitato “Camparada Nostra” d’ispirazione leghista, è stato respinto dalla commissione convocata ad hoc dal sindaco, Giuliana Carniel. Le motivazioni possono essere riassunte in due punti. Primo: “Gli enti territoriali effettuano acquisti di immobili solo ove ne siano comprovate documentalmente l’indispensabilità e l’indilazionabilità attestate dal responsabile del procedimento”. Secondo:  “Né il quesito né i rappresentanti del comitato indicavano in modo univoco la finalità pubblica perseguita con l’acquisto dell’edificio in via Lario”.

Il caso dell’ex convento tramutato in rifugio per profughi è esplosa la scorsa primavera dopo che  un certo malcontento aveva iniziato a serpeggiare fra la popolazione e dopo che sui cancelli esterni dell’edificio era comparsa una testa di maiale. Scopo del referendum era di spingere il Comune all’acquisto dell’immobile per poi liberalo dai profughi e destinarlo ad altra attività socialmente utile. La protesta si era innestata su una questione immobiliare vecchia di anni che vede contrapposta la proprietà privata dello stabile, le Suore della Congregazione di Maria Bambina, e il Comune, che nel Piano di governo del territorio ha previsto la trasformazione dell’edificio in casa di riposo.

“La commissione presieduta da un avvocato esterno ha valutato negativamente l’ipotesi del referendum, che sarebbe stato comunque consultivo – ha spiegato il primo cittadino -. Il costo dell’immobile è comunque tale da risultare proibitivo per la casse dell’amministrazione: si para di circa 2 milioni di euro a fronte di un bilancio comunale che a malapena arriva al milione e mezzo”. In altre parole, il Comune non ha mai veramente preso in considerazione l’ipotesi dell’acquisto. “Questa amministrazione – ha aggiunto il sindaco Carniel -, ma si è interessata al problema, ha incontrato privati, capito le esigenze, mantenuto un dialogo continuo con la congregazione e manifestato apertura verso chiunque fosse addivenuto ad un accordo con i proprietari dell’immobile”.

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